capitolo 14 non essere un codardo.

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Vigliacco, ecco cosa gli urla la sua mente, ecco come si sente quando lei gli dice di andare via, che se la caverà.
Chiude la porta alle sue spalle, ma non riesce ad andare via, ad allontarsi.

Quella donna, di cui sa solo il nome, lo ha sconvolto fin dentro l'anima.
Perché era li che sanguinava con le ferite aperte e chissà quante ossa lesionate, eppure aveva la forza di accarezzarlo e dargli qualcosa.
Speranza e un sogno di essere libero.

Mai fino ad oggi ha mai pensato a se stesso fuori dal suo cognome, poi arriva lei tremolante sulle gambe pronta ad aiutarlo ad uscire dal fondo di un pozzo dove il padre la cullato fino ad ora.
Era lei quella ferita, eppure la dua anima risplendeva nei suoi occhi di ghiaccio, forte e combattiva.

E lui invece?
Lui è solo un codardo che la lasciata li, non la salvata, che non sa come uscire dall'ombra di un padre, che ormai non riconosce piu come tale.

Se ne sono andato, lasciandola al suo carnefice.
Codardo.
Codardo.
Codardo che non è altro.

Si appoggia con la schiena alla porta, con le mani tra I capelli e la voglia di straparseli via.
Lei non si reggeva in piedi ma leggeva la sua anima, sentendola dentro fino a sentirla quasi fisicamente
Cosa ha visto nella sua anima?

In una coscienza codarda che non appartiene al mondo dei duri.
Un'anima da salvare da se stessa.

Per anni il padre gli ha fatto pensare il suo segreto, ritenendolo debole e sbagliato.
Una delusione, un peccatore per essere diverso
Non è colpa sua, non è stato lui ha decidere di essere gay, diverso dagli standard di questa vita.
Eppure il padre la già condannato, vedendolo solo come un errore di cui vergognarsi.

Invece lei, più pensa a come lo ha guardato, più il nodo in gola gli ferma il respiro.
Solo la madre lo guardava così da bambino, quando era ancora in vita, con un affetto e un lucciola di speranza per lui.

È una estranea mai vista prima, forse un boss come lo è il padre, forse anche più pericolosa e crudele di lui.
Eppure emana sicurezza una sua carezza, un affetto mai provato.

Si passa le mani sul viso, dicendosi che forse sta diventando pazzo, che tutto era nella sua mente.

Poi all'improvviso un urlo, la voce di lei che spezza il silenzio e il suo egoismo.
Non vuole più essere codardo, non vuole più vivere così al bordo della strada al sicuro.

Trattenendo il respiro si carica di un coraggio che non ha mai avuto, spalanca la porta fino a far scricchiolare i cardini.

Kim è stesa a terra in una posizione innaturale, con l gamba piegata al contrario, il viso rivolto sul pavimento e gli occhi chiusi.

"Sta morendo.."

Sussurra Carlos Forse più sconvolto di lui  sicuramente perché pensa alle ripercussioni che subirà da parte di Victor.

Elia, caduto fino ad ora in uno stato di shock, a sentire le sue parole si risveglia di colpo.
No, lei non deve morire.

Lei non deve morire, perché ha visto in lui un qualcosa che non vede e glielo deve mostrare.

La prende a sposa, osservando il sangue, i lividi e uno strano sorriso sulle labbra.
Un qualcosa di innaturale e quasi diabolico.

Guarda furente Carlos, ma non gli rivolge ne meno una parola, non merita ne meno quello, questo pezzo di merda.

Con lei tra le braccia corre verso la sua camera, non dando peso agli sguardi confusi della servito e ai passi insistenti di Carlos alle sue spalle.

La posiziona sul letto, creando un quadro astratto di rosso e viola su una tela bianca.

The Queen 4 (il trono di spine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora