Come stabilito, la sera dopo sono tutti in cucina ad aspettare che Kim li raggiunga.
Carter osserva gli altri parlare entusiasmi della nottata che li aspetta, ma con la mente e da tutt'altra parte, da tutt'altra persona.Dopo la doccia è stato il turno del letto e questa mattina è toccato a molti mobili della stanza.
Non sa come descrivere o come definire il bisogno che ha sentito di restare dentro di lui più possibile.In quel momento tra polvere e sangue lei era così donna, così vita, così distruzione in tutte le sue personalità.
Ha perso il controllo, affondando nella sua carne, sentendo le sue unghie affondare nella sua.Kim è lussuria, il suo corpo lo è, il modo in cui si trasforma e lotta senza riserva.
E quando la vede combattere, come un canto di battaglia che fa vibrare la sua pelle, con un battito tachicardico nel petto, non resiste.La dove toccare, baciare, sentire fino infondo.
Assaporare la sua pelle, che sa di guerra.
C'è qualcosa di più romantico?
Sicuramente si, ma se fosse diversamente non sarebbero loro." Allora qual è il piano?"
Black fa il suo ingresso in cucina, seguito da Albert che sicuramente gli ha aperto la porta.
Ha seguito il suo consiglio, facendosi vivo solo ora dopo ieri notte.
Carter ne ha parlato anche con gli altri, avvisandoli che ci sarebbe stato anche lui e ascoltato gli stessi dubbi che ha ancora lui.
In questa casa nessuno si fida degli stranieri, soprattutto se questi arrivano in un momento scomodo e dicendo di essere il padre di kim.
Insomma, nulla andrà a suo favore.Lo ha detto anche a kim che per prima cosa a sbuffato per poi rispondere che gli è indifferente.
E Carter da bravo fidanzato ha finto di crederle."Non c'è un piano, andiamo lì e gli facciamo il culo."
Gli risponde Alex con aria divertita, per poi lasciare a Jek il compito di spiegare i dettagli.
Mentre mostrano ancora una volta la piantina e le foto del locale, fa il suo ingresso kim, incantando come sempre il suo uomo.Con una tuta nera aderente, che le fa da seconda pelle.
Un arma dietro la schiena, non ha bisogno di vederla per sapere che è lì, come anche il coltellino nello stivaletto che gli fascia gamba e metà coscia.Un top troppo scollato, da cui il seno si mostra maestoso, quel seno che solo lui può venerare con le mani e labbra.
Niente trucco, non serve.
Non sta andando a ballare, non sta andando a una sfilata.
Sta andando a uccidere delle persone.
E lo farà senza pietà.
Senza rimorsoI capelli legati in una coda disordinata.
E lo sguardo.
Uno sguardo che ricorda la morte.
Il ghiaccio.
La perdizione.
Perché Kim è anche questo.
Anche se a loro si è mostrata sempre con gentilezza.
Calma e generosità.
Kim è tutt'altro che questo.
Kim è guerra
Kim è vendetta.
Kim è giustizia.
Non ha pazienza, non ama essere sfidata ed è gelosa di ciò che è suo.
È chiuque osa toccarlo.
Sfida la morte con le sue stesse mani."È una Missione suicida.
Ma io ho finito di nascondermi."Dice la sua, rubando l'ultima birra sul tavolo e facendone un lungo sorso.
E Carter si sente malato nel trovare anche questo misero gesto sexy.Scuotendo il capo cerca di darsi una calmata, altrimenti dovrà optare per una doccia gelida o trascinare lei con sé un una doccia bollente.
" Siamo con te, come sempre.
Quindi meno parole e andiamo, prima risolviamo e prima tornerò a dormire sogni più tranquilli."Scatta Simon, chiudendo il PC rischiando di romperlo e lasciando la cucina in fretta.
Quel ragazzo ha decisamente qualcosa che non va, Kim e gli altri non l'hanno mai visto così nervoso e arrabbiato.
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The Queen 4 (il trono di spine)
Acciónl'arrivo del padre di Kim, gli ultimi tasselli del suo passato che si svelano, la guerra che bussa alla porta e il fiato velenoso di Victor sul collo. La quiete è ormai svanita, il tempo della pace viene spazzata via dalla guerra. ed ora sono tutti...