Alla fine dopo aver mangiato al MC, hanno passato il pomeriggio nel centro commerciale facendo felici tutti.
I ragazzi hanno gironzolato tra negozi di elettronica e accessori per moto e macchine, mentre le ragazze passeggiano felici con un paio di scarpe nuove nelle buste che da gentiluomo portano gli uomini.Appena le temperature scendono, permettendo di poter passeggiare per le strade senza fare la fine del bacon sulla piastra, escono dal centro commerciale per girare in una piccola piazzetta.
Kessie si guarda intorno sorridente, il Bronx ha tanto da offrire e questa splendida piazza ne è la dimostrazione, con una bellissima fontana a rendere il luogo quasi magico.
Ma ormai si vede solo il male.Se in un cesto di mele, una è marcia, il resto marcirà con il tempo.
È così triste infondo, perché il Bronx ci prova a rialzarsi, ma scivola sempre su una pozza di sangue e torna a terra." Dio, mi fanno un male cane i piedi."
Si lamenta Mary sedendosi su una panchina e massaggiandosi le caviglie doloranti.
Kessie si ferma davanti a lei, guardandola con finto rimprovero, incrociando persino le braccia." Forse se mi avessi ascoltato e avessi messo delle scarpe comode, oggi non ti saresti lamentata già quattro volte."
Mary sbuffa come una bambina, senza però dargli soddisfazione o ragione.
Con il carattere introvesto, ha davvero poche regole tra cui la più importante, il tacco non si nega mai e chi bella vuole apparire dolore deve patire.
Ma questo non le vieta di lamentarsi e guardare l'amica alla ricerca di un po di compassione." C'è un bar li.
Perché non ci fermiamo e beviamo qualcosa?."E Camilla ha prendere parola correndo in soccorso della rossa.
Kessie semplicemente la guarda curiosa come ogni volta, anche se poche, che parla mentre invece a Mary le si illuminano gli occhi per il sollievo." Camilla sei una santa.
Non come la mia presunta amica qui."Mary le fa persino la linguaccia, tornando in piedi come se nulla fosse prendendo le due ragazze sottobraccio e camminando tranquilla verso il bar, senza nemmeno una smorfia di fastidio.
Mentre i ragazzi, beh semplicemente le seguono ed eseguono anche perché non hanno molta possibilità di scelta.Stanno per raggiungere il bar quando delle urla attirano la loro attenzione.
"BRUTTA PUTTANA..."
Kessie e le altre subito si voltano verso le grida, tra confusione e curiosità e anche i ragazzi si girano, portando una mano sull'arma nascosta dietro alla schiena.
Un uomo di circa quaranta anni sta strattonando una donna in mezzo alla piazza.
Lei è completamente in balia della violenza dell'uomo, potendo solo piangere e chiedere pietà con un filo di voce.
Più la donna la prega e più lui la strattona, finché non le tira una sberla tanto violenta da farle sanguinare il naso.Kessie non resiste più, un istinto di fuoco le si accende dentro tanto da poter dare fuoco all'intera piazza.
"EI, CHE CAZZO FAI?"
Furiosa si incammina verso di lui, tanto concentrata da non sentire gli altri seguire i suoi passi.
Non ha paura, come le ha ha insegnato Kim, seguendo il suo istinto di sopravvivenza anche se in questo momento forse è solo rabbia.L'uomo sta per tirargli un calcio, ma Kessie lo spinge via prima che appena la sfiori.
Mettendosi a scudo davanti alla donna, mentre Camilla si piega in ginocchio a soccorrerla."Allontanati stronzo."
L'uomo con difficoltà riprende l'equilibrio, facendole salire la nausea.
Non è solo un violento figlio di puttana, ma anche un alcolizzato che puzza di chissà quale liquore che gli rende molli le gambe.
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The Queen 4 (il trono di spine)
Actionl'arrivo del padre di Kim, gli ultimi tasselli del suo passato che si svelano, la guerra che bussa alla porta e il fiato velenoso di Victor sul collo. La quiete è ormai svanita, il tempo della pace viene spazzata via dalla guerra. ed ora sono tutti...