22. I Ricordi: Il Lago Nero.

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|| Sabato 22 maggio 1974 ||

23.36

Ellie si cacciò addosso il mantello e uscì tranquillamente dal suo dormitorio, poi dai sotterranei.

Lei e i Malandrini avevano aspettato pazientemente l'arrivo di quel giorno, e non si sarebbero fatti scappare l'occasione.

Peter era sgattaiolato nell'aula riunioni dei Prefetti e dei Caposcuola e aveva sostituito gli orari dei controlli notturni, in modo che due studenti di Tassorosso, che era risaputo uscissero insieme da tempo, finissero per fare il turno insieme.

Remus aveva pianificato il tutto in modo corretto e dannatamente calcolatore, poiché per i corridoi non c'era anima viva, e i in quel momento, i due Prefetti si trovavano probabilmente in un'armadio delle scope, da qualche parte nel Castello.

Il resto degli alunni che avrebbero potuto intralciare la strada dei Malandrini si trovava alla festa organizzata nella Sala Comune di Corvonero, di cui si parlava da settimane.

Pur non essendo incluso nella lista degli invitati, perché del terzo anno, Remus aveva fatto attenzione anche a questo.

Ellie scosse la testa, fissandosi le punte delle scarpe tirate a lucido.
Iniziava a pensare a lui troppo spesso, e troppo a lungo. Doveva smetterla di elogiarlo in qualsiasi modo, stava diventando strano anche per un mago estremamente intelligente e ben dotato come Remus.

No.

Lo stava facendo di nuovo, cazzo.

Finalmente raggiunse la Sala D'Ingresso, dove i Malandrini si erano dati appuntamento, e i suoi pensieri vennero interrotti dal chiacchiericcio di Sirius - che continuava a scarrellare qui e la un secchio di metallo - e James, che aveva la tipica espressione paziente mentre cercava di convincere Sirius a proposito di qualcosa.

"Voltatevi." disse Peter, come sollevato.

James e Sirius lo fecero, e le andarono in contro.

"Ce l'hai fatta!" le disse suo fratello, con tono di rimprovero, mentre James spiegava il Mantello dell'Invisibilità e lo portava intorno alle spalle di Ellie.

"Pensavamo che Filch fosse uscito dal suo ufficio e ti avesse beccata fuori dal dormitorio oltre il coprifuoco." aggiunse Sirius, posando a terra il secchio di metallo che teneva stretto tra le mani.

Conteneva del pesce saltellante rubato dalle cucine.

"No." rispose Ellie.
"Aveva ragione..." Ellie guardò di sfuggita il volto di Remus, che la stava osservando.
"... non c'è assolutamente nessuno per i corridoi."

Ben presto furono tutti sotto il Mantello di James, diretti all'esterno, verso le sponde del Lago Nero.

"Questo pesce ha un'odore nauseante."

"Non si vede un cazzo."

"Mi stai impiantando il gomito nella costola!"

"Non l'ho fatto apposta!"

"State zitti!"

"Voglio tornare nel mio letto."

Ellie non vedeva niente, e teneva stretto il braccio di Sirius per evitare di sbilanciarsi sul terreno irregolare e far cadere tutti a terra.

Quando arrivarono al Lago, James ripiegò il Mantello dell'Invisibilità e lo infilò all'interno della sua tunica.

Tutti e cinque accesero la bacchetta, osservando il prato leggermente illuminato e lo specchio d'acqua davanti a loro, che era immobile in modo terrificante.

wires || remus lupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora