Capitolo 40

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Davanti a me, girati di schiena, ci sono i gemelli.
Il respiro mi si mozza in gola e il panico mi invade.
Cosa pensarà di me Gabriel dopo averlo lasciato in quel modo? E Lucas? Non gli ho più detto niente. Per quanto ne sapevano io potevo essere morta.
"Non dovreste essere qui" le parole escono da sole mentre il mio sguardo è perso nel vuoto.
Loro si girano e i miei occhi vanno istintivamente ad incrociare i pozzo di Gabriel.
"Non dovreste essere qui" stavolta sono più decisa e il mio sguardo è fisso su di loro.
Vorrei saltare al collo di Gabriel e baciarlo o farmi consolare da Lucas ma non posso. Se loro sono qui il mio addestramento va in frantumi e non ho lavorato tanto solo per vedere tutto andare in fumo a causa dei miei sentimenti.
"Alexia..." mi scanso dalla mano che Luke ha steso verso di me.
"Voi non dovreste essere qui" ripeto ancora una volta.
"Ve lo avevo detto che non avrebbe gradito" interviene Alexôs "sono mesi che si allena e voi ora venite qui e rischiate di mandare tutto a rotoli"
Gabriel non si è ancora mosso se ne sta lì a fissarmi senza nessuna espressione come se io non fossi qui mentre Lucas è decisamente alterato.
"Non avevi nessun diritto di farle tagliare ogni contatto con noi" ringhia. Non ho mai visto Lucas così arrabbiato.
"Portandola qui ci hai impedito di localizzarla o anche solo sapere se sta bene"
"Oh, non prendertela Lumen. Ho fatto quello che dovevo" fra i due ci sono scariche elletriche che mi fanno drizzare i peli sulla nuca.
"Il vostro compito è solo protteggerla finché non è abbastanza forte e dopo aiutarla a battere Salomon ma non dovevate affezionarvici e lo sai bene. Non sei suoi fratello Lumen" non pensavo di poter vedere Lucas così ferito ma Alexôs ha detto tutto con una risolutezza gelida e tagliente e con le giuste parole.
Io sono rimasta leggermente indietro e continuo a fissare Gabriel che non ha ancora fatto nulla.
"Alexia" porto la mia attenzione su Alexôs "vai in camera tua. Io devo sistemare alcune cose" il tono le si addolcisce ma non voglio allontanarmi.
"Preferirei rimanere" mi guarda sorpresa ma si riprende subito.
"Come vuoi" acconsente "ma sappi che Tenebris non ti rivolgerà la sua attenzione. Non ora." Senza accorgemene sussulto ma comunque non mi muovo.
"Perché l'hai allontanata?"
"Te l'ho detto, Lumen, vi siete affezionati troppo a lei, il vostro addestramento non le serviva a niente e la presenza di tuo fratello la distraeva. Sai che ho fatto bene"
Lucas emette un gorgoglio ma non ribatte "Gabriel dì qualcosa!" Il fratello lo guarda per un momento.
"Alexôs ha ragione Lucas" il biondo resta senza parole e il mio cuore perde un battito "Guardala. Ha passato qui meno tempo di quello che ha passato con noi eppure il suo potere è più forte e riesce addirittura a cacciare col branco. Ora è una guerriera cosa che con noi non sarebbe mai diventata."
"Gabriel" non so se quel nome lo sussuro io o Lucas ma entrambi siamo sorpresi. Dei complimenti non mi hanno mai fatto così male.
Non so cosa mi hai fatto male in particolare ma la diga si è rotta e le lacrime vogliono scorrere.
Mi giro senza dire nulla e mi dirigo nel bosco .
Luke cerca di fermarmi ma Alexôs lo blocca.
Mi accoccolo ai piedi del grande albero dove il branco è solito nascondere il cibo.
I lupi sono sparsi qui intorno, riesco a vedere i loro occhi lucciccare.
"Alexia! Che ci fai qui?" Mi giro e mi ritrovo davanti un ragazzo coi capelli castano dorato e gli occhi grigi: Malcom.
I suoi genitori hanno origini greche e quando sono morti lo hanno lasciato ai nonni che hanno una fattoria poco lontano da qui.
L'ho conosciuto quando Tarok per poco non lo uccide per essersi avvicinato troppo.
Stavamo cacciando e il lupo nero lo ha classifiato come preda facile.
Fra lui e il lupo non c'è un bel rapporto ma è diventato il mio unico amico umano qui.
"Ciao Malcom" ho scoperto che ha degli antenati maghi e anche lui riesce a fare piccole magie quindi sa che sono qui per un addestramento ma dubito che sappia che sono la Vexillifer.
"Tutto bene?"
"Si"
"Che bugiarda!"
"Non ho voglia Malcom" lui si siede accanto a me lasciando qualche centimetro a dividerci.
"Non ti chiedo altro, promesso." Sa come prendermi ma non riesco mai a fidarmi di lui completamente anche se per ora non ne ho motivo.
Eaco riempie il distacco fra me e il ragazzo poggiando la testa sul mio grembo, giusto per rimarcare chi è di chi.
Tarok esce dal buio facendo vedere le zanne illuminate dalla debole luce lunare e Malcom storce il naso mentre io ridacchio.
Tarok mi si avvicina portandomi un piccolo uccellino fra le fauci come regalo e poi se ne va facendo rivedere i canini al ragazzo.
"Perché ti porta un povero uccellino? "
"È un dono" rispondo con una scrollata di spalle.
Sento un lupo ululare e un altro latrare mentre dei ringhi si fanno largo fra la boscaglia.
Mi alzo rapida e inizio a guardarmi intorno.
"Vattene" Malcom ubbidisce e corre via mentre una figura si fa largo fra gli alberi.
Luna però è tranquilla al contrario degli altri che aspettano solo un mio segnale per balzare sull'intruso.
"Bel branco"
"Grazie" rispondo prima di intimare ai lupi di non attaccare.
Luna si stacca da me e va a prendere i grattini da Gabriel che si sta pian piano avvicinando sotto gli occhi vigili del branco.
Io resto in piedi e dritra mentre tutto il mio corpo combatte per non corrergli incontro.
"Cosa siete venuri a fare?"
"Lucas era preoccuppato che tu fossi nei guai" Lucas non lui.
"Tu no?" Cerco di non far trapelare la speranza in un sì.
"No" risponde secco "so di cosa sei capece sapevo che Alexôs ti avrebbe presa con sé"
Annuisco soltanto.
Ormai è davanti a me, a dividerci solo pochi passi.
La situazioni mi ricorda quando lo trovai insieme a Starlight nel giardino della villa.
Ora però c'è la luna calante e la luce è più debola ma lui è ugualmente stupendo.
Una sua mano si poggia sulla mia guancia ed io piego il collo per godermi meglio il tocco.
"Credevo fossi arrabiato con me" mormoro alzando lo sguardo.
"Diciamo che Lucas ha fatto gli straordinari dopo che ho letto quel biglietto ma poi ho capito" le labbra gli si increspono in un sorriso "alla fine ho capito che hai fatto bene. Potevi dirmelo ma te lo avrei impedito quindi...hai fatto la scelta migliore"
Non so come riesco a non piangere.
Pian piano si avvicina e sfiora la mie labbra con le sue ma si ritira subito. Ho aspettato troppo questo momento.
Gli butto le braccia al collo e lo bacio. Un bacio profondo e aspettato. Un bacio con cui voglio fargli capire che mi spiace e che mi è mancato.
Gemo leggermente quando una sua mano scivola sulla mia coscia e mi tira su poggiandomi contro il tronco dell'albero.
Mi spiace solo non poter sentire le sue mani sul mio corpo ma la tuta che uso per la caccia è intera.
La mia mano scivola sotto la sua maglia e gli graffio la schiena ricevendo un muguglio in cambio.
"Così però non vale" biascica senza staccare le labbara dalle mie.
Sorrido e torno a baciarlo.
Mi sembra che il tempo si dilati all'infinito ma l'infinito non è mai stato così allettante.
Mi fermo io per prima, ormai sono senza fiato.
"Mi sei mancato"
"Anche tu e non sai quanto" sussurra in risposta.
"Mi sa che è meglio se andiamo. Ad Alexôs non stai molto simpatico o sbaglio?"
"La questione è complicata" i suoi occchi si rabbuiano.
"Spiegamela"
Si slaccia le mie mani da dietro il collo e si va a sedere sotto l'albero invitandomi a fare altrettanto.
"In pratica prima io e Lucas eravamo per Alexôs quello che per te sono Ga'Hool e Luna. Per un periodo, dopo aver sconfitto Salomon e prima di andare in coma, se così si può dire, ad Alexôs erano venute le manie di grandezza, si sentiva una dea e ci usava come schiavi e non più come amici ed alleati. Era la nostra energia a tenerla in vita ma noi eravamo importanti quanto lei perché farle da schiavi? La lasciammo e prendemmo fatezze umane per vivere in mezzo a loro. Senza il nostro potere ben presto divenne uno spirito. Ha capito di aver sbagliato ma non ci ha mai perdonato.
Noi possiamo reincarnarci ogni volta che moriamo lei poteva solo guardare il mondo senza intervenire."
"Non me lo ha mai raccontato"
"Non è una storia che le piace condividere. Se tu non fossi nata e non avessi avuto bisogno di lei ora sarebbe ancora uno spirito"
"Non è una bella prerogativa"
"Tu sarai immortale se vincerai" sussurra
Lo guardo stupita. Alcuni maghi vivono per secoli alimentati dalla loro magia ma nessuno è immortale.
"Il tuo potere è infinito come lo sarà la tua vita. Ti alimenterà all'infinito" mi spiega guardandomi mentre io guardo un punto a terra .
"Ti faremo compagnia io e Luke non preoccuparti. Se nessuno ci uccide, cosa molto difficile visto che possiamo ucciderci solo a vicenda, anche noi siamo immortali"
L'idea dell'eternità mi spaventava ma l'idea dell'eternità con Gabriel mi elettrizza.

Me, il buio e la luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora