Capitolo 5

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Dopo essere caduta dall'albero la mamma ci ha spedito tutti in camera mia. È una stanza semplice con un letto incassato in un armadio, una scivania sul lato opposto, un finestrone sulla parete davanti alla porta che conduce ad un poccolo terrazzino dante sul giardino e, naturalmente, tre mensole di libri accanto alla porta.
Naturalmente ho un nascondiglio con delle caramelle anche qui, per chi non lo avesse capito il AMO le caramelle ma purtroppo anche Chiara e sono costretta a nasconderle. Il nascondiglio è in alto e, per evitare altri spiacevoli incidenti, le prende Max. Penso che dopo oggi non mangerò più caramelle, almeno per tre giorni non resiato di più.
"Chia, Max, volete rimanere anche a cena?"
Max fa per dire di si ma la sorella lo ferma e parla al posto suo "No dobbiamo andare. Max ti ricordi che la mamma ci ha detto che dovevamo tornare per cena?" Dice. Max la guarda perplesso "No....io veramente..." Chia gli dà un pizziccotto sul braccio e lancia uno sguardo eloquente verso i gemelli. "Ah, sì. Lo ricordo. Si si." Ci salutano e vanno via.
Camera mia è un disastro. Ci sono panni ovunque, i cuscini sono a terra (la battaglia coi cuscini non puo mancare quando ci sono Max e Chiara) e i fogli usati per nomi ,cose e città sono diventati corriandoli sparsi per tutta la stanza. Nessu problema, un gesto della mano e tutto torna in ordine. Quanto amo la magia!
Ora tutti i panni sono accuratamente piegati sulla scrivania, i cuscini sono tornati al loro posto e le cataccie sono nel cestino in un angolo. Guardo il mio lavoro soddisfatta e scendo per andare a cena.
Papà è gia ripartito e la mamma aveva da fare quindi ci ha ordinato della pizza e se ne è andata. Mangiamo sul divano facendo zapping alla tv ma a quest'ora non c'è niente.
Metto in ordine la sala e la cucina e poi vado in camera mia.
Mi metto a leggere e ho già letto alcuni capitoli quando la porta si apre e Gabriel entra nella stanza e preaami per un braccio mi porta al piano di sotto.
"Che cacchio fai!?" Lui non mi risponde e continua a scendere le scale "Gabriel!" Urlo irritata.
Passiamo dalla cucina. La mamma è tornata e sta preparando qualcosa, non è raro che si metta a cucinare la sera tardi. Quando ci vede passare non muove un dito e anzi le vedo un sorrissino sulle labbra.
Gabriel mi ha portato sotto la quercia ed io ho capito cosa vuole.
"Non ci pensare neanche per sogno"
"Forza, sali." Dice piantandomi quei suoi due pozzi neri. Vedendomi restia continua "È come andare in bici, se non risali adesso non risarrai più. Ora sali che non abbiamo tutta la notte" fa una piccola pausa "E non usare la magia non ci sarà sempre lei per risolvere i tuoi problemi" mi guarda un attimo mentre io scruto restia la quercia "E non ci sarò sempre io come cuscino" lo sento boffonchiare fra sè e sè.
Lo so che non posso sempre contare sulla magia, è da quando sono piccola che me lo ripetono e lo so perfettamente. L'idea di lui come cuscino invece non mi dispiace per niente.
Prendo coraggio e salgo fino al ramo delle caramelle.
"Ehi, tutto bene?" Sento la voce di Lucas apprensiva come sempre. Mi sporgo un poco e vedo i due fratelli col naso all'insù e poco dopo un senso di vertigini mi assale e mi costringe a guardare avanti.
"No, per niente!" Gli urlo di rimando.
"Per l'amor del cielo Alexia! Abbi un pò di coraggio." Mi rimprovera Gabriel con aria scocciata. Te lo faccio vedere io il coraggio! Un bel respiro e mi butto giù atterrando con una capriola.
Mi rialzo e gli faccio una linguaccia. Mi guarda stupito mentre il fratello mi segue in casa con un sorriso.
Io e Lucas stiamo ripassando le pagine per domani. Dopo poco mi annoio ed inizio a creare piccoli mulinelli di vapore colorato. Solo quando il ragazzo mi fissa mi accorgo che lo sto facendo. Faccio scomparire il piccolo incantesimo "ops...scusa"
"Non importa tanto qieste cose le sai" dice facendo spallucce.
Finiamo a giocare con la magia, creiamo figure colorate che poi facciamo muovere. Ad un tratto Lucas crea uno scimpanzé verde pisello, odio gli scimpanzé e quel colore quindi lo trasformo in una tigre blu elletrico.
Ci stiamo divertendo come dei matti quando suona il campanello. Chi cavolo è alle dieci e mezza di sera? Mi affaccio dal terrazzino e, senza farci caso, lascio le tende aperte, mi accorgo dell'errore solo quando, la signora Rosa, la nostra vicina 'non strabuzza gli occhi. Dovete sapere che la Signora Rosa fa dei biscotti spet-ta-co-la-ri e che è una persona buonissima ma, come tutti, ha un difetto: è una super pettegola.
Corro in camera giusto per sentire la mamma che dice che siamo in camera mia e la signora che sale le scale. Guardo Lucas nel panico e lui fa un espressione impotente.
"Gabriel!" Chiama ad un tratto.
Il diretto interessato appare sulla porta e resta perplesso davanti a tutti gli animali colorati presenti nella stanza.
"Che cavolo fate?" Ringhia furioso "Volete farvi scoprire?!"
Fa un gesto circolare con la mano e tutti gli animali si sfanno in polvere colorata che forma una sfera di mille colori sopra la sua mano. Gabriel chiude di scatto la mano e la sfera si distrugge.
Un attimo dopo la signora Rosa appare alle sue spalle e, spostandolo educatamente, va a poggiare il vassoio di biscotti sulla scivania per poi venire da me ed abbracciarmi e per presentarsi ai ragazzi.
Per stavolta pericolo scampato.

Me, il buio e la luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora