BUCKY E CHLOE BARNES

Salvata dal disagio

Revisionato

POV CHLOE

Erano passati esattamente due maledetti giorni da quando avevo cominciato a cercare la persona che è a capo di questa catena di armi illegali e ancora nulla. Avrò bevuto almeno 3/4 caffè per il troppo impazzire, questo fatto di non aver almeno un briciolo di informazione su chi ci sia o almeno qualche indizio mi sta mandando fuori di testa. Dipende da caso a caso mi continuo a ripetere. Ma essendo che ho mio fratello che ogni tanto mi passa per la testa questo non mi aiuta. Mi sto lasciando distrarre e non va bene. So che prima o poi impazzirò.

<Basta. Non ce la faccio più> lanciando la penna sulla scrivania e accasciandomi sulla sedia. Mi passo una mano sugli occhi per la troppa stanchezza.

Giro lo sguardo sull'orologio appeso al muro e noto che è ora di pranzo. Fino ad adesso mi sembrava un'eternità. Con tutto lo stress accumulato non mi sembra vero di essere arrivata a quest'ora. Mi alzo e mi dirigo verso il mio locale di fiducia. Questo locale fa la piadina più buona di tutti i prossimi cinque isolati.

Dopo aver ordinato e pagato mi dirigo verso un tavolo libero per mangiare in santa pace. In questo momento mi serve, ma il destino ha altri piani per me, perché subito all'occhio Jack, il mio vicino di casa. È una persona molto gentile e cordiale, ma altre volte mi sembra inquietante. Sbuca alla sprovvista e non sai come comportarti.

Faccio un respiro profondo e mi avvicino al tavolino che avevo adocchiato e che mi portava per forza a passare di fianco a Jack.

<Ei Chloe> mi disse appena mi ritrovai a passare vicino al suo tavolo.

<Ei Jack. Scusami, non ti avevo notato> girandomi verso di lui e sembrare una persona normale.

<Tranquilla. Se vuoi puoi sederti qui. Giusto per compagnia e passare un po' di tempo insieme visto che in questo periodo non ci vediamo molto nel quartiere>

<Ti va se facciamo in un altro momento. Sono un po' stanca e vorrei stare un po' da sola> facendogli capire che realmente voglio stare da sola.

<Per favore ...> continuando ad insistere.

<Ti ha appena detto che vorrebbe stare da sola, hai qualche problema di udito?> sobbalzai. Mi girai verso la voce dietro di me per ritrovarmi Bucky, anche se non serviva perché avrei riconosciuto quella voce anche tra una folla.

<Scusami, ma non vedi che sto parlando con la ragazza> ribatte il ragazzo.

<Oh si lo so. Ma non ho potuto non ascoltare la vostra conversazione e a quanto ho capito lei in questo momento non vorrebbe nessuno attorno> lo sguardo di Jack passa sul mio per aspettare la mia risposta.

<Jack mi dispiace molto, ma non è giornata. Comprendimi, non è un bel momento e sono immersa nel lavoro e mi servirebbe un po' di tranquillità>

<Tranquilla e mi dispiace di essere stato insistente con te> abbassando la testa imbarazzato.

<Tranquillo ok. Rimedieremo un altro giorno> cercando di consolarlo.

<Va bene> facendomi un piccolo sorriso.

<Ciao Jack>

<Ciao Chloe> con voce dispiaciuta.

Mi girai e mi diressi verso la porta seguita da Bucky.

<Grazie> gli dissi posando il vassoio all'apposito tavolo e uscendo dalla porta.

<Di nulla figurati> fermandosi in una parte del marciapiede.

<Allora ci vediamo dopo>

<Va bene a dopo allora>

<A dopo> allontanandomi e dirigendomi di nuovo verso il mio ufficio.

POV BUCKY

La guardo piano piano allontanarsi e dirigendosi verso il suo ufficio. Mi dispiace un po' per lei, dalla sua faccia si vedeva che era stanca.

<Bucky> mi girai verso Sam e mi diressi verso il tavolo libero a cui si era avvicinato. <Che cosa è successo?> mi chiese Sam appena ci fummo sistemati al tavolo.

<Nulla di che. C'era un tizio che stava parlando insistentemente con Chloe e la stava importunando. Si vedeva che lei non volesse essere li e stare a parlare con lui. Quindi sono andato lì e l'ho aiutata>

<Wow amico, ogni giorno mi stupisci sempre di più>

<Ma sta zitto. Comunque quello li non mi convince molto>

<Sarà solamente una tua impressione> cominciando ad addentare il suo toast.

<Non lo so ... sarà> girando leggermente lo sguardo verso il ragazzo <Però ho una strana sensazione> ritornando con lo sguardo al mio piatto.

<Tranquillo. Non rovinarti la giornata> per poi indicandomi il mio toast <Assaggialo. È molto buono>

Lasciai cadere l'argomento e mi focalizzai sul pranzo.