63. La Guerra: Tregua.

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Draco aveva compiuto un anno da quasi due settimane, ormai.

Lucius continuava a chiedersi quando avrebbe fatto la sua prima magia, vantandosi del fatto che lui l'avesse compiuta proprio il giorno del suo primo compleanno.

A Narcissa non sembrava importare particolarmente, troppo impegnata a godersi il sorrisi di suo figlio, le sue risate.

Ellie era contenta di passare del tempo insieme a lei.

Ma forse il suo buon umore era anche scatenato dal fatto che Voldemort non si faceva vivo da quasi un mese intero.

Bellatrix sosteneva che fosse in collera, e si fosse allontanato per questo.

Regulus, dall'altra parte, era convinto che Tom Riddle fosse entrato in panico.

Ellie non ne capiva esattamente il motivo. Ma qualcosa nel ricordo dell'espressione frustrata sul viso di Voldemort la portava a credere a suo fratello.

|| Martedì 24 giugno 1981 ||

Ellie si stava rilassando.

La camera di Narcissa si trovava sull'ala est del Malfoy Manor, il che voleva dire che a quell'ora del pomeriggio il Sole si trovava esattamente dal lato opposto della tenuta.

Così, Ellie se ne stava spalmata sul letto di sua cugina indossando soltanto la biancheria intima e una canottiera bianca.

"Ho qualcosa per te." Narcissa entrò nella stanza sorridendo, mentre Ellie riposava con Draco in grembo.

Il bambino sembrava trovare conforto nel contatto con la pelle fresca delle braccia di Ellie.

"Ahh, adesso sì che posso dire di trovarmi in paradiso!" rise leggermente lei, guardando Cissy porgerle un bicchiere freddo di Acquaviola.

Sorseggiò la bevanda lentamente, assaporandone ogni singola goccia.

"Quando tornerà Lucius?" chiese Ellie distrattamente, sistemando una manciata di capelli biondi via dalla fronte di Draco.

Narcissa sembrò rabbuiarsi.
"Non lo so." distolse lo sguardo.
"È a casa soltanto nel periodo delle riunioni." gesticolò indicando l'atmosfera circostante.
"Ma Voldemort è via da molto, quindi immagino che si sia preso una vacanza." alzò quasi gli occhi al cielo.

Ellie strinse i denti.
Disprezzava davvero quell'uomo.
L'aveva sempre fatto.

"Allora perché non ci prendiamo una vacanza anche noi?" suggerì Ellie, sorridendole.

Narcissa tenne il gioco.
"Cosa suggerisci?" inarcò un sopracciglio.

"Beh, dipende da quanto vuoi rischiare." Ellie inclinò leggermente la testa.

Cissy rise leggermente, ma Ellie continuò.
"Abbiamo intenzione di portare Draco con noi... oppure no?" allargò un angolo della bocca in un lieve sorriso, lasciando intendere le proprie intenzioni.

Narcissa abbassò lo sguardo e rise leggermente.

"Non ho intenzione di ubriacarmi alle sei del pomeriggio." la ammonì.

Ellie finse un espressione imbronciata.
"Uh. D'accordo."
"Che ne dici di un bel gelato da Florean?"
"È dal '72 che non entro lì dentro."

Tuttavia ricordava come se fosse stato ieri quel giorno.
Era entrata nella gelateria con Remus, verso agosto, mentre Andromeda e Regulus cercavano di impedire a Sirius di acquistare la Freccia D'Argento appena uscita, quell'anno.

Avevano comprato due coni piccoli e se li erano goduti seduti su una panchina all'ombra, ridendo per qualcosa che però Ellie non riusciva a ricordare.

Narcissa stavolta annuì.
"Mi sembra un'ottima idea." si alzò rapidamente, afferrando i bicchieri vuoti con il
ghiaccio ormai quasi sciolto del tutto.
"Vado a sistemare questa roba." disse, uscendo dalla stanza.

Ellie si trascinò in piedi dal letto, cercando con gli occhi per la stanza un paio di jeans a vita alta.

Giacevano ripiegati su una sedia sistemata proprio accanto allo specchio verticale che era stato appoggiato su una delle pareti.

Ellie non riuscì ad impedire ai suoi occhi di osservare la sua figura attraverso lo specchio.

Si immobilizzò, fissando le cicatrici rosee e orizzontali che macchiavano le sue cosce.

Erano orribili. Abominevoli.
La facevano sentire così... sfregiata.

Si chiese quanto autocontrollo fosse servito a Narcissa per evitare che il suo sguardo si inchiodasse sulla pelle nuda di Ellie, là dove era stata lacerata.
Fingeva che fosse tutto normale. Lo faceva così bene che per un momento Ellie aveva dimenticato che loro fossero lì.

Sentì le lacrime salirle agli occhi.

Era consapevole che non sarebbero mai andate via del tutto.

Le linee argentee che solcavano la schiena di suo fratello ne erano la prova.

Regulus continuava a negare. Era sempre speranzoso con lei.
Ma lei le aveva viste.

Si voltò improvvisamente verso Draco, ricordandosi della sua presenza.

Il bambino la guardava con gli occhi grandi e luminosi del padre.

Ellie si asciugò il viso.

"Quando crescerai, Draco, il mondo sarà migliore di come lo hai conosciuto."
"Te lo prometto."
"Combatterò affinché sia così, tesoro." continuò, sorridendo al bambino.

Quando Narcissa tornò, Ellie aveva terminato di vestirsi, e così aspettò pazientemente che sua cugina fece lo stesso.

Da Florean, comprarono un paio di coni per loro e uno piccolo per Draco, prendendo posto intorno ad un tavolino all'ombra.

Diagon Alley non era più esattamente come Ellie la ricordava.

Alcuni negozi avevano chiuso i battenti poiché sottoposti alle continue minacce dei Mangiamorte, altri perché i proprietari erano troppo spaventati all'idea di mettere piede in quel luogo e avevano preferito abbandonare tutto.

Un giorno sarebbe tornato tutto normale.
Dopo una grande tempesta, il Sole torna a splendere sempre.

Quando finirono i loro gelati, si alzarono, intente a fare una breve passeggiata prima di tornare a casa, quando Ellie si arrestò in mezzo alla strada.

Narcissa si voltò di scatto verso di lei, tenendo Draco stretto al petto.

Ellie spalancò gli occhi, tenendosi il braccio sinistro.

Sapeva che prima o poi sarebbe successo di nuovo.

Il Marchio stava bruciando.

Narcissa se ne rese conto, e si avvicinò alla ragazza, sfiorandole la spalla.

Ellie si scostò, senza riuscire nemmeno a trovare il coraggio di guardare sua cugina negli occhi.

"Ti va bene tornare da sola?" le chiese, con voce lieve.

Narcissa annuì. "Tutto ok, vai."

Ellie prese un grosso respiro, voltandosi dalla parte opposta e Smaterializzandosi diretta a Grimmauld Place.

wires || remus lupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora