Capitolo 8

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Oggi niente scuola  iniziano le vacanze di Pasqua.
Ho invitato Max e Chia a casa mia per passare un pò il tempo.
"Ale!" La mia amica mi si getta adosso appena apro la porta "Come stai? Tutto bene? A quel bastardo è andata bene che ci fosse Gabriel e non io!" Dice tutta convinta. Mi scandaglia il viso e, una volta certa della mia condizione fisica più che ottima, mi lascia e va a salutare i gemelli.
"Tutto bene?" Chiede Max guardandomi un pò. Sbuffo e roteo gli occhi "per la 1749308263 volta: SÌ!" Esclamo stufa.
"Okay okay, stai calma. Almeno dimmi che Gabriel gliene ha date di santa ragione!"
"Puoi scommetterci!" Esclama il diretto interessato apparendo dietro di me e poggiandomi una mano sulla spalla con fare possessivo e protettivo.  Da quando è diventato geloso? Non so se quella mano mi dia fastidio o se mi renda felice. Quando c'è di mezzo lui nulla è chiaro in quello che penso.
"Vado a prendere la merenda in cucina voi decidete a cosa giocare" dico dirigendomi in cucina.
Torno con pacchetti di patatine, pop corn, caramelle, lattine di coca cola, the, pepsi, gassossa ed i biscotti della signora Rosa.
Lucas si alza e mi dà una mano a portare tutto visto che sembravo un giocoliere alle prime armi su un monociclo (credo si chiamino così quei cosi con una ruota sola) avete presente come traballano? Bè io facevo uguale.
"Grazie" dico rorridendo. Luke riesce sempre a mettermi di buo umore. Inizio a credere che sia l'influenza dei suoi poteri.
"Allora a cosa giochiamo?" Chiedo tutta contenta.
"A Monopoli!" Esclama Chia.
"NO! ASSOLUTISSIMAMENTE NO! IO A MONOPOLI NON GIOCO NEMMENO SE MI PAGANO!" esclamo facendo lunghi passi indietro. Io odio quel gioco per chi non lo avesse capito.
"Perchè?" Chiede Gabi con la testa da un lato come i cani. È super tenero!!
"Una volta quella cosa" ed indico Chiara "mi ci ha fatto giocare fino alle tre di notte ed io stavo morendo dal sonno." Non so se lo sapete ma io AMO dormire più di ogni altra cosa. "E la mattina mi ha svegliato alle sette. Ho giurato sullo Stige che non ci avrei più giocato."
Dovete sapere anche che amo talmente la mitologia greca che mi sono convertita da cristiana cattolica a politeista quindi per me quello è un giuramento sacro.
"Ok ok. Allora giochiamo a Risiko" dice tranquillo Gabriel "Secondo te a cosa abbiamo giocato la mattina alle sette?" Chiedo guardando malissimo la mia amica.
"Non ci voglio credere" replica il moro scuotendo la testa con fare rassegnato "a cosa vuoi giocare allora?"
Sto per rispondere quando sento Luna abbaiare rabbiosa contro qualcosa o qualcuno.
I gemelli scattano in piedi e corrono in cortile, Max lo affianca poco dopo mentre io e Chiara restiamo dietro.
"Tu!" Sento ringhiare a Gabriel, vedo anche le sue nocche diventare bianche da quanto stringe i pugni.
"Ti conviene andartene" continua Lucas con tono calmo ma che non acetta obiezioni.  Sposto prepotentemente Max e mi ritrovo davanti quel verme schifoso di Mike.
Faccio per dirigermi verso di lui ma Lucas mi affera un polso e mi blocca.
"Lasciami Luke" dico guardandolo.  Obbedisce.
Mi avvicino con passo deciso fino ad arrivargli davanti. Gli mollo un violento ceffone sulla guancia. Lui resta lì, a guardarmi.
"Ti dò 3 secondi per sparire o oltre allo schiaffo prenderai anche altro" ringhio furiosa. Luna ha capito il mio stato d'animo e ringhia minacciosa mettendo in bella vista i denti.
"Alexia...io volevo solo...chiederti scusa" balbetta con lo sguardo basso.
"Non me ne faccio nulla delle tue scuse schifoso verme. Hai 3 secondi poi libero il cane"
Mi giro e torno dentro. Vedo Lucas che cerca di trattenere il fratello e Mike che se ne va.
Che bello mi si è appena guastata la giornata.
"Quello schifoso!" Esclama Chiara entrando nella stanza come una furia. Dopo l'accaduto mi sono chiusa in camera e nessuno è venuto per un primo momento. Ho sentito Gabriel che provava ma il fratello lo ha fatto desistere. Ho aperto la porta solo perchè qualcuno ha distrutto la serratura prima di essere trascinato via.
La mia amica mi abbraccia fortissimo e sinceramente mi manca l'aria.
"Ehi Chiacchia sto bene"
"Lo sai che odio quel nomignolo" mi guarda male per un decimo di secondo poi scoppiamo a ridere.
"Sai, credo che Mike sia stato fortunato" dice d'un tratto, la guardo perplessa "Pensa se Lucas non avesse trattenuto Gabriel. Povero Mike, sarebbe finita davvero male. Hai visto come era incavolato quando lo ha visto? "
In effetti  l'espressione di Gabi alla vista di Mike ha fatto venire i brividi anche a me.
"Mi sembra estremamente prottettivo nei tuoi confronti. Dovrei sapere qualcosa?" Mi chiede maliziosa.
"Assolutamente no. È solo una tua impressione" rispondo come se niente fosse.
"Devo andare ormai è tardi e la mamma ci rivuole a casa. Mi spiace" mi saluta con un bacino sulla guancia.
Poco dopo entra Lucas.
"Non pensavo tu avessi questo caratterino" ride
"Mai far arrabbiare Alexia" dico gonfiando il petto e alzando la testa.
"Fossi in Mike ti ringrazierei"
"E perchè?"
"Tu non hai visto la reazione di Gabi ne hai sentito il potere che stava sprigionando. Per lui è più difficile trattenersi, il suo potere è alimentato da pensieri negativi che sono molto forti. Penso che stia iniziando ad affezionarzi a te sai?" Mi guarda con dolcezza, come mi guarderebbe un fratello.
"Non deve essere facile." Mormoro fra me e me "cosa te lo fa pensare?"
"In sedici anni di vita non ho mai visto Gabriel arrabbiarsi così solo alla vista di qualcuno. È dall'alba dei tempi che impara a tener sotto controllo i suoi poteri, eppure, stavolta stava per combinare un disastro solo per vendicare te"
"Chi ti dice che non fosse per vendicare se stesso? D'altronde Mike gli ha rotto un labbro e un sopracciglio" rispondo guardandomi i piedi.
"Lui" lo guardo stupita "È davvero affezionato a te anche se non lo ammeterà mai. Ma io sono suo fratello e queste cose le so" dice tutto sorridente mentre esce dalla stanza.
Resto a rimugginare su quello che mi ha detto Lucas. Io non conosco per niente Gabriel anche se vorrei farlo.
È tardi e non ho voglia di mangiare quindi mi cambio e mi metto a letto a leggere un libro. Senza nemmeno accorgermene sto già dormendo.
Un forte rumore mi fa destare di scatto.
Mi precipito in giardino dove trovo già i gemelli. Siamo soli in casa la mamma è partita per un viaggio di lavoro.
Sulla porta che dà sul giardino resto a bocca aperta.
Vabbè che sono una maga ma questo è decisamente troppo!

Me, il buio e la luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora