Capitolo 3

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Lo specchio quasi sembra annoiato dal mio riflesso.

Sono qui praticamente da ore, cercando di rendermi presentabile per l'incontro con Lisa e il suo fidanzato.

La mia amica mi ha ulteriormente incasinato, parlandomi di quanto sia estremamente lussuoso questo ristorante, indi per cui... l'immagine deve essere tutto in questo momento.

Mentre continuo a sistemarmi il trucco e a spostare spasmodicamente il mio foulard bordeaux, tentando di posizionarlo nel modo perfetto, sento la voce del mio ragazzo chiamarmi dal salotto. Credo che Yoongi sia pronto da almeno un'ora.

«Cristo, Jimin! Ti rendi conto che sei lì da ore?» Urla esasperato, cercando di velocizzare il mio progetto di ristrutturazione.

«Finito, finito!» Esclamo uscendo dal bagno e chiudendomi la porta alle spalle. Mi avvicino subito dopo a Yoongi e gli stampo un sonoro bacio sulle labbra. «Scusami, bimbo». Gli sussurro sulla bocca.

Lui sbuffa alzando gli occhi al cielo, abbozzando un mezzo sorriso, uscendo frettolosamente di casa.

Faccio lo stesso e, subito dopo aver udito il rumore della porta d'ingresso chiudersi, guardo istintivamente l'ora sul cellulare, sbarrando gli occhi.

«Cavolo, ma sono le 08.50 pm! Dobbiamo essere lì alle 09.00 pm!» Urlo, mentre inizio a scendere le scale in preda alla fretta.

«Certo, se continui a prepararti mettendoci lo stesso tempo necessario a Monet per dipingere un paesaggio, ci credo che fai tardi!» Asserisce il mio ragazzo con tono ovvio.

Mi giro di scatto, mentre scendo e per poco non inciampo, imprecando sonoramente. Mi fermo vicino al cancello tirando un sospiro per cercare di calmarmi.

Yoongi si avvicina a me, poggiandomi una mano sulla guancia.

«Calmati amore, qualche minuto di ritardo non ha mai ucciso nessuno e poi ne è valsa la pena, guarda quanto sei bello!» Mi dice il mio ragazzo, facendomi emettere un piccolo sorriso. Si avvicina per baciarmi, ma io lo fermo con una mano, scappando da lui e avvicinandomi all'auto, ridendo.

«Amore, faremo tardi!» Esclamo, entrando in macchina, dