L'Interrogatorio pt2

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Revisionata

POV CHLOE

Dopo essere uscita con Sam a prendere una boccata d'aria, siamo ritornati alla centrale dell'FBI per interrogarlo, non entrerò, sono ancora scossa da quello che è successo e non reggerei. Stava andando fin troppo bene e io credevo di star facendo dei progressi.

Sto assistendo l'interrogatorio dal lato opposto della stanza, ho la visuale solamente dallo specchio. Questo maledetto specchio nero che mi divide da colui che mi ha fatto tornare in mente brutti ricordi. Non volevo nemmeno stare qui dentro sinceramente ma devo.

<So a cosa sta pensando ... che sono una persona orribile e potevo evitare una cosa simile> dissi a Fury senza neanche guardarlo o muovere un muscolo.

<Signorina Barnes, è stata anche colpa mia fin dall'inizio e ho anche sbagliato magari a non preoccupami di più per quanto riguardava questo problema. Sapevo dove stavo andando incontro ma non mi sono preoccupato abbastanza della sua salute mentale>

<Anche a me dispiace, ma è stata anche colpa mia che tutte le volte le ho detto che stavo bene, invece guardi come è finita, potevo mandare a fumo tutto quanto, solo per che cosa? Per non aver superato quel trauma. Che poi oltretutto ho insisto io ad andare, perché?! Perché volevo dimostrare alle altre persone ma anche a me stessa che potevo farcela> cominciando a sentire i miei occhi inumidirsi.

<Io per il momento posso solo dirle che è meglio che ne parli almeno con uno di loro. La farà sentire meglio. Sam potrebbe aiutarla di più, sa com'è Bucky adesso. Oppure ne può parlare con qualcun altro se proprio non vuole parlare con loro. Posso solo immaginare quanto sia difficile per lei.> girai lo sguardo verso e noto che già il suo sguardo era posato sul mio. La sua voce, come la maggior parte dei casi è sempre stata molto dura, ma adesso è cambiata. Sta usando la stessa voce di quando mi ha trovato e mi ha aiutato a superare tutto quello che mi è successo con l'HYDRA.

<Lo penso anche io. Parlarne con persone diverse da quelle che conosco mi aiuterà, anche se non sarà facile> mi rigirai per vedere il vetro <Devo trovare il momento giusto>

Fury non disse nulla, stette in silenzio. Ma sapevo che era d'accordo con me.

POV BUCKY

<Allora non te lo ripeterò di nuovo, mi devi dire CHI È il tuo fornitore, e non ti azzardare a mentirmi altrimenti io ti faccio fuori in un modo neanche immagini. Mi sto stufando di questa situazione sai> la mia voce è dura, la rabbia sta prendendo troppo il sopravvento. Siano qui da almeno due ore e questo stupido non ne vuole sapere di parlarne.

<Figurati se ti dico qualcosa> il suo tono di superiorità mi sta dando sui nervi. Il mio corpo si muove da solo, la rabbia ha preso il sopravvento e non riesco più a controllarmi. Cammino dall'angolino su cui mi trovo e vado dritto su di lui.

Sam si alza di scatto dalla sedia e mi ferma.

<Spostati Sam. Devo farlo fuori>

<Fermati o peggiorerai la situazione>

Sposto il mio sguardo su colui che avrei dovuto colpire e vedo il suo sguardo spaventato.

<Ok ok, ti dirò tutto quello che vuoi> con voce tremolante.

Mi stacco brutalmente dalla presa di Sam e mi allontano leggermente.

<Parla> dico brutalmente.

<Il suo nome è ...> cominciò, continuando ad avere la voce tremolante.

<E'?" dimmo io e Sam contemporaneamente aspettando che continuasse la frase.

<Zemo ... il suo nome è Zemo> disse con sguardo arreso.

Appena sentii quel nome non potevo crederci. Quel figlio di ... mi morsi la lingua.

<Dove possiamo trovarlo?> disse Sam con le braccia incrociate e tono autoritario.

Non parlò e odio tutto ciò

<Ti giuro che se non parli ti faccio veramente fuori questa volta> fulminandolo con lo sguardo avvicinandomi leggermente a lui.

<Il suo appartamento si trova vicino al Central Park, non farete tanto a riconoscerlo il palazzo. Si trova sopra un ristorante italiano" disse infine. Subito dopo entrarono i poliziotti per portarlo fuori.

<Che si fa adesso?> disse Sam guardandomi.

<Dobbiamo metterci subito all'opera prima che lui venga a sapere che sappiamo>

<Ok. Dobbiamo parlare con Chloe prima.>

<Ci parlo io con la ragazzina, tu vai a casa. Mi deve spiegare un po' di cose.>

<Non fare cazzate Buc ti prego>

Proprio in quel momento entrò la diretta interessata del nostro discorso.

BUCKY E CHLOE BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora