30. I Ricordi: Storie e Promesse.

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|| 1º settembre 1974 ||

Quando Elladora, Bellatrix e Narcissa scesero per la colazione quella mattina, Walburga e Druella discutevano a bassa voce, sedute intorno al tavolo.

Walburga inarcò un sopracciglio quando incontrò la figura snella e ben vestita di sua figlia.

"Madre." la salutò lei.

La donna si alzò. "Assolutamente graziosa. Sei sbocciata proprio come una rosa, mia cara."
"I miei complimenti, Druella." ammise, guardando Ellie con un piccolo sorriso.

Fu probabilmente la prima e l'ultima volta che Ellie vide sua madre sorriderle.

Venne avvolta da uno strano senso di conforto.
Allora era così che sarebbe riuscita a farsi amare dai suoi genitori?

"Dal momento che, nonostante gli accaduti, tua zia Druella mi ha comunicato della tua buona condotta, ho deciso che potrai ritornare ad Hogwarts, e parlare con tuo fratello Regulus."

Ellie rabbrividì, quando la sua mente iniziò ad immaginare i vari modi in cui Sirius era stato punito per il suo comportamento.

"Vi ringrazio, madre."

Walburga annuì.
"Sedetevi adesso, ragazze, o farete tardi."

Arrivarono alla stazione con dieci minuti di anticipo, e quando raggiunsero il binario
9 e 3/4 Ellie si accorse di essere in ansia.

Sapeva di non averne alcun motivo, ma non vedeva la maggior parte dei suoi amici da molti mesi e si chiese se anche loro fossero cambiati quanto lei.

In realtà, la verità era che, mentre camminava diretta verso il treno al fianco delle sue belle cugine, con il vestito e i capelli ondulati che svolazzavano a ritmo del suo corpo, e il rumore dei tacchi che si appoggiavano al pavimento di pietra, Ellie si sentiva in qualche modo potente.

Era un pensiero stupido e futile, ma gli sguardi che gli studenti rivolgevano alle tre al loro passaggio, alimentava la sensazione.

Si guardò intorno, rendendosi conto che Andromeda non era lì.

Il primo ad incontrarla fu Regulus, che la squadrò dalla testa ai piedi.

Lei lo abbracciò, cercando di mantenere l'eleganza - proprio come zia Druella le aveva insegnato - e quando si allontanarono, Regulus si mostrò ancora più sospettoso.

"Stai bene?" le chiese.
"Ti hanno fatto qualcosa?" le passò una mano sul viso, ispezionandolo.

"Sto bene." gli sorrise lei.

Regulus strinse le labbra.
"Mi sei mancata tantissimo."

Ellie lo abbracciò di nuovo, questa volta permise a sé stessa di stringerlo, come avrebbe fatto quattro mesi prima.
"Anche tu, Reggie."

"Sei cresciuto tantissimo." sorrise, e Regulus ricambiò.

"Sai, non ti ho riconosciuta fino a quando non sei venuta ad abbracciarmi."
"Almeno hai continuato ad usare lo stesso profumo." scherzò, osservandola.

"Ragazzi, faremo meglio a dirigerci verso il nostro vagone." li chiamò Narcissa.

"I Lestrange, Oliver e Lucius sono già lì."

Erano vicini all'entrata del treno quando gli occhi di Ellie si soffermarono su un paio di occhi castani.

James ebbe un piccolo sussulto, quando la riconobbe, e tirò una gomitata a Sirius, che intanto teneva la schiena appoggiata al lato del treno, con espressione vuota e le mani sepolte nelle tasche.

wires || remus lupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora