32. I Ricordi: I signori Moony, Wormtail, Padfoot e Prongs.

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Remus sembrava stressato.

La sua mano destra era chiusa intorno alla copertina di un libro, e l'indice teneva il segno in mezzo alle pagine mentre il suo sguardo era rivolto verso Ellie.

Lei lo osservò, e la sua volontà in quanto brava Purosangue venne improvvisamente meno.

Indossava i pantaloni del pigiama e un maglione verde pino troppo grande rispetto alla sua taglia che lasciava scoperta la clavicola destra e metteva in risalto gli occhi color miele.

Le sue labbra erano piacevolmente socchiuse e la linea del collo era interrotta dal pomo d'adamo leggermente sporgente.

"Ciao." disse lei.

"Ciao."
"James mi ha mandato ad aprire." spiegò lui, abbassando lo sguardo e spostandosi per farla passare.

Ellie entrò nella Sala Comune e si tolse il Mantello di dosso.

Remus richiuse il quadro e si voltò a guardarla.

"Come stai?" chiese lei, facendo un piccolo passo verso di lui.

Lui accennò un sorriso. Appariva parecchio teso.
"Non ho ricevuto notizie tue e di Sirius per tutta l'estate." ammise lui, spazzolandosi i capelli spettinati.

Ellie avrebbe voluto allungare la mano e farlo per lui.

"Visto il modo in cui è ritornato Sirius a settembre, ero terrorizzato dal fatto che avessero potuto farti le stesse cose." la sua voce era bassa e ferma, ma i suoi occhi continuavano a viaggiare per la figura di Elladora.

Lei non rispose. Non sapeva cosa rispondere.

"Beh, andiamo su." Lui la sorpassò, gesticolando verso la scala a chiocciola.

Quando entrarono nel dormitorio, James era in piedi in mezzo alla stanza, Peter seduto sul suo letto, mentre Sirius già dormiva.

"Ciao ragazzi."

Peter le sorrise, con un cenno della testa.

James le indicò il letto suo fratello, e lei si avvicinò lentamente.

Sirius dormiva profondamente su un fianco, e un braccio sporgeva dal letto.

Vedendolo da vicino, Ellie si accorse di quanto fosse magro rispetto all'ultima volta, e vide il modo in cui le sue mani tremavano leggermente anche durante il sonno, proprio come James le aveva detto.

Sentiva gli occhi dei ragazzi fissi su di lei, ma nonostante tutto le lacrime le pizzicarono il viso.

Si voltò verso la finestra, e permise ad alcune lacrime di scendere, mentre fissava le sponde del Lago Nero illuminate dalla luna, in lontananza.

Si asciugò alla svelta il viso, prendendo un sospiro profondo.

Avrebbe dovuto essere lì per proteggere suo fratello quando lui ne aveva bisogno.

Si sedette sul bordo del letto, allungò una mano e accarezzò i capelli di Sirius.

Lui aprì lentamente gli occhi, e le sue pupille si dilatarono velocemente quando vide il volto di sua sorella.

"Ellie?" si mise a sedere velocemente e allungò le braccia verso di lei.

Ellie si avvicinò. Non ricordava l'ultima volta che qualcuno l'aveva abbracciata in quel modo.

"Mi dispiace. Mi dispiace per tutto quello che ti hanno fatto. Perdonami, perdonami, Sirius."

"È tutto ok." le rispose lui, con la voce stanca.
"Non mi importa. Non mi importa niente di tutti loro."

wires || remus lupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora