Clarissa

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Revisionata

POV CHLOE

Stavamo per uscire quando fermai Clarissa per parlargli di una cosa, mi sembrava un po' strana ultimamente e io volevo chiarire con lei.

<Posso parlarti un attimo> gli dissi prendendola per il braccio delicatamente.

<Chloe devo andare, sono abbastanza impegnata> disse lei abbassando lo sguardo.

<Clarissa andiamo> disse Frank alle sue spalle, io spostai il mio sguardo da quello di Clarissa a quest'ultimo, mi puzza un po' la situazione e devo sapere cosa succede.

<Si arriv...> iniziò a dire Clarissa. Ma la blocco subito.

<Frank, ci vorrà solo un momento, è urgente> dissi con tono di rimprovero, ma facendolo sembrare che mi servisse qualcosa da lei.

Stava andando a sedersi alla sedia fino a quando non entrò Sam.

<Frank, puoi venire un attimo. Vorrei essere al corrente per quanto riguarda il funzionamento delle telecamere se non ti dispiace> gli disse guardandolo e attendendo una risposta.

<Ma già è informata Chloe e non c'è bisogno> ribatté lui.

<Senti non c'è solo Chole nella squadra e se permetti dobbiamo sapere il funzionamento o no> disse Sam cominciando ad alterarsi.

<Andiamo> disse Frank alzandosi e sbuffando. Prima di uscire diete un occhiataccia a Clarissa e in seguito uscii.  Sam si girò verso di noi guardandoci e io lo ringraziai con lo sguardo.

POV SAM

Stavo andando nell'ufficio di Frank per farmi spiegare delle cose per quanto riguardano le telecamere, anche se un po' la situazione la so, ma prima di uscire dall'ufficio Chloe mi ha chiesto di tenere occupato Frank per un po' perchè doveva parlare con Clarissa. Mi sembrava abbastanza preoccupata, spero che mi spieghi il perchè. E' stato abbastanza difficile far uscire Frank dalla sala però alla fine ha ceduto perchè sapeva dove andava in contro se continuava. Per fortuna Bucky non aveva dato nessun problema dopo finita la riunione, appena finita uscii subito, non so dove sia andato sinceramente.

POV CHLOE

<Mi spieghi cosa ti prende?> dissi sedendomi sulla sedia della sala.

<Nulla> rispose Clarissa continuando a  tenere lo sguardo basso.

<Clarissa non dimmi bugie, perchè ti conosco da un bel po' di anni e anche abbastanza bene, oltretutto secondo te non mi sono accorta delle occhiatacce che ti mandava Frank durante la riunione, come ti stava appiccicato in una maniera alquanto strana ed oltretutto in questo periodo non mi stai dicendo più nulla e devo dire che l'ultima volta che mi hai parlato in maniera decente se vogliamo dirla tutta è stato quando sono tornata dal fine settimana da casa di Sam" dissi io cercando di non arrabbiarmi per non farla sentire ancora peggio, gli feci capire la mia preoccupazione con un po' di voce alta ma non troppo, il giusto per fargli capire che con me può parlare. Lei non rispose, continuò ad avere la testa bassa. Io mi alzai, mi avvicinai a lei, la feci sedere, le presi un bicchiere d'acqua, dopo averlo posato gli stavo per chiedere quello che non avrei mai voluto chiedere, soprattutto ad una persona cara.

<Ti ha fatto del male?> lei a quella frase iniziò a piangere, segno evidente che era la verità e che non mi sbagliavo. Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lei abbracciandola stringendola a me. Non so quanto tempo rimanemmo abbracciate ma subito dopo esserci sciolte dall'abbraccio ed essersi ripresa iniziò a parlare.

