Capitolo 27

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Ci fermiamo tutti ad osservare il cielo ora oscurato e tendente al rosso.
"Cazzo!" Sento imprecare Gabriel che un secondo dopo ha in mano la sua spada.
"Questa non ci voleva" mormora invece il fratello anch'esso con la propria arma in mano.
"Alexia!" La rossa mi sta correndo incontro "riesci a portare qui la mia frusta?" Annuisco convinta e mi concentro chiudendo gli occhi, quando li riapro Cassandra ha la sua frusta e subito le ombre le si addensano adosso trasformandosi nella sua tuta.
Fsccio un fischio e Luna esce dalla pineta seguita, dall'alto, da Ga'Hool che atterra accanto a me facendo sollevare un sacco di sabbia tanto che devo chiudere gli occhi.
Da dietro una nube spunta fuori una creatura nera che si avvicina velocemente.
"Non posso crederci" sussura Cassandra fissando la figura. Io distinguo solo un corpo serpiforme e un paio d'ali membranose.
"Cosa gli hai fatto?" Chiede con gli occhi sbarrati.
Io alzo le spalle e scuoto la testa.
"Lei è l'Ultima" dice solo Lucas senza staccare gli occhi dalla viverna.
"Ha mandato uno dei suoi cuccioli per te e non uno qualunque" continua la Dominatrice guardandomi con una punta di terrore nello sguardo "ha mandato Gasgorn, il figlio della sua cavalcatura personale. Nessuno può eguagliare quella viverna, a parte il padre" la voce si assottiglia sempre più.
"Vedremo" corro incontro al mio drago e sento un calore dove il ciondolo a forma di orologio poggia sulla mia pelle. Lo guardo appena e questo si scompone in un fascio di luce che mi finisce in mano diventando una spada. Non me ne stupisco e balzo sulla groppa del drago come se lo avessi fatto altre mille volte.
Lui risponde alla mia provocazione e si impenna ruggendo una sfida alla creatura nera per poi spiccare un salto e volare.
"Forza Ga'Hool. Facciamoli vedere di che pasta siamo fatti. Mi sono stufata di prottegermi e basta senza mai reagire" lo sguardo del mio compagno si assottiglia e le sue ali danno un colpo potente accelerando.
Vedo con la coda dell'occhio gli altri combattere contro degli amassi neri. Non sono Ombre però, altrimenti Cassandra potrebbe controllarle.
Ora che la vedo meglio la viverna non è altro che un enorme serpente un pò più tozzo con due zampe posteriori poderose e un paio di ali sottili che finiscono con degli uncini, dalla bocca ogni tanto vedo il guizzo di una lingua biforcuta e il lampeggiare di denti bianchi e affilati. Gli occhi rossi con una pupilla nera verticale appena visibile ci scrutano con disprezzo, le pupille quasi si perdono in quel rosso così cupo e tenebroso.
"Io sono Alexia Grimm portatrice dell'Infinito Potere. Arrenditi ora potente Gasgorn figlio di Pulsakar o subirai il mio astio" dico con voce autoritaria e amplificata dalla magia.
Non so come faccio a sapere il nome del padre della creatura ma sapevo che era quello che dovevo dire.
'Lode a te Vexillifer figlia dell'Universo. Non posso dissubidire agli ordini del mio padrone. Per quanto mi rammarichi devo eliminarti'
Detto questo si lancia verso di noi e azzanna la mia cavalcatura ad una zampa. Porto una mano vicino alla zona e una barriera si crea fra noi e lui che è obbligato a staccarsi.
La mia mano si alza in direzione del nostro avversario ma non succede nulla.
'Mi spiace informarti che incantesimi a distanza con me non funzioneranno. Il mio signore vuole che questo sia uno scontro diretto'
Sembra quasi che non voglia combattere.
"Mi sembri restio a questo scontro. Perchè?" Chiedo mentre porto una mano vicino alla ferita del drago che subito guarisce.
'Il principe, mio padrone, non vorebbe la tua morte ma suo padre è stato chiaro: devi morire ora o dopo sarà troppo tardi'
"Mi dispiace che tu non sia d'accordo e che tu non voglia dissubidire al tuo Signore. Sappi che non mi risparmierò"
Ga'Hool si lancia contro l'avversario e iniziano un corpo a corpo. I due esseri sono agrovigliati ed io mi trovo nel mezzo. Provo a ferire la viverna ma ogni volta è come se la mia lama non riuscisse a trapassare la corazza di scaglie, come se una forza la respingesse creando scintille.
'La spada non può ferire un innocente. Lui non vuole farti male ma è obbligato, per questo la spada non può molto contro di lui. È fatta per difenderti, più che altro, contro chi vuole cambiare l'equilibrio dell'Universo. Per ora limitati a guarirmi le ferite'
Io obbedisco e sembra che abbiamo la meglio.
Un urlo mi arriva alle orecchie e subito faccio staccare il drago dal suo avversario e ne prendo le distanze per poi guardare di sotto. I miei amici stanno avendo la peggio. L'urlo che ho sentito è stato provocato da Miky che ora si regge un fianco. Luke corre ad aiutarla ma noto che anche lui è ferito in più punti come Cassandra e Gabi.
"Ga'Hool dobbiamo aiutarli"
Lui fa un segno di assenso e si butta in picchiata. A poco da terra si ferma ed io salto giù poi lui torna a sfidare Gasgorn.
La mia spada ora brilla di una tenue luce argentea.
Un essere nero e viscido mi si avvicina e mi lancia contro uno spuntone uscito da non so dove.
Lo intercetto con la spada e meno un fendente contro il mostro che si scioglie..
Combatto come credevo non sarei mai stata capace. Parata, tondo, affondo e i mostri si disintregano.
Quando abbatto l'ultimo sono sudata e posso dire addio ai miei pantaloncini e alla cannottiera. Ho qualche ustione dove i mostri sono riusciti a sfiorarmi, la sostanza che li formava era simile a acido.
Sento un tonfo e mi giro.
Gasgorn è caduto a terra e cerca di liberarsi da Ga'Hool che gli sta sopra cercando di azzannarlo alla gola.
'Ga'Hool, fermati' dico con voce calma ma determinata avvicinandomi a grandi falcate a loro.
Penso che a qualcuno esterno io possa somigliare a un eroina con i capelli rossicci e ricci che svollazzano intorno a me e il passo fiero, peccato che sono in pantaloncini e cannottiera entrambi messi poco bene invece che dentro una atupenda armatura.
Il drago mi ubbidisce e si allontana dall'avversario ma continua a ringhiarli contro.
"Gasgorn figlio di Pulsakar arrenditi. Torna dal tuo padrone e racconta quello che è successo oggi e informalo che la Vexillifer è stufa di rimane inerme, d'ora in poi contrattaccherà" il mio sguardo è fisso in quello rosso sangue dell'animale che ora si è rialzato. Posso ben vedere le numerose ferite dal quale fuoriesce un liquido denso e nero.
'Mandarmi dal mio padrone da perdente è come mandarmi a morte. Una morte lunga e dolorosa. Vexilifer, se sei misericordiosa come dicono, uccidimi tu, ora, o il mio patimento sarà peggio di mille morti'
Ha la voce cavernosa che mi parla con onore anche se mi sta suppliccando.
Mi avvicino e alzo la spada puntandola sul cuore.
"Che l'Universo perdoni i tuoi errori e ti guidi per una nuova vita migliore, valoroso Gasgorn" e affondo la spada.

Me, il buio e la luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora