capitolo 23 carnale

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Sono passati un paio dii giorni dalla piccola vacanza, dopo il falò i ragazzi hanno sfruttato la situazione per godersi questi attimi di leggerezza.
Mary, Stefano ed Alex sembrano sentirsi meglio dopo la confessione, mentre Nik e Carter si sono chiusi nel totale silenzio e solitudine.

Entrambi hanno confessato un omicidio, un orrore che non ha trovato sollievo nel parlarne.
Così, sono rimasti soli con loro stessi, a cercare di superare la ferita riaperta, ma alla fine non ci sono riusciti.
Per quanto ci abbiano provato, alla fine non si sono sentiti degni di superare la cosa, almeno non ancora, finendo per spingere questi segreti infondo all'anima, dove erano prima di essere svelati.

Tornati a villa Queen, sembra tutto essere tutto come prima e un po Kim è dispiaciuta che i due non abbiano trovato la serenità interiore, ma è comunque convinta che non siano fatti suoi.
Ognuno ha i suoi demoni da gestire e ognuno lo fa come meglio crede.

Parlando di sentirsi meglio, con i giorni che passano anche la salute di Kim va pian piano a migliorare.
Non può ancora fare una maratona e il gesso a gamba e a braccio le dà un prurito terribile, ma almeno può muoversi con le stampelle per casa dicendo addio alla sedia a rotelle.
Scontate le discussioni con Stefano per il fatto che sia passata una settimana e che dovrebbe stare ancora a riposo, si chiede perché ancora provi a contrattare su Kim, è tutto inutile.

In compenso non sa di cosa si lamenti il dottorino, l'hanno segregata in casa impedendole di fare qualsiasi cosa nel piano contro Victor, senza che lei si lamenti, o almeno meno del solito.
Diciamo che sbuffa più del solito e guarda chiunque le dica di stare a riposo come se avesse negli occhi dei raggi laser.
Conclusione, sono pari.

Tornando ad oggi, come ogni mattina si sveglia in una routine particolare.
Per prima cosa, analizza ogni dolore del suo corpo sedendolo gradualmente con la mente finché non diventa un misero fastidio.
Dopodiché fa il suo conto alla rovescia personale, sette meno sette giorni, deve aspettare ancora sette albe e sette tramonti e a questo pensiero un sorriso sinistro le accarezza le labbra.

"Buon giorno baby."

Carter entra in stanza con in mano un vassoio pieno di cibo da sfamare almeno cinque persone.
Perché Sara insista a cucinare tutta questa roba, nonostante sappia che Kim consumerà solo il caffè e qualche biscotto è un mistero.

Ma qualcos'altro stamattina infastidisce Kim, facendole arricciare il naso per il nomignolo per lei sgradevole.

" Da quando mi chiami con tali dispregiativi?"

Fa l'offesa  osservandolo mettere il vassoio sul comodino e sedersi vicino a lei.
Non riesce a distoglierelo sguardo dal suo, anche quando lui si piega verso il suo viso per darle un bacio dolce e delicato.
Questo è ciò che le reca più nervoso, non poterlo baciare come vorrebbe, carnale e con tutta se stessa.
Ma pultroppo si deve accontentare.

" Così impari a farti trovare nelle braccia di un'altro uomo."

Ancora non gli è sceso giù la storia di Elia che la porta in braccio vestita solo con una camicia e un paio di boxer maschili.
Se le circostanze erano diverse, poteva anche capire il nervoso e il leggero malinteso, ma data la realtà che ha vissuto si limita a godersi la sua gelosia.
La fa impazzire il suo sguardo color fumo che  sembra salire da una foresta infiamme.
Le stesse che sente bruciale il ventre e il petto.

Da troppo non lo sente dentro di sé con una astinenza che le sta facendo perdere il senno.

" Tu non immagini nemmeno le perversioni che mi sprigionano le tue gelosie."

Sussurra sulle sue labra carnose in un ansimo che gli fa mordere con forza il labbro.
È ecitato anche lui, Kim lo capisce da come la sta guardando, come se la volesse divorare.

The Queen 4 (il trono di spine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora