New Haven

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Revisionato

POV CHLOE

E' venerdì pomeriggio, una bellissima giornata di Agosto e sto andando fuori città. Mi sembra talmente surreale come cosa, non mi sembra vero; ogni metro, chilometro che percorriamo mi sembra di non appartenere a questo Mondo. 

Il paesaggio è stupendo e mi sto godendo ogni istante.

Dopo 1 ora e 40 siamo arrivati a New Haven. Può sembrare poco, come può sembrare tanto. Per me non lo so. Ma so solo che non vedo l'ora di ammirare tutto.

<Arrivati> disse Sam risvegliandomi dal mio mondo. 

Mi guardo bene intorno e noto una casa non tanto grande leggermente fuori dalla città. 

<E' bellissimo qui> dissi guardandomi intorno.

<Si, molto> dando un'occhiata al paesaggio intorno a se <Bene ragazza, andiamo dentro cosi ti faccio conoscere i miei nipotini> scendendo dall'auto.

<Tu hai dei nipotini?> gli dissi mentre lo raggiungevo.

<Eh già> mi disse ridendo, molto probabilmente dall'espressione che avevo in faccia.

Appena entrammo guardai un po' intono. E' stupenda. La casa è arredata molto bene anche se un po' incasinata per i giochi dei suoi figli. Ha un giardino veramente enorme e da quanto ho notato hanno anche una barca. Tutto questo mi piace, c'è silenzio, nessuno ti disturba.

 <SAAAM sei qui?> gridò una donna entrando in salotto. 

<Si Sarah sono in salotto e non gridare per favore, grazie> è la prima volta che vedo Sam imbarazzato.

Di punto in bianco vedo arrivare una donna tale e quale a Sam.

<Oh ciao cara, tu dovresti essere Chloe. Sam mi ha parlato molto di te. Mi ha raccontato che sei una persona ama tenere tutto sotto controllo> dicendo l'ultima parte guardando Sam, mi sento leggermente in imbarazzo qui.

<Sarah, per favore> le disse Sam, cercando di non far peggiorare in mio imbarazzo.

<Va bene, mi dispiace per il mio ingresso non tanto bello cara> la vedo allungare la mano verso di me <Io sono Sarah da come hai ben potuto capire e sono la sorella di Sam> 

<Piacere mio Sarah> ricambiando la stretta.

<I ragazzi?> disse Sam subito dopo.

<In gita. Mi dispiace non avertelo detto prima. Gli sarebbe piaciuto molto vederti> le rispose Sarah con aria triste e mortificata.

<Anche a me un po' dispiace. Sarà per la prossima volta> alzando leggermente le spalle> vedo Sam girarsi leggermente verso di me <Bene, siccome i miei nipoti sono in gita scolastica per il week-end. Se ti va e non sei abbastanza stanca, ti faccio vedere quello che c'è nei dintorni almeno per il momento. Sempre se ti va ovviamente> mi chiede

<Molto volentieri. Se per voi non è un problema, mi vorrei prima sistemare e poi andiamo> dissi ancora in imbarazzo.

<Oh certo, vieni ti faccio vedere la tua stanza> disse subito Sarah mortificata.

Presi la mia valigia e la seguii al piano di sopra. 

<Ecco a te. E mi dispiace molto non averlo fatto prima>

<Sta tranquilla. Non ti preoccupare. Ti ringrazio molto che mi state ospitando qui>

<Nessun problema. Lo facciamo volentieri>

Le sorrisi. E' molto gentile e sembra anche divertente.

<Ti lascio sola> uscendo subito dopo lasciandomi la privacy necessaria.

La stanza degli ospiti non è grandissima ma comunque ha tutto ciò che bisogna avere, per dormire e stare comodi. 

Apro la mia valigia e tolgo tutto l'occorrente e lo stretto necessario che mi serve. Mi dirigo velocemente in bagno a darmi una risciacquata veloce. Prendo la mia borsa subito dopo aver controllato che ci sia tutto e scesi per raggiungere Sam che si trovava in cucina.

Appena mi affaccio, il suo sguardo si sposta su di me e lo vedo sorridere.

<Possiamo andare?>

<Certo> accompagnato da un sorriso.

***

Stiamo  camminando da un bel po' ma siamo rimasti nelle vicinanze. Sam mi  aveva fatto vedere il paesaggio intorno alla loro abitazione, ed era grandissimo. C'era tutto verde, dalla casa di Sarah alla città ci volevano circa 5/10 minuti scarsi.

Oltretutto c'è una riserva naturale vicino casa loro e me ne sono innamorata. La natura è sempre stato il mio forte e credo che Sam se ne sia accorto.

<Ti piace?> guardandomi con un sorriso.

<Moltissimo. Quando ero piccola avevo una mensola tutta piena di libri che parlavano di animali situati nei vari ambienti come questo, e anche vari libri di alberi> dissi ripensando a tutto quello che avevo letto e ai miei ricordi passati.

<Ti si legge negli occhi che queste cose quando ti piace una cosa>

<Già, me lo dicono in molti> dissi mentre continuavo a guardare intorno a me <Tua sorella è molto vivace come persona> continuai.

>Molto è a dir poco per Sarah> io risi e si aggregò anche lui <E' molto cocciuta e testarda. Se si mette in testa qualcosa stai pur sicuro che è difficile toglierlo dalla testa> disse ridendo leggermente.

<Mi ricorda qualcuno. Senza offesa per tua sorella , non mi metterei mai a giudicare una persona che conosco a malapena>  sentendomi un po' in colpa per quello che ho detto.

<Tranquilla è tutto ok. Si infatti adesso che ci penso assomiglia a qualcuno> disse facendo il finto tonto <Lo hai più sentito?> mi chiese dopo un po'. 

Io negai. Da qualche giorno Bucky se ne era andato senza farsi sentire. Come se dopo quello che era successo era diverso. Almeno prima evitava Sam, ma poi è scomparso del tutto. Neanche lui sa nulla e questo mi preoccupa

<Non pensare che io non mi preoccupi per lui perché alla fine è pur sempre mio fratello. Però secondo dal mio punto di vista, mi sento responsabile anche io del perché io sia qui e quindi cerco di rimandare fino non so a quando, già mi è stato difficile dirgli la verità in quella circostanza> in tutto ciò mi stavo torturando le mani. Quando sono in suggestione o in ansia comincio a torturarmi le mani in una maniera incredibile.

<Andrà tutto bene ok, nessuno ti sta mettendo fretta. Alla fine ognuno di noi ha bisogno del suo tempo, l'unico consiglio che ti posso dare è di non sprecarne tanto altro di quello che avete già perso> fermandosi e di conseguenza mi fermo anche io. 

Lo abbraccio. E' una persona d'oro e ringrazio chi sa chi per averlo incontrato.

 <Grazie> 

<Stai tranquilla> annuisco leggermente. <Dai andiamo, che si è fatto tardi>

Guardai l'orario e si era fatto realmente tardi.

Durante la cena ridemmo e scherzammo. Mi mancavano questi momenti e Sam e Sarah mi hanno fatto sentire a casa.



BUCKY E CHLOE BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora