Revisionato
POV CHLOE
Non so da quanto tempo io mi trovi davanti lo specchio, ma so per certo che sono preparata da un bel po'. Alla fine, il giorno della missione è arrivato e la mia paura e la mia ansia hanno invaso il mio corpo da un bel po'. Durante tutta la settimana mi sono ripetuta che mi servirà per affrontare la mia paura che mi ha portato quel posto. Ma adesso non ne sono più sicura. Vorrei solo starmene a casa o al massimo gestire la missione da dietro uno schermo.
Mi guardo un'ultima volta allo specchio e butto giù l'aria dai polmoni. <Ce la puoi fare. Andrà tutto bene>
Finisco di prendere le ultime cose e mi dirigo verso il punto di incontro, non prima di aver salutato James. Ripenso nostra conversazione e devo dire che mi sento soddisfatta. Oltretutto lavorare con loro è un onore e ripensare a Bucky che mi ha appoggiato è stato qualcosa di fantastico.
*Flashback*
QUALCHE GIORNO PRIMA
<Io credo che sarebbe un po' troppo scontato che la persona che stiamo cercando arrivi verso l'orario di chiusura> dico alle due persone sedute davanti a me.
Siamo nel mio ufficio da più di due ore e sto cominciando a pensare che questa storia andrà per le lunghe. Stiamo facendo ipotesi per ipotesi. Dentro di me ho la sensazione che questa sarà una missione abbastanza lunga.
<E perché mai? Secondo me si espone fin troppo se arriva in un orario affollato> ribatte Bucky.
<C'è anche quella possibilità. Ma pensateci bene. Quel pub non si trova in un ottimo posto, quindi se questa persona dovesse uscire poco più tardi dall'orario di chiusura potrebbe dare dei sospetti> continuo.
<Anche questo ha senso> risponde Sam.
Mi giro verso Bucky.
<Tu che ne pensi?> gli chiedo.
<Penso che sarebbe fattibile come cosa. Ma se non è così?>
<Se non sarà cosi resteremo li per tutta la sera. Abbiamo molte informazioni su di lui, quindi non ci resterà difficile individuare su chi è>
<Ok. Allora si può fare. Ci incontriamo davanti al pub alle 22:00> disse Sam guardandoci entrambi.
*Fine flashback*
<Allora, siete pronti?> disse Bucky con tono deciso e sicuro di sé.
<Pronta> risposi.
<Assolutamente>
<Bene, allora possiamo procedere>
Entrammo verso l'interno come se nulla fosse. Il piano consisteva nel fare una "finta" serata tra amici. Fare le solite cose, divertirci, parlare a senza distrarci dal nostro obbiettivo.
È passata più di un'ora e di lui ancora nessuna traccia. Ed io più ero lì dentro e più mi veniva voglia di andare via. L'ansia e l'agitazione si fa spazio dentro di me e non va bene. Sento qualcuno sfiorarmi la mano, di scatto mi giro verso la persona che ha fatto questo gesto e mi rilasso subito quando noto che è Sam. Quest'ultimo mi fa cenno verso l'ingresso, mi giro verso il mio interesse e noto che sta facendo il suo ingresso il nostro bersaglio accompagnato con le sue guardie del corpo.
Il primo passo del piano era che io mi avvicinassi a lui e cominciai a chiacchierare e far finta che mi interessasse in modo tale da ottenere la sua fiducia, si sa che in questi pub sa come va a finire quando si inizia con una cosa del genere ma comunque non era questo il mio obbiettivo.
Il nostro piano era di avvicinarmi e sedurlo. Non mi è nuova come cosa, l'avrò fatta parecchie volte. Ma è come se questa mi restasse più difficile.
Feci un bel respiro e mi avvicino con tranquillità verso il bancone cercando di mettermi vicino a lui.
<Un whisky per favore> dico al barista. Sento il suo sguardo addosso a me e sono sicura che non ci metterà molto a parlarmi.
<Ei bellezza, come mai qui tutta sola?>
<Mi stavo annoiando e allora ho pensato di venire qui almeno per svagarmi un po'> mentre mi porto il bicchiere alla bocca.
<Sai, io saprei come movimentare la serata> avvicinandosi di più a me. Cerco di reprimere la voglia di spaccargli la faccia. Non mi piace affatto questa vicinanza.
<Davvero?!> rispondo incredula spostando il mio sguardo verso il suo.
<E si, però prima di festeggiare la serata con una ragazza bella come te devi svolgere un lavoretto>
Mi avvicinai al suo orecchio e con voce bassa gli dissi <Ah sì. E quale sarebbe?> riportando poi il mio sguardo verso di lui.
<Vieni con me> prendendomi la mano e facendomi alzare dallo sgabello dove ero seduta.
Nella mia testa si stanno creando tanti scenari. Paura, ansia ma anche soddisfazione. Sono riuscita nell'intento di fa colpo su qualcuno anche se è per una cosa a fin di bene, sono soddisfatta di me stessa. Sto affrontando qualcosa che mi ha distrutto. Dopo tutto quello che mi ha fatto l'HYDRA non mi sento più me stessa.
POV BUCKY
<Ei Sam, hai visto?> dissi a Sam seguendo lo sguardo Chloe.
<Certo che ho visto, li ho gli occhi> mi rispose in maniera sarcastica.
<Non sei divertente sai> fulminandolo con lo sguardo.
<Sisi ok, ma adesso sbrighiamoci, non voglio mandare all'aria> mi risponde bruscamente Sam.
Ci alzammo dal nostro tavolo e ci dirigiamo nella stessa direzione dove si è diretta.
Dentro di me sento paura che non avevo mai provato prima. Paura che possa succedere qualcosa di brutto a quella ragazza. Non so perché ma non voglio che si faccia del male.
Guardo Sam e gli faccio cenno con il dito di fare silenzio. Siamo fuori la porta del seminterrato e stiamo aspettando un qualsiasi segnale pe entrare. Tutti e tre abbiamo un auricolare. Io e Sam possiamo sentire la conversazione di tutto quello che succede da Chloe. L'unica cosa che so è che non possiamo sbagliare.
POV CHLOE
Mi ritrovo nel seminterrato di questo schifoso pub e devo dire che sono abbastanza scontati.
Idioti.
So che Bucky e Sam sono qui fuori. A quanto pare non hanno trovato nessun intralcio mentre veniva qui o almeno lo spero. Non so come dargli il segnale sinceramente e devo trovare qualcosa alla svelta. So che possono sentirmi tramite auricolare e mi basta un qualcosa per farli entrare e far si che tutto questo finisca.
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BUCKY E CHLOE BARNES
FantasyCosa accadrebbe se il sergente Bucky Barnes ritroverebbe sua sorella Chloe nonostante tutti questi anni ma soprattutto con la stessa differenza di età che si portavano all'epoca?! P.S. La storia è ambientata dopo Falcon and the Winter Soldier Questa...