capitolo 47 carne sul fuoco

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Stesa sul letto, Kim osserva il giorno piano crescere fino a illuminare parzialmente la stessa.
Carter riposa tranquillo al suo fianco, mentre lei non ha chiuso occhi per quasi tutta la notte.

Il progetto di Kessie, l'incontro con Lewis e, per non farsi mancare mai nulla, lo strano incontro con Kevin Grance.
Più ci pensa e più sente che qualcosa si sta muovendo sotto la terra ai piedi di quel luogo, pronto ad ingoiarlo.

Ormai restare a letto è quasi una tortura e con tutti questi pensieri nella testa non riesce nemmeno a godersi l'uomo vestito solo con dei miseri boxer al suo fianco, un vero peccato.
Così scivola fuori dal letto, infilando dei pantaloncini e la camicia di Carter, optando per risolvere almeno uno dei tanti problemi.

Una volta in cucina si rende conto  che sono tutti già fuori casa, i ragazzi a lavorare e le ragazze da qualche parte per il progetto della palestra, ma per fortuna la persona che gli serve esce difficilmente da casa e sopratutto non a quest'ora del giorno.

Dopo essersi riempita una tazzina di caffè, perché senza una giornata non potrebbe neppure iniziare, va a fare visita al suo amico nerd con una tazzina di caffè che ruffianarselo un po.

Lo trova esattamente come immaginava, in una stanza semi oscura piegato sulla tastiera a fissare chissà quale codice informatico.

"Ti verranno gli occhi storti di questo passo e addio al tuo fascino."

Lui sorride, senza però distogliere lo sguardo dallo schermo almeno finché lei non gli posa davanti la tazzina di caffè.
Lo sguardo di Simon si sposta dalla tazzina a lei con fare diffidente, fino a sospirare passandosi una mano tra i capelli con aria scocciata.

"Che ti serve Kim?"

Lei fa la faccia offesa, sedendosi al posto di Massi girando la poltrona verso di lui.
Tranquilla sorseggia il suo caffè mentre lui osserva la propria tazzina, annusandola per controllare che non contenga qualche droga.

" Come?
Non posso venire a trovare, un mio caro amico?"

Simon spalanca gli occhi, prendendo la tazzina dalle mani di Kim per annusarla, ora credendo che sia la sua quella che è stata drogata.
Avendo appurato che la donna davanti è estremamente seria e per nulla sotto l'effetto di stupefacenti arriva all'unica soluzione plausibile.

"Ok, la situazione è grave."

Kim sbuffando si riprende il proprio caffè per finirlo, ma ha poco da lamentarsi perché Simon la conosce e ha perfettamente ragione.
Se c'è qualcuno che può farle capire la situazione è lui.

" Mi servono informazioni su Fernandes."

Simon spalanca gli occhi, perdendo quella nota ironica che lo distingue girandosi verso di lei con una espressione davvero seria.
Poche volte lo ha visto così serio e inizia a pensare che la situazione è molto più grave di quanto pensava.

" In che guaio ti sei cacciata?"

Il suo tono dice tutto e la preoccupazione in entrambi cresce, soprattutto quando Kim con tono basso gli domanda se è tanto grave.
Simon è molto sorpreso dalla piega che sta prendendo questa conversazione, che Kim attira i guai non è sicuramente una novità, ma arrivare a farsi riconosce oltre oceano supera qualsiasi sua immaginazione.

"Parliamo di un pezzo grosso della mafia messicana, un gran figlio di puttana.
Tratta droga, armi ma più di tutto prostituzione, soprattutto minorile.
Noi in confronto siamo dei santi."

Kim ingoia a vuoto la rabbia, che cazzo c'entra Kevin in tutto questo?
Ha il disgusto per aver condiviso lo stesso spazio con uno che tratta con dei pedofili, quasi vorrebbe farsi una doccia con la candeggina.
Ma ora più di tutto, vuole capire che cazzo di affare male andato abbia quello stronzo con quel figlio di puttana.

The Queen 4 (il trono di spine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora