capitolo 36 solo per una volta

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" Va fan culo."

Gli ha urlato in faccia per poi  andarsene, lasciandolo lì confuso e ancora più arrabbiato.
Doveva essere lui quello arrabbiato, fino a pochi attimi fa era lui quello pronto ad andarsene e invece come sempre Kim ha ribaltato la situazione.

Dovrebbe seguirla, farla ragionare come fa sempre ogni fattura volta, cercando di andarle incontro e capire le sue difficoltà, ma non questa volta.

Solo per una volta vorrebbe essere lui quello rincorso, quello capito e cazzo per una volta vuole avere ragione.
La osserva camminare sotto la pioggia che le crea un alone di mistero intorno, ci spera fino all'ultimo che lei si volti verso di lui, per una volta andandogli incontro per cercare di capirlo.
Ma lei rimane di schiena tra la folla e gli ombrelli che vengono aperti e lui sospirando prende la strada opposta senza una meta o un pensiero chiaro in mente.

"Orgogliosa e testarda."

Parla tra i denti facendosi spazio tra la folla, lasciando che la pioggia gli accarezzi afosa la pelle.
Voleva solo stare con lei, vivere come una coppia normale, godendosi quegli spazi che in genere la loro vita nel bronx gli nega.
Chiedeva tanto?

No, semplicemente è normale volere per una sola volta qualcosa di diverso dalla solita routine.
Ma lei, lei non sa vivere una vita normale o comportarsi come se fosse solo una donna che sta con il suo uomo in vacanza.

Deve sempre finire nei guai, mettendosi in prima fila contro tutto e tutto fregandosene dei pericoli e a volte persino della sua stessa vita.
Tanto si proclama la cattiva della storia, ma appena vede una ingiustizia ci si butta di testa senza pensare alle conseguenze.

In genere ama questo lato di lei, la sua tenacia e la sua forza sono stati il primo motivo per cui si è innamorato di lei.
Ma ora, la delusione di aver perso l'ennesima occasione di stare semplicemente insieme,  lo fa sentire angosciato e ferito.

Che sciocco a pensare che sarebbe davvero stato diverso, che Kim sarebbe stata diversa.
Ma lei non è fatta per la pace e la normalità, lei è tempesta,  guerra e caos, tutte cose che la rendono la donna che ama ma che ora lo ferisce.
Non sa se ha la forza di combattere per Sempre, di vivere sempre nel caos perché ha volte c'è bisogno di un respiro di normalità.

Nonostante questo, già le manca terribilmente e il muscolo nel petto gli urla di tornare indietro, ma no non lo farà, non questa volta.

Vuole che lei capisca quanto ha bisogno del loro "noi", di stare insieme e che non tutto gira intorno a una pistola puntata sulla nuca.

Si ferma in mezzo alla  strada con un sorriso tra l'amarezza e l'isteria, vorrebbe davvero credere alle  sue stesse cazzate ma la  verità è proprio questa.
L'intera  loro vita puzza di polvere da sparo e un livido sulla nuca dove sta sempre posata la canna di un'arma.
Per questo tutta questa delusione, la voglia di avere solo un attimo di respiro.

Dio che confusione nella sua stessa testa, una parte di lui vorrebbe gridare che la ama, ma l'altra parte grida che ha ragione e che lei deve smettere di creare caos.
Deve esserci una via di mezzo, un punto di incontro dove poter essere solo loro due.

Stanco del peso della pioggia e dei troppi pensieri, si ferma un attimo guardandosi intorno, è già ora di cena e per destino dall'altra parte della strada c'è una piccola tavola calda.
Lo stomaco è stretto in una morsa ma non gli dispiacerebbe bere qualcosa prima di tornare a casa.

L'aria condizionata all'interno del locale da i brividi sulla pelle accaldata e bagnata, ma solo un attimo e poi finalmente sospira di solievo.
Con un cenno del capo saluta il barista che ricambia gentile e gli indica di accomodarsi dove vuole.
Non si guarda neppure intorno,, sentendosi al primo tavolino libero, prendendo un lungo respiro e sistemandosi il ciuffo bagnato dalla fronte.

The Queen 4 (il trono di spine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora