La riunione continua ancora per un po, ad analizzare tutti dettagli del progetto e le diverse cose da fare, dopodiché tutti vanno via a lavorare, lasciando Carter e Kim a parlare con calma con Elia e Albert.
"Allora Elia, come va?"
Gli chiede Kim tirando fuori dal mini bar un paio di birra da posare sul tavolo, afferrando la propria e guardando Carter e Albert fare lo stesso mentre Elia si limita a sedersi vicino a lei a mano vuote.
Astemio, perché non è così sorpresa?Con calma il giovane le racconta del suo ingresso nel consiglio come sostituto del padre e soprattutto come protetto dell'angel killer.
Alla fine dei conti è stato più facile di quanto pensava, nessuno lo ha rifiutato come capo a parte qualche amico stretto del padre, occupando la sedia a capo tavola anche grazie ai sostenitori dei nobili del Bronx, di Black e di Albert.
Insomma si è accorto che Kim aveva apparecchiato la sua tavola ancora prima che lui si sedesse.Ma ha comunque un sassolino fastidioso nella scarpa.
" Ho solo qualche problema con un consigliere che mi viene ancora contro."
In realtà chiunque potrebbe essere indifferente di quell'unico consigliere, ma non Elia, lui non vuole sottovalutarlo anche perché il primo insegnamento ricevuto da Albert è che una sola mela marcia nel cesto potrebbe far marcire tutte le altre.
Se è una minaccia bisogna fermarla ora che è appena fastidiosa." Lo conosciamo?"
Chiede Carter ad entrambi, sedendosi vicino alla sua donna che silenziosa si limita a sorseggiare la sua birra.
Sa già che lei vorrà muoversi per conto suo chiedendo a Simon di trovare informazioni, mentre Carter preferisce ancora il dialogo e il confronto."Non saprei.
È entrata a far parte del consiglio più o meno quando sono entrato io.
Prima era un pesce piccolo che si limitava a partecipare ogni tanto."Albert gli fa un cenno del capo e Elia tira fuori dalla valigia una cartella gialla.
Carter osserva le informazioni mentre Kim si sofferma sul giovane, trovando davvero interessante quanto sia cresciuto.Fino a un mese fa taceva alle spalle di Albert, bisognoso di sicurezza e lasciando al maggiore il compito di parlare.
Mentre ora si muove tranquillo, parlando con un tono sicuro di sé senza neppure cercare in Albert uno sguardo di approvazione, che invece prima era essenziale per lui.Sta crescendo e cazzo sarà una boccata di aria fresca per questa città.
La risata di Carter distoglie l'attenzione spostandola sul suo uomo, come fanno anche gli altri nella stanza.
" Cosa hai da ridere nipote?"
Ma lui si limita a negare divertito passando la cartella a Kim aperta sulle informazioni e la foto dello stronzo.
Le basta poco per ricordare il volto dell'uomo e capire la ilarità che ora colpisce anche lei." Sbaglio o lo conosciamo?"
Kelvin Garce, il nome non le dice niente, ma la sua faccia da cazzo si.
Ricorda ancora la sua faccia soddisfatta nel pensarla in pugno quando aveva Carter e gli altri legati a una sedia dietro di lui.
Ma anche il suo sguardo confuso e spaesato quando gli ha mandato a puttane tutti i suoi bei piani." Se no sbaglio.
Lo conosci meglio tu.
Non hai ancora i lividi, di quella sera?"Stronza, gli rinfaccia ogni segno sul viso che lei ha odiato e con essi anche il litigio avuto poco dopo.
Ricorda ancora la rabbia che ha letto nei suoi occhi, ma sopratutto la delusione verso tutti loro ma comunque Carter non si sente in colpa perché ha già pagato il suo debito sudando dieci camicie per riconquistarla.
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The Queen 4 (il trono di spine)
Aksil'arrivo del padre di Kim, gli ultimi tasselli del suo passato che si svelano, la guerra che bussa alla porta e il fiato velenoso di Victor sul collo. La quiete è ormai svanita, il tempo della pace viene spazzata via dalla guerra. ed ora sono tutti...