La mattina seguente, Zenitsu si svegliò insieme agli altri; per modo di dire.
Non aveva dormito quasi niente quella notte dopo l'ultimo discorso con Hanabi, pensando in continuazione a come spiegarlo ai suoi compagni.
Durante la colazione mangiava con gli occhi chiusi e i suoi compagni erano perplessi, Inosuke gli diede una sberla sulla testa facendolo cadere nella ciotola di riso e Aoi li riprese entrambi, Tanjiro si mise la mano in fronte imbarazzato.Inosuke intanto tentò sempre di diventare più forte per le battaglie future, Nezuko dormiva, Tanjiro e Zenitsu cercarono un modo per non annoiarsi, così il biondino decise di prendere da parte l'amico per parlargli di questa situazione, in quel momento era l'unico di cui poteva fidarsi ciecamente.
Zenitsu: Tanjiro, ascolta, possiamo parlare, in privato? Intanto che gli altri sono impegnati.
Tanjiro: oh, d'accordo Zenitsu, cosa succede?
Zenitsu: vedi...penso che tu mi possa capire meglio di chiunque altro...se per caso tu incontrassi una...ehm..."persona" diciamo, ti trovassi molto bene e vorresti che stesse sempre in tua compagnia qualunque cosa succeda o dicano gli altri...tu... la coinvolgeresti?
Tanjiro: bhe, se questa persona come dici tu è brava e gentile con me è ovvio che la vorrei accanto, ignorando i commenti degli altri, proprio come io faccio con Nezuko, essendo mia sorella, anche se è un demone; e credo proprio che anche lei pensi la stessa cosa.
Zenitsu: lo faresti anche se questa è una creatura totalmente sconosciuta a te?
Tanjiro: che intendi, Zenitsu?
Proprio in quel momento Shinobu richiamò tutti gli abitanti della casa delle farfalle per spiegare finalmente tutto ciò che era stato detto all'ultima riunione, non riuscì a farlo prima perché aveva bisogno di un po' di tempo per metabolizzare.
Enunciò che le creature aiutanti di Muzan erano delle kitsune.
Tutti rimasero sconvolti per l'assurda verità, tranne Zenitsu.
Lui sapeva tutto, ma non poteva dirlo ancora agli altri, essendo conoscente proprio di una di loro, per evitare di creare divergenze.
Osservò le loro reazioni.Inosuke ovviamente era sempre esagerato e continuò a ripetere che si sarebbe allenato fino allo sfinimento pur di batterle, essendo per lui delle bestie maligne, subdole e ingannatrici a prescindere, facendo finta di niente riguardo al fatto che queste volpi erano estremamente potenti e difficili da battere.
Le tre bambine, Aoi e Kanao non dissero nulla, se non parole di sconforto; anche Tanjiro era preoccupato ma era quello che mantenne di più la calma, dicendo che dovevano fronteggiarle per forza e si focalizzò sul fattore positivo, ovvero che queste volpi maligne stavano diminuendo, quindi se trovavano quel qualcosa che le faceva scomparire, qualunque esso sia, dovevano accettarlo con se, come avevano detto alcuni pilastri.Grazie a lui tutti si tranquillizzarono, soprattutto Zenitsu, che lo fissò con ammirazione; di lui si poteva fidare sempre.
Appena finita la riunione il biondino cercò di riprendere il discorso precedente, Tanjiro lo capì subito e seguì il suo amico in un posto isolato.
Zenitsu: come lo hai capito che volevo continuare a parlarti?
Tanjiro: ho un buon olfatto, grazie a quello ho inteso che avevi qualcosa da dire.
Zenitsu: ah, certo.
Tanjiro: comunque...la cosa che pensavo da prima è...perché sei così distante in questi giorni, tutte le sere uscivi da solo di nascosto...forse non ne vuoi parlare, e mi fido di te, ma permetti che mi preoccupo.
Zenitsu: Tanjiro, non mi hai inseguito? Sei proprio un buon amico, grazie.
Tanjiro: bhe il minimo, dopo che tu hai protetto Nezuko non potevo non fidarmi di te.
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demon slayer : la volpe arcobaleno (kimetsu no yaiba : nijiro kitsune)
FanfictionQuesta storia inizia dopo la battaglia sul Monte Natagumo con Rui: Muzan, prima di mandare Enmu sul Mugen Train, aveva architettato un altro piano spietato e crudele per accrescere il suo potere; tra le persone si vociferava l'avvenimento di fatti m...