wires || remus lupin

43. La Guerra: Similarità.

|| Giovedì 10 agosto 1979 ||

Francis si alzò dal letto e si rivestì alla svelta sotto gli occhi di Ellie, sorridendole.

Lei si stiracchiò sotto le lenzuola, godendosi la visuale.

"Ti consiglio di farti un bel bagno, adesso." le disse lui. "Per sicurezza, è meglio lavare via tutti i fluidi corporei."

Si finì di abbottonare la camicia e poi, dopo un'ultimo sorriso, uscì velocemente dalla stanza.

Ellie sentì improvvisamente freddo, e restò a fissare il punto in cui Francis si trovava alcuni secondi prima.

Non l'aveva neanche baciata prima di andarsene.

Ellie sapeva che non doveva aspettarselo. In fin dei conti, lei aveva chiesto di fare esperienza, e lui aveva accettato con piacere, senza nessun impegno.

Francis le piaceva, sia fisicamente che caratterialmente.

Era solare, sempre pronto a rivolgerti un sorriso.
Era intelligente e intuitivo.
Non abbastanza dolce per i suoi gusti, forse. Almeno, non dolce quanto...

Ellie aprì gli occhi di scatto.

Le veniva da piangere.
Si rigirò a pancia in giù e abbracciò il cuscino fresco, seppellendosi nel lenzuolo bianco.

Vedeva lui in ogni cosa.
Lui, lui e soltanto lui.

Lo stava facendo anche senza pensarci.

Qualcuno bussò alla sua porta.
"Chi è?"

Sperava di sentire la voce allegra di Amy, che la avrebbe portata via da tutti quei pensieri, ma fu Regulus a chiamarla.

"Reg. Posso entrare?"

"Mhm."

La porta si aprì ed Ellie sentì Regulus fermarsi sulla soglia, probabilmente riflettendo su quello che dire.

"Ho appena incrociato Francis." disse lui, e sua sorella riuscì a percepire la sua espressione guardinga anche se non lo stava realmente guardando.

"Dove sono i tuoi vestiti?"

Ellie sospirò rumorosamente.
"A terra."

"Posso sedermi accanto a te?"

"Perché me lo chiedi?" fece un pausa, ma lui non rispose.
"La mia schiena scoperta ti rende nervoso? A disagio?" lei tentò una risata, ma Regulus riuscì ugualmente a percepire il suo tono stanco.

Lui si sedette sul bordo del letto, ed Ellie voltò il capo dall'altra parte per guardarlo negli occhi, tenendo il cuscino ancora stretto sotto di sé.

"Lui ti fa stare bene?" chiese Regulus, guardando in modo severo sua sorella.

"Mhmh." mormorò Ellie.
"È un bravo ragazzo. Mi piace."

Suo fratello la guardò di nuovo, poi si morse l'interno della guancia destra, e strinse leggermente gli occhi, fissando una piega del lenzuolo e assumendo l'espressione di qualcuno che voleva dire qualcosa di brutalmente veritiero, ma allo stesso tempo farsi gli affari suoi e restare in silenzio.

"Regulus." lo implorò lei.

Lui strinse i denti. Non voleva veramente farlo.
"Sai, Ellie."
"La prima volta che ho visto Francis sono rimasto confuso. Scioccato quasi, da quanto ricordasse..."

Ellie chiuse gli occhi, e le sue labbra tremolarono, prima che un singhiozzo le salisse in gola.

La mano calda di Regulus si posò sulla sua guancia, e le accarezzò i morbidi capelli che giacevano sciolti lungo le sue spalle.
"Non farti questo." sussurrò, e sembrò assorbire tutto il dolore che lei stava provando in quel momento.