Capitolo 31

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"Dove diavolo vi eravate cacciate?" Vedo Gabriel arrivare di corsa venendoci incontro.
"Da Marok" rispondo semplicemente smontando da cavallo.
"E che cavolo ci facevate da Marok?" Chiede ancora venendoci dietro mentre io e Miky riportiamo i cavalli nelle stalle con normalità.
"Ho fatto un sogno qualche notte fa. Era strano quindi ne ho parlato con Ga'Hool e lui mi ha consigliato di chiedere a Marok" mento.
"E perchè non hai avvertito me o Lucas?" Sta alzando sempre di più il tono e quasi urla.
"Calmati Gabriel" gli dico fermandomi e girandomi a guardarlo "Vi saresti preoccupati e non potevamo lasciare la villa senza protezioni. Miky e Luna bastavano e avanzavano per prottegermi" gli riferisco con ovvietà.

"Ragazze! " Lucas ci raggiunge appena ci vede e Miky gli salta letteralmente addosso.
"Come...." scuoto la testa restando dietro a Gabi in modo che non mi possa vedere. Luke sa perché siamo andate da Marok ma Gabi non deve saperlo ne deve sapere che sapeva che eravamo partite o si arrabbierebbe col fratello "Come avete potuto partire senza dirci niente?" Si corregge assumendo un tono più severo che io approvo con un sorriso.
"Scusaci Luke, dopo ti spiegherò tutto" gli dico prima di dargli un bacino sulla guancia per salutarlo e dirigermi verso le stalle con Windstorm che sbuffa.

"Che cosa ti ha detto Marok?" Mi giro verso la porta dove trovo Gabriel.
"Che non devo contare sempre sulla magia" dico posando la rivista che stavo leggendo, ho finito i libri, e mettendomi a sedere "e poi, mi ha detto della tua profezia" dico piano guardandolo negli occhi "perchè non mi hai mai detto niente? Sarebbe stato tutto più semplice se me lo avessi detto" lui abbassa lo sguardo ed io mi avvicino.
"Dovestri fidarmi di me." Gli sussurro "io mi fido di te" dico prima di uscire e andare in sala da pranzo per cenare.

"Alexia, domani tu e Miky andrete in città" dice tranquilla la nonna mentre mangia la zuppa.
"Perche?" Chiedo staccando gli occhi dal mio piatto per guardarla.
"Domani daremo una festa elegante e dovete andare a prepararvi e a comprare un vestito decente. Naturalmente pago io anche per te Miky" dice l'anziana con un sorriso.
"Nonna ho una cabina armadio grande quanto una stanza" ribatto io.
"Quelli erano vestitit di tua madre dubito che ti entrino" in effetti mia madre aveva molte più curve di me.
"Come vuoi" cedo tornando a mangiare.

Oggi ho imparato una cosa: mai fare shopping con Miky.
Mi ha fatto provare ogni genere di vestito esistente a questo mondo facendo urletti striduli ogni qual volta che uno mi stava bene.
Alla fine ho comprato un vestito argentato a sirena con un piccolo spacco da una parte e il corpetto a strati di cui uno tempestato di lustrini e lo scollo a cuore poco accentuato. E un paio di décolleté sempre argentate.
Miky ha preferito un abito da principessa blu e celeste che le sta una favola. L'abito non è molto vaporoso e il corpetto mette perfettamente in risalto le curve della ragazza.

Ci stiamo preparando nella toiletta in camera mia che è molto più grande di quella in stanza di Miky.
Io mi sistemo i riccioli da una parte del collo fermandoli con delle forcine che poi rendo invisibili e mi metto un trucco leggero mentre Miky si trucca e basta.
Sono abbastanza nervosa, non sono abituata a questi generi di ricevimenti.
Faccio un bel respiro ed entro nell'immenso salone lustro come non mai e con i lampadari che brillano e illuminano la stanza. Cibi e vivande sono su dei tavolini ai lati della sala insieme ad alcune sedie.
Deglutisco e inizio a dirigermi verso la nonna seguita dalla bionda e da Luna che è linda e pinta dopo un bel bagno.
Le persone si spostano quando passiamo e molti chinano il capo in segno di in rispetto che io ricambio solo all'inizio per poi rinunciarci e camminare con aria regale per la sala.
"Alexia!" Mi saluta la nonna appena mi vede.
"Nonna" dico chinando il capo.
"Vedo che sei entrata nel ruolo nipote" si complimenta la nonna ed io le sorrido in risposta.
"Lucas!" Sento esclamare a Miky che un attimo dopo è a braccietto col ragazzo.
"Buonasera Lumen" lo saluto invece io con molto più contegno ricevendo un'occhiata orgogliosa della nonna che poi se ne va seguita da altre persone.
"Buonasera a lei, Vexillifer" mi sorride lui.
"Odio questi modi lo sai vero?" Dico facendo un mezzo sorriso.
"Lo immaginavo" risponde Lucas "ma mi sa che dovrai sopportare ancora per molto" ride vedendo il mio sguardo vagare fino all'orologio. Sono appena le 22.00 e devo rimanere per altre quattro ore come minimo.
"Stringerò i denti" sospiro sconsolata "vado a fare un giro. Miky se vuoi puoi restare con Luke io mi porto dietro Luna, tanto." Le dico con debole sorriso che lei ricambia con uno a trentadue denti e diventando raggiante come una stella.
Faccio un giro per la sala e ogni tanto scambio due parole con alcuni ospiti che si presentano.
Il mio sguardo vaga per la sala in cerca di qualcosa o meglio qualcuno: Gabriel.
Lo vedo in disparte a parlare con Cassandra che indossa un abito lungo e nero con uno spacco vertiginoso come la scollatura mentre Gabi è vestito con un completo elegante come tutti gli uomini della sala.
Non mi accorgo di starli fissando finchè Cassandra non si gira verso di me e punta i suoi occhi neri nei miei prima di fare un segno a Gabriel che si gira a gurdarmi.
Sicuramente divento rossa così li saluto con la mano e me ne vado con più disinvoltura possibile.
Vado sempre più velocemente verso la grande porta di vetro su un lato della sala ed esco sul balcone enorme andando ad affacciarmi alla ringhiera.
Il giardino al buoi illuminato solo dalle luci sul vialetto principale emana mistero e non è sgradevole da vedere.
Luna uggiola per attirare la mia attenzione.
"Sto bene Luna" le sorrido "la gelosia è una brutta cosa amica mia" le confesso accarezzandole la testa "con me non può stare per via della profezia ma con lei a quanto pare può" continuo acidendo un pò il tono.
"Sai Luna" inizio dopo attimi di silenzio "ogni sedicenne sogna il principe azzurro e spesso ci si accontenta perchè non si trova e appena vedi un ragazzo carino pensi di aver avuto il colpo di fulmine ma...io ero sicura di averlo avuto" confesso abbassando lo sguardo su di lei che sta seduta a guardarmi con la testa di lato e un orecchio abbassato facendomi sfuggire una risata "Marok si sarà sbagliato, potrebbe essere Cassandra quella che ha visto. Potrebbe essere salita su Ga'Hool per qualche motivo. Me ne farò una ragione" sospiro in fine.
"Di cosa ti farai una ragione?" Sobbalzo e mi giro di scatto trovando Gabriel a pochi centimetri da me.
Oddio, avrà sentito tutto? Che figura! Certo che Luna poteva avvertirmi.
"Allora?" Mi incita lui.
"A...allora cosa?" Balbetto il meno possibile ma sono sicura di essere rossa.
"Di cosa ti farai una ragione?" Ripete facendo un altro passo verso di me che mi ritrovo sporta all'indietro sulla ringhiera.
"Niente" rispondo ritrovando un contegno e cercando di ignorare il battito del mio cuore che secondo me riesce a sentire anche lui.
"Sai che riesco a capire se menti" mi ricorda lui.
"Non sto mentendo. La cosa non ha a che fare con te" dico cercando di sembrare sicura.
"Bugia" mi rimbecca lui.
Ma come diavolo fa? È l'unico con cui non riesco a dire una bugia convincente.
"Stavo dicendo a Luna che dovrò farmi una ragione del fatto che dovrò sorbirmi questa festa ancora per molto" riprovo.
"Allora non c'entra niente col fatto che stavi fissando me e Cassandra?" Chiede con un sorrissino malizioso.
Ora inizio a odiarlo, avete presente tutte le volte che sono arrosita solo stasera a causa sua? Troppe.
"N...no ma...ma che dici?"
"Mi dispiace per ieri Alexia. Mi fido di te ma non credevo fosse una cosa chetu dovessi sapere"
"Pensi che ci stessi bene con tutti i tuoi cambi d'umore? Mi confondi e non so mai come comportarmi con te, un attimo prima mi dai attenzioni e l'attimo dopo mi eviti come la peste. È frustrante Gabi"
"Lo so" mormora "ma, il fatto è, che nemmeno io so come comportarmi con te. Mi attiri ma so che dovrei starti lontano. Non è nelle mie intenzioni confonderti" dice abbassando lo sguardo.
Non so nemmeno dove trovo il coraggio per farlo ma mi avvicino e gli prendo il viso fra le mani facendo combaciare i nostri sguardi, facendo sfiorare i nostri nasi e accarezzando le sue labbra con le mie con esitazione prima mi baciarlo.
Non ho potuto farne a meno, è stato qualcosa più forte di me.
Lui resta un attimo rigido e sorpreso ma poi schiude le labbra e ricambia il bacio prendendomi per i fianchi a avvicinandomi a lui costringendomi a mettergli le mani sul petto.
Sono io a staccarmi per riprendere fiato. Ho le labbra intorpidite e gonfie.
Alzo lo sguardo incatenandolo al suo perdendomi in quei suoi spettacolari occhi neri.
"Non avrei dovuto. Mi dispiace" mormoro abbassando lo sguardo e spingendo delicatamente sul suo petto per allontanarmi ma lui me lo impedisce stringendo la presa sulla mia vita e prendendomi il mento fra due dita facendo rincontrare i nostri occhi.
"Non devi" sussurra avvicinandosi e baciandomi con passione.
Le farfalle nel mio stomaco volano impazzite come non mai e il mio cervello non manda più imput al mio corpoda quanto è in tilt, l'unica cosa che posso fare e assecondare i movimenti delle labbra di Gabriel con le mie e far giocare la mia lingua con la sua. Le mie ginocchia sembrano gelatina ma ci pensa lui a sostenermi così che io possa godermi ogni secondo di questa splendida situazione.

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Mi scuso per aver fatto un pò tardi ma spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo.
Vi avverto, ancora una volta, che gli aggiornamenti saranno meno fraquenti visto che gli esami si avvicinano e poi la mia espirazione ha un limite quindi ci sta che, qualche volta, dobbiate aspettare un pò di più.
Alla prossima!

Me, il buio e la luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora