Il sole le sfiora il viso con i suoi raggi caldi mentre un leggero venticello le porta l'odore salato del mare sulla pelle.
Kim sospira osservando le onde del mare, con la sabbia bianca e fine a solleticarle i piedi nudi."È perfetto."
Le sussurra Carter abbracciandola da dietro, baciandole dolcemente il collo.
Poco lontano i ragazzi giocano in acqua schizzinosi come se fossero dei bambini, Mary, Kessie e Gemma sono stese a prendere il sole mentre Sara vicino alle sue amiche legge un libro sotto l'ombrellone.
Tutto è così perfetto, in armonia con il rumore delle onde che accarezzano la riva.
Kim, ora sola, si avvicina all'acqua osserva la schiuma del mare ricoprirle i piedi fino alle caviglie.
C'è così tanta pace intorno a lei e dentro di lei, su questa isola lontana dal mondo e dai problemi."Dovresti svegliarti."
È perfetto il respiro che si infrange con l'aria salata e fresca del tardo pomeriggio.
Le è sempre piaciuto il mare, stare così ad osservarlo muoversi e pensare che la mano del l'uomo può fermare una vita umana, ma non questo, non l'immensità di una goccia insieme a un'altra e ad un'altra ancora che formano un oceano sempre in movimento.
La vita, ecco cos'è il mare, è vita nella sua forma più pura e naturale sempre in eterno movimento.Passeggia godendosi la sensazione di leggerezza che le dà la sabbia sotto ai piedi e l'acqua ad accarezzare la sua esistenza rendendola parte di qualcosa.
Poi qualcosa cambia e il suo sguardo si sofferma sul sole che sta scendendo troppo velocemente verso il tramonto.
Si guarda intorno, i ragazzi non sono più in acqua e le ragazze sono scomparse.
È sola sulla spiaggia è un senso di inquietudine le affanna il respiro."Non è tempo di sognare."
Le sussurra la voce di Carter alle spalle, ma quando si gira di scatto non ce nessuno vicino a lei.
E da sola a guardare il sole ormai scomparso oltre l'orizzonte della marea.All'improvviso il tempo cambia, il vento si innalza preoccupante e le nuvole scure coprono il cielo.
Si sposta i capelli che il vento le ha portato davanti al viso, osservando la sabbia sotto i piedi diventata catrame che le graffia i palmi dei piedi"Trattieni il respiro."
Il mare davanti a lei si innervosisce e le carezze delle onde sulla riva sono ora pugni.
Passo dopo passo, le onde diventano sempre più alte.
Kim ascolta la voce di Sara che le urla di prendere un lungo respiro ed è un attimo.
Era tutto perfetto poi un'onda le arriva addosso ingoiandola e togliendole l'ossigeno.
Affoga nel silenzio dell'abisso, nella solitudine del buio che la circonda, nel freddo che le arriva fino alle ossa.
La vita dell'oceano è morta, diventando una pozza del sudore della morte che lavora troppo e troppo spesso.Spalanca gli occhi annaspando il respiro e sentendo il peso delle gocce dell'acqua sulle ciglia.
Il petto le duole come se non respirasse da tempo e non sapesse più come si fa."Ma buon giorno mia regina."
Alza il capo, incrociando lo sguardo divertito di Victor.
La spiaggia è scomparsa, era solo un sogno e la dura verità è lei legata a una sedia al centro di una cella senza finestre e illuminata solo da una luce al neon che pende dal soffitto.Victor stringe ancora in mano in secchio che gocciola sul pavimento di cemento, sicuramente prima pieno dell'acqua che ora si trova addosso a lei.
Si concentra sul proprio corpo, dando ordini precisi ai polmoni di respirare e al sangue di scorrere più lentamente, con la fastidiosa sensazioni di bagnato che le appiccica addosso i vestiti.
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The Queen 4 (il trono di spine)
Actionl'arrivo del padre di Kim, gli ultimi tasselli del suo passato che si svelano, la guerra che bussa alla porta e il fiato velenoso di Victor sul collo. La quiete è ormai svanita, il tempo della pace viene spazzata via dalla guerra. ed ora sono tutti...