capitolo 17 lei non se lo merita.

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Così arriva davanti alla sua camera, con i demoni a pesare sulle spalle stanche.

Rimane immobile, davanti a questa tavola di legno che fa da porta.
Con il pugno chiuso, non riesce a trovare il coraggio di bussare.
E se gli dicessero che non ce l'ha fatta?
E se fosse più grave del previsto?
E se questa volta l'avesse persa per sempre?

Scuote il capo, dandosi del codardo per le gambe che tremano e gli occhi che stanno per scoppiare a piangere.
Lei è qui, dietro questa porta, ha bisogno di vederla.

Sta per trovare il coraggio almeno di bussare, ma la porta si apre prima che il suo pugno la colpisca.

Fa un passo indietro, osservando Sara uscire di fretta, richiudendola alle sue spalle.
La bionda si appoggia al muro scivolando giù fino a sedersi a terra, scoppiando a piangere, forse non si è neppure accorta della presenza di Carter tanto stia affogando nella disperazione..

Carter subito lascia che le gambe cedino, inginocchiandosi davanti a lei e prendendole le mani.
È sporca di sangue, sudore e lacrime e nonostante lui le sia davanti, sembra ancora non vederlo tanto è distrutta e disperata.

" Sara.
Ti prego dimmi qualcosa."

Lei si porta le mani ai capelli, sporcano di rosso molte delle sue ciocche color del grano.
Ci mette qualche secondo ad alzare lo sguardo su di lui e l'impatto è devastante.

"Non so cosa dirti Carter.
Il suo corpo è una tela sporca e poi strappata in mille pezzi.
Stefano non ha ancora finito."

Chiude i suoi dolci occhi azzurri, non volendo più vedere le sue stesse mani ancora troppo sporche.
Nella mente ha impressa ogni taglio, ogni bruciatura di sigaretta sulle cosce, ogni livido violaceo.
Per non parlare del braccio e della gamba, l'osso rompendosi ha rischiato di uscire fuori dalla carne.
Tutto questo subito in poche ore, come è possibile?

" Più ferite cura.
Più ne trova.
Una gamba e un braccio rotti.
Come due costole.
Che per poco non hanno perforato il polmone.
Ed ematomi ovunque."

Le manca il respiro e si sente una egoista a pretendere il diritto di stare male.
È Kim quella massacrata fino all'osso, che non si è lamentata nemmeno una volta nonostante il suo dormiveglia senza pace.

Quando pensava di aver visto il peggio, ha sentito Camilla fare un lungo sospiro angosciato e seguendo il suo sguardo voleva piacere nel vedere un riviolo di sangue colare tra le cosce.

"E l'hanno..."

Non riesce nemmeno a dirlo e si lascia andare a un leggero pianto trattenendo in gola un paio di singhiozzi.
Solo per un secondo si era illusa che fosse una superficiale ferita, ma è stato stupido.

" Cosa vuol dire?"

Carter è completamente pietrificato.
È angosciato dall'espressione di Sara, dalle sue parole e  non riesce a capire cosa intenda.
O meglio, è terrorizzato all'idea di sapere cosa voglia dire.

Sara nega con il capo, non riesce a smettere di piangere e i singhiozzi le stringono la gola.
Si guarda le mani sporche, chiude gli occhi ma è anche peggio, troppo dolore.
Troppa crudeltà.
Cazzo Kim non si merita tutto questo.

" Sara cosa le hanno fatto?"

La prende dalle spalle, costringendola ad alzare gli occhi su di lui.
L'azzurro è ormai la profondità oscura degli abissi, che lo ingoia nei mille dubbi che ora gli infettato la mente.
Non può essere, non vuole credere, non ce la fa.

Sull'orlo della disperazione, stringe la presa sulle fragili e piccole spalle.

" COSA LE HANNO FATTO?"

The Queen 4 (il trono di spine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora