Capitolo 19·

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Mi sono scollata da Gabi di malavoglia ma avevo proprio bisogno di una doccia. Lui è andato a controllare Windstorm che si è fatto male mentre tornavano e io sono andata a farmi una bella doccia,o meglio, ero partita con l'idea di farmi solo la doccia ma vedendo il bagno ci ho ripensato.
È parte della stanza e ci si arriva tramite una porta rossa, che novità non c'è niente di rosso in questa stanza. È molto spazioso, subito entrata ho notato che il colore dominante è....tirate a indovinare.....L'ORO E IL BIANCO. Fregati.
Meno male il rosso iniziava a stufarmi non poco.
Comunque, ritornando alla nostra descrizione, c'è un bel mosaico bianco e rosso che ricopre tutto il perimetro e devo dire che è molto carino, un bel lavandino dove centrerebbero due bimbi di marmo bianco coi rubinetti d'oro, non so se sono solo colorati o siano davvero placcati di questo metallo ma conoscendo la nonna...
Il piano su cui si trova il lavandino prende un intera parete e sotto ci sono dei casetti. Penso che sia dove mi dovrei truccare. Il tutto è bianco rifinito d'oro. C'è un piccolo scalino a due passi dal ripiano e, ai lati di questo, altri due ripiani più piccoli, un bidè bianco e un wc e, opposta a questi ,una stupenda vasca! È grande ma non troppo in modo che ci stia lunga distesa ma che possa tenere le braccia e la testa fuori, è bianca e i rubinetti sono d'oro ma la maggior parte dei contenitori sui suoi bordi sono rossi e tutti contengono sali da bagno profumati. Neanche un attimo di riflessione che apro l'acqua calda e inizio a spogliarmi.
Una parola: meraviglioso.
Esco dopo non so quanto ma sono sicura che almeno due ore siano passate. Ho giocato con l'acqua dandole forme e facendole cambiare in continuazione per poi farle ricongiungere all'acqua dove ero immersa.
Mi avvolgo nell'asciugamano e mi faccio un turbante in testa per far impolpare un pò d'acqua.
Mi asciugo bene e mi vesto, fa molto caldo qui dalla nonna quindi opto per dei pantaloncini corti di jeans e una maglietta a maniche corte arancione con le convers nere basse. Mi asciugo i capelli che diventano una nube vaporosa e sinceramente non si possono vedere quindi li spazzolo e li intreccio in una treccia laterale lasciando libero il ciuffo che solitamente tengo davanti gli occhi.
Scendo e spero vivamente che Lucas abbia preparato qualcosa da mangiare perchè sto morendo di fame.
Naturalmente non mi tradisce e mi fa trovare tramezzini a non finire su un vassoio. Io amo i tramezzini a pranzo. C'è anche un biglietto:
'Ecco il pranzo spero sia di tuo gradimento. Io e Gabriel siamo stati richiamati dal Concilio torneremo verso sera quindi non separarti MAI da Luna e in caso di problemi chiama subito Ga'Hool.
Mi raccomando non fare sciocchezze!
Lucas ^.^"
Ha una calligrafia elegante e molto fine, la mia in confronto sembra quella di un bimbo di sei anni.
I gemelli non ci saranno tutto il giorno. E io che faccio fino a stasera sola in casa?
Sospiro e richiamo Luna che arriva con tutta calma.
"Siamo sole cara amica mia e dovrai farmi da guardia del corpo tutto il giorno" dico accarezzandole la testa.
Lei sbuffa e si dirige con me verso le stalle. Voglio vedere come sta Windstorm.
Il cavallo sta benone ma ricaccio l'idea di farmi una girata per la tenuta. Non sarebbe saggio.
Mi butto sul mio letto a leggere un noiosissimo libro che ho trovato. Mi stanco in fretta e decido di fare altro. Si, ma cosa?
Sbuffo esasperata e mi siedo a gambe incociate in mezzo alla stanza e mi concentro su cosa potrei fare. In un'altra situazione avrei dormito ma contando che sono da sola in casa con Lui che non aspetta altro che uccidermi non mi sembra una buona idea.
Sento il rumore di qualcosa che si infrange al suolo e balzo in piedi mentre Luna mi guarda e poi ringhia alla porta. Vedo un ombra fuori dalla porta che ci passa davanti e poi una nebbia nera passarci sotto. Mi congelo dalla paura. Che faccio ora? Come la respingo? Pensa Alexia pensa....La luce!
Mi concentro e una sfera luminosa mi crese fra le dita e la lancio in direzione dell'Ombra.
'GA'HOOL!!!!" Urlo mentalmente ma non sento risposta. L'Ombra sta tornando alla carica e allora Luna ci si scaglia contro ma questa manda delle scariche elletriche e la lupa viene scaraventata dall'altra parte della stanza. Quell'affare si alza su per la porta e la apre facendo vedere una giovane ragazza sulla porta.
Avrà la mia età o forse poco più, ha voluminosi capelli rossi che le ricadono morbidi sulle spalle, gli occhi sono neri e profondi, ha un corpo agile e snello messo in risalto dalla tuta che indossa interamente fatta di pelle nera e super aderente accompagnata da un paio di stivali alti fino al ginocchio sempre di pelle nera con due tacchi veramente alti e sottili.
"Chi sei?" Chiedo spaventata cercando di darmi un contegno.
"Sono una dominatrice d'Ombre ragazzina" mi risponde con un espressione spaventosa in viso "e tu sei morta!"
Si butta su di me tirando fuori da non so dove due pugnali. Schivo incredibilmente il colpo e cerco di guadagnarmi la porta quando un pensiero mi fulmina:Luna!
Mi giro e vedo la lupa che cerca di difendersi dalla donna facendomi guadagnare tempo.
Porto una mano aperta verso di loro e i due pugnali diventono innocui fiori. Lei si gira a guardarmi con aria assassina e Luna ne approfitta mordendole un braccio. Questa urla e la lupa si stacca arrivando al mio fianco. La ragazza cerca di gettarsi su di me ma la blocco con la magia. È più facile del previsto.
Lei rimane scioccata un attimo ma poi mi guarda con la luce di prima negli occhi e si libera del mio incantesimo. Ora sono io a guardarla sbalordita.
"Credevi davvero bastasse così poco?" Sibila fra i denti stretti "La tua magia ha un effetto limitato su di me povera illusa"
Ok, sono ufficialmente nella merda.
Mi giro e, insieme a Luna, mi precipito giù per le scale.
Sono indecisa fra il campo aperto oppure la casa.
Meglio fuori così Ga'Hool può raggiungerci.
Appena sono fuori provo a richiamarlo e subito la sua sagoma appare in cielo per poi erruttare fiamme in mia difesa.
'Perchè non mi hai chiamato prima!' Ringhia furioso nella mia mente.
"Guarda che l'ho fatto!" Dico scaldandomi non poco.
"La casa era isolata non ti volevamo fra i piedi" dice con tranquillita la rossa che ci gira intorno. Le fiame creano giochi di ombre sul suo viso che diventa ancora più tetro.
'Cassandra...'

Me, il buio e la luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora