Camp Nou

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Revisionata

POV CHLOE

*<Signorina si sente bene?!> mi chiese una signora sulla sessantina vedendomi in queste condizioni.

*<Più o meno. Senta non è che mi saprebbe dire dove si trova l'ospedale Camp Nou?> chiesi gentilmente e cecando di non sforzare molto la gamba.

*<Si. In fondo alla strada svolta a sinistra, alla terza strada sulla destra si ritroverà sulla strada principale ed è arrivata>

*<Grazie mille> rivolgendole un sorriso.

*<La devo accompagnare, ho la macchina qui vicino> vedendomi ancora dolorante.

*<Non si preoccupi, riesco tranquillamente. Grazie comunque e arrivederci" la signora mi fece un sorriso e si allontanò.

Mi incominciai ad avviare più veloce possibile, tolsi dalla tasca un cellulare usa e getta e composi il numero .

Telefonata tra Chloe e Zemo

<Pronto>

<Zemo sono io. Dove sei?> fermandomi un momento per riprendermi.

<Chloe, ma che ti salta in mente, sai che ti stanno cercando tutti?>

<Ma va, non me ne sono accorta sai?> dissi con tono sarcastico ricominciando a camminare.

<Dove sei?>

<Zemo> diventando seria.

<Si?!>

<Perchè non ti sposti . So che sei con loro>  lo sentii trattenere il fiato.

<Fatto>

<Bene, ora tu mi raggiungi perchè sono ferita e poi mi serve il tuo aiuto per portare a termine questo piano>

<Ok>

<Ti aspetto  ... > lasciando la frase in sospeso.

<Chloe?! Ci sei?!>

<Girati>  lo vidi e mi guardò appena mi vide anche lui, mi scrutò dalla testa fino ad arrivare alla ferita.

Fine chiamata

Lo vedo avvicinarsi senza farsi vedere

 <Dove sono gli altri?> cercandoli in giro.

<Sono nelle vicinanze, sapevamo che eri qui intorno> 

<Ok, tu adesso devi fare e promettermi una cosa> lo vidi abbassare la testa. <Zemo, vuoi o non vuoi far finire tutto questo?!>

<Ok ... dimmi> guardandomi

<Tu adesso chiami solo e solamente Ben ed entrate insieme. Non fare domande e non azzardarti a dire agli altri tutto questo hai capito bene?>

<Si>

Attraversai la strada piano piano ed arrivai all'ingresso dell'ospedale.

<Salve signorina, posso aiutarla?> mi chiese un infermiera avvicinandosi.

<Beh lei che dice?" dissi dolorante per il dolore che sto provando.

Lei abbassò la testa verso la ferita.

<Venga con me, la faccio mettere seduta su una sedia a rotelle, nel mentre io vado a chiamare un medico> se ne andò lasciandomi sola.

Mi girai e rigirai, fino a quando non vidi un foglietto che sbucava sul mobiletto dove sono i giornali, lo presi in mano e lo misi subito in tasca sia per paura che qualcuno possa vedere in contenuto sempre se sia importante, sia perchè mi ritrovo a qualche centimetro di distanza con Zemo e Ben.

BUCKY E CHLOE BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora