I ricordi di Bucky

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Revisionato

POV BUCKY

Siamo appena tornati nel nostro appartamento ed è tardissimo. 

Durante il tragitto fino a casa ne io e ne Sam abbiamo spiccicato una parola. Ognuno perso nei propri pensieri.

Sono sconvolto, arrabbiato, deluso. Le emozioni sono tante e non so come reagire.

In una serata mi si è stravolta la vita. 

Venire a scoprire che tua sorella è viva. Avercela avuta sotto il naso e scoprire di avere avuto a che fare con l'H.Y.D.R.A. non mi fa sentire molto bene. 

Vado in bagno per farmi una doccia. Mi serve schiarirmi le idee e rilassarmi sotto il tocco dell'acqua calda. Ma sembra più difficile del previsto.

*Flashback*

ANNO:1929

Sono appena ritornato a casa da scuola, OVVIAMENTE, ho fatto a botte con alcuni miei compagni di classe e ho qualche ferita qua e la.

<Oh mamma mia, Bucky cosa ti è successo?> mi chiede mamma venendomi incontro.

<Nulla mamma, sono inciampato> andando verso il freezer e prendendo un sacco di piselli da mettere sulla testa.

<Non avrai rifatto a botte di nuovo immagino!> mi dice con tono di voce tra rimprovero e preoccupazione. 

Non rispondo e mi limito solo ad abbassare la testa.

<Oh Bucky, non puoi fare sempre cosi> mi risponde abbassandosi alla mia altezza.

<Lo so ma loro mi prendono in giro. Mi dicono la devo smettere di passare più tempo con Chloe e devo passare più tempo con loro a divertimi. Devo smetterla di giocare con le femmine> 

<Oh tesoro> accarezzandomi il viso <Tu sei un ottimo fratello e non devi vergognarti. Non dargli retta. Tu fai una cosa molto bella. Sai non è da tutti, si vede che tu vuoi molto bene a Chloe e anche lei lo sa, altrimenti quando non ci sei non mi direbbe che tu sei il suo Supereroe numero 1>  facendomi l'occhiolino accompagnato da un sorriso. 

Sorrisi a mia volta. Sono felice pe questa cosa.

<Non dirgli il perché ho fatto a botte ok?> gli dissi.

<Ok>  dandomi un bacio sulla guancia e andando a finire di preparare il pranzo.

***

Sentii bussare alla porta, mi girai verso di essai, dopo aver detto avanti vidi entrare la mia piccola sorellina entrare e mettersi di fianco a me nel letto. Non disse nulla, si mise con la sua piccola faccina appoggiata al mio petto per non farsi vedere, era palese che era successo qualcosa. Io la abbracciai e la strinsi a me.

<Bucky> mi disse con la sua vocina spezzata.

<Si piccola Chloe> risposi io.

<Tu mi vuoi bene?> singhiozzando.

<Che domande sono Chloe, certo che ti voglio bene. Perché questa domanda?> accarezzandogli la schiena. Cercando di capire perchè mi ha chiesto ciò.

<Perché papà quando ero di sotto si è arrabbiato tantissimo con me e ho paura che non mi vuole più bene> continuando a piangere.

<Chloe guardami> le dissi spostandola un po' per farmi guardare in faccia. 

Lei mi guardò con i suoi grandi occhioni verdi smeraldo che quando sono bagnati sono una cosa unica. 

<Papà ti vuole ancora bene, si è solo arrabbiato perché forse hai fatto qualcosa che non dovevi fare> continuo cercando di rassicurandola.

BUCKY E CHLOE BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora