40. La Guerra: Zio Alphard.

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Ellie non aveva mai riposato così bene.

Kiki aveva messo delle lenzuola fresche e pulite per lei, e non appena aveva poggiato la testa sul cuscino morbido, le sue narici erano state invase dal profumo dell'estate.

Quando si svegliò, i suoi occhi vagarono per la stanza, fino a fermarsi ad osservare il tramonto rosso fuori dalla finestra.

Proprio davanti alla sua camera era stato piantato un pesco, e le sue foglie erano completamente immobili, come se la vita si fosse fermata sotto i suoi occhi.

La casa era avvolta da una tale quiete.
Cosa avrebbe dato per restare lì per sempre, e lasciarsi la guerra alle spalle.

Si alzò a sedere, stiracchiandosi pacificamente.
Sapeva di non poterlo fare. Sapeva di non poter abbandonare tutto e tutti.

Uscì da sotto il lenzuolo, scivolando fuori dal letto, e iniziò a vestirsi lentamente, cercando di assaporare ancora un po' quel momento.

Quando aprì la porta della sua stanza, si accorse che anche Regulus aveva deciso di alzarsi in quel momento, e scesero insieme nella Sala dei Pasti.

Alphard, Amy e un'altro ragazzo biondo e dagli occhi nocciola erano seduti a tavola.

E così doveva essere lui Francis.

Lo sguardo di Ellie indugiò su di lui per alcuni secondi.

Sembrava alto, e il volto snello era attraversato da una spruzzata di lentiggini chiarissime che esaltavano gli occhi profondi.

"Prego, sedetevi, facciamo servire la cena." li invitò Alphard, che sedeva a capo della tavola, mentre i due fratelli sedevano a lato.

Ellie prese posto di fronte ad Amy, e Regulus a Francis.

Non appena si accorse che il tavolo si era riempito, Kiki fece levitare numerosi vassoi colmi di pietanze davanti ai loro occhi.

Al centro era stato persino messo un candelabro d'argento.

"Dormito bene?"

Regulus sorrise.
"Magnificamente."

Amy si allungò per riempirsi il piatto con della carne e delle uova, e Francis la osservò con disappunto.

"Servitevi pure, allora." disse Alphard con tono sarcastico, osservando la ragazza mentre iniziava a tagliarsi la carne con fare indisturbato.

Ellie sorrise spontaneamente.
Se non fosse stato per la durezza e le punizioni dei suoi genitori, era convinta che sarebbe diventata molto simile ad Amy.

"Cosa avete fatto per tutto questo tempo?" chiese ad un certo punto Regulus, addentando un pezzo di omelette.

"Oh, suvvia, Regulus. Non rivolgerti a me in quel modo, non sono mica tua madre o tuo padre!" Alphard rise leggermente, ed Ellie e Regulus alzarono lo sguardo bruscamente.
"A proposito, che fine hanno fatto i paladini della giustizia di Casa Black?" si informò.

"Sono morti quest'anno. Vaiolo del Drago." rispose brevemente Ellie, concentrandosi sulla cena.

Il sorriso di Alphard si cancellò dal suo volto, e posò una mano su quella di sua nipote.
"Oh, wow."
"Beh, mi dispiace molto ragazzi." disse, e poi si fece più serio.
"Avrei voluto saperlo. Sarei venuto al funerale."

"Scusa. È stato un periodo difficile." gli disse Regulus.

Ellie si voltò per un'attimo a guardare l'espressione di suo fratello. Avrebbe voluto abbracciarlo.

"Comunque, anche i signori Dumont sono venuti a mancare, non molto dopo che arrivai qui. È per questo motivo che mi hanno assunto come precettore di Amy e Francis. Volevano che i loro figli avessero qualcuno su cui contare anche dopo la loro morte." guardò i due ragazzi, che ricambiarono lo sguardo in silenzio.
"Sono con loro da cinque anni ormai." disse, e dal modo in cui li guardava Ellie si accorse di quanto Alphard fosse affezionato a loro e viceversa.

"È passato del tempo." si voltò di nuovo verso i nipoti.
"Quanti anni avete adesso?"

"Io ne ho diciannove. Regulus ne compirà diciotto a luglio."

"Ah, quasi come i miei ragazzi!"
"La cara Amy ne ha diciassette e Francis è già nei suoi venti." li informò con un gran sorriso, e i quattro ragazzi si scambiarono alcuni sguardi.

"E gli altri Black, invece, come stanno?" chiese, curioso.

Regulus ed Ellie si guardarono per un momento.
"Andromeda è stata diseredata ad agosto del '74. Si è rifiutata di sposare Rabastan Lestrange." "Adesso è sposata e ha una figlia con Ted Tonks."

Alphard sorrise fieramente dopo aver appreso l'ultima informazione.

"Un'anno dopo la tua partenza, è stato il turno di Sirius. È andato a vivere dai Potter e adesso sta bene." rassicurò Ellie.

"Oh, i Potter, sì, mi ricordo... Sirius non faceva che parlarmi di quel James Potter. Dev'essere un bravo giovanotto."

Ellie sorrise. Il migliore.

"Cissy e Bella?" chiese infine zio Alphard.

Elladora sospirò. "Unite ai Mangiamorte."

Alphard abbassò lo sguardo.

Dopo alcuni secondi di silenzio, guardò di nuovo i suoi nipoti.
"Sapete, quando eravate piccoli e ho iniziato ad educarvi, speravo di riuscire a salvarvi. Non ci sono riuscito con tutti, immagino." sospirò.

"Loro non volevano essere salvate." rispose Ellie amaramente.
"Tu hai fatto un'ottimo lavoro, con noi. E ci sei mancato."

Regulus annuì all'affermazione della sorella.

"Sono contento che siate qui."
"Domani porterete questi due ragazzi a fare un giro giù nella piazza della città, che ne dite?" si rivolse ad Amy e Francis.

"Niente lezioni?" chiese Amy con un mezzo sorriso.

"Niente lezioni."

Amy addento un boccone di carne, ancora riuscendo a trattenere a stento il sorriso.
"Da domani, ragazzi, potete chiedermi di portarvi ovunque voi vogliate. Sarò la vostra guida personale!"

Ellie e Regulus risero, e Francis stirò le labbra in un sorriso leggero.

wires || remus lupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora