The Queen 4 (il trono di spine)

capitolo 16 non dar pace

Poi crolla il mondo insieme a lei.
Gli occhi che si chiudono, le gambe cedono e in pochi secondi è svenuta tra le braccia di Carter.

La pelle bianca, il respiro in affanno e un sorriso fottuto sulle labbra.

" Chiamate Stefano."

Urla Alex alle ragazze che subito corrono, tranne Sara che shoccata accarezza la guancia di Kim chiamando il suo nome.
Non è normale per una persona svenire così all'improvviso, ma Kim non è una chiunque, è appena uscita dall'inferno è ora ha bisogno di riprendere fiato.

"Tranquilla Sara, ha resistito fin troppo, ora ha bisogno di riposare."

La consolare Jek mettendole un braccio sulle spalle e stringendola a se.
La bionda non ha ancora finito le sue lacrime, sfogandole sul petto del fidanzato.

"Portatela sopra, ora cazzo."

Urla Stefano dal piano superiore e ci manca poco che non li insulta per non averlo fatto prima.
Cazzo si vede da un miglio che sta male, ma lei no doveva fare l'ingresso trionfale e ci è mancato poco che non si fermasse in cucina a farsi un Drink.
Quella donna lo farà morire di crepa cuore.

Carter esegue senza dire una parola, senza mai distogliere lo sguardo da lei, dalla sua regina finalmente tornata a casa.

"Camilla, Sara con me."

Urla ancora il dottore mentre apre la stanza degli ospiti, addobbata per ora a stanza di emergenza.
Carter la stende sul letto con cura, rimanendo fermo al suo fianco anche quando Stefanogli chiede di uscire.

Uscire?
Non esiste, lui non si muove da qui cazzo.
Deve esserci quando lei si sveglierà per poterla mandare a fan culo per quanto lo ha fatto preoccupare, per poi baciarla come se non ci fosse una domani.

Stefano gli appoggia una mano sulla spalla, vorrebbe davvero dargli più tempo, ma non ne hanno così tanto.

"È in buone mani, te lo giuro.
Mi prenderò cura di lei."

Lo accompagna velocemente alla porta, sentendo quando Carter sia terrorizzato all'idea di una porta chiusa ra lui e lei.
Ma fa di tutto per diffonderli coraggio e fiducia, finché non chiude la porta.

Fa lunghi respiri prima di girarsi verso di lei.
Raramente ha visto persone ridotte così male, ma lei non si arrendera, non lo fa mai cazzo, non lo farà nemmeno questa volta.

Si alza le mani, indossando i guanti di lattice, la speranza e un po di coraggio.
Sinceramente non sa da dove iniziare.

La fa spogliare facilmente dato che ha addosso solo una camicia ed è difficile anche respirare.
Dio, aiutala cazzo, glielo devi dopo tutto questo.

"Ok, iniziamo con le fratture, Camilla prendi tutto l'occorrente."

I nervi tesi, ma non è l'unico in casa.
Anche al piano terra non si respira altro che rabbia.
Kim è viva, è tornata a casa, ma questo non basta a nessuno.

" Questa non gliela faremo passare liscia.
Cazzo gli rompo il culo a quel figlio di puttana."

Sbatte i pugni contro il tavolo Alex, avendo il completo sostegno di tutti.
Vedere Kim in quelle condizioni ha eclissi del tutto il nome di Victor, nessuno in questa stanza ha più paura di lui.
Anzi...

" Avete visto come ha ridotto Kim?
Non pensavo davvero che potesse arrivare a tanto quella merda."

Persino Simon è visalmente furioso, come anche Massi e Teo i più calmi del gruppo, che ora si muovo irrequieti nella stanza non riuscendo a stare seduti.
Ore di ansia, paura e preoccupazioni che sono diventati rabbia allo stato puro.