<Tutto è iniziato qualche giorno dopo che ti avevo detto che mi aveva chiesto di uscire. Non ti avevo detto nulla perchè pensavo non fosse una cosa importante visto che sembrava che non lo avesse fatto apposta. Poi è capitato anche più volte in una giornata, ma non sempre, nel senso che all'inizio succedeva raramente, quindi una volta ogni tanto. Ultimamente soprattutto in quel week-end in cui tu non ci sei stata è peggiorato, quando sei ritornata tu, stranamente ha smesso, forse perchè gli avevi dato tanto lavoro da fare. Anche se una sera forse per la troppa stanchezza si è presentato a casa mia e...> sul suo viso cominciarono a riuscire le lacrime lasciando la frase in sospeso. L'abbracciai di nuovo a me e la consolai, facendole capire che avevo capito tutto e di stare tranquilla.

<Perchè non me lo hai detto subito?> dissi staccandomi, dicendoglielo con calma guardandola negli occhi.

<Perchè ho paura di lui. Se lo venisse a scoprire non so cosa possa accadere di più> facendo cadere qualche altra lacrima.

<Facciamo cosi, per cominciare ti trasferisci da me ok. Cosi se dovesse succedere qualcosa ci sono io con te e almeno non sarai da sola> prendendogli le mani <Lui per un periodo sarà con noi in California quindi tu potrai stare in santa pace. Ti dico solo questo perchè purtroppo almeno per questa missione lui ci serve per l'impianto delle telecamere ecc.> lei annuisce <Quando in California avremmo finito e dovremmo andare a Barcellona, chiederò a Fury farti venire con noi perchè mi servi. Per non farti rimanere qui da sola con lui> le dissi rassicurandola del fatto che non le succederà nulla. 

La vedo abbassare di nuovo il viso.

<Clary, guardami> perdendogli il viso delicatamente <Hai capito che io sono qui di fronte a te e ti sto aiutando. Ciò significa che io a te ci tengo e sei stata la mia prima famiglia da quando sono qui> lei mi abbracciò ma non disse nulla. L'unica cosa che parlava era l'abbraccio, questo abbraccio vale tutto.

<Tu come stai?> disse continuando ad abbracciarmi e cambiando argomento.

<Diciamo bene, anche se non credo, secondo la mia teoria, non arriverò a domani mattina> ridendoci su.

<Perchè?!> chiede staccandosi dall'abbraccio.

<Perchè come hai potuto notare a Bucky non è andata giù il fatto di Zemo e non mi prenderò la solita ramanzina che di solito si fa, ma lui già dal suo sguardo manda che il nostro discorso sarà più che pesante, e non puoi capire cosa significa la parola Pesante per lui> le dissi facendole un sorriso forzato.

<Stai tranquilla ok" io annuii. <E comunque, non ti sbarazzerai di me in questo periodo>

<Oh, ne sono più che sicura. E poi tu non ti potrai più sbarazzare di James, lui ti adora> le dissi ridendo.

<Oh questo è poco ma sicuro>

<Allora, facciamo cosi. Io vado a casa puoi venire anche già da stasera, ok?>

<Sicura che non ci sia nessun problema?!>

<Nessunissimo problema> dopo esserci prese un bicchiere d'acqua ci avviammo verso l'uscita.

POV SAM

Dopo non so quanto ho finito con Frank, non c'è la facevo più.

Sapevo già le cose che mi avrebbe detto. Ma Chloe mi aveva chiesto un favore e dal suo tono della voce e dai suoi occhi sembrava d'avvero importante.

E neanche farlo apposta appena prendo il mio telefono vedo un suo messaggio.

Da Chloe

Segui Clarissa a casa sua senza farti notare e anche quando viene a casa mia. Non ti chiederei una cosa simile se non fosse importante. Poi ti prometto che mi sdebiterò in qualche modo. Ti voglio bene Chloe.

Per Chloe

Ok, stai tranquilla.

Rimisi il mio cellulare nella tasca, salii in macchina e seguii Clarissa come mi ha detto Chloe. Questa cosa un po' mi preoccupa però mi fido di Chloe.

BUCKY E CHLOE BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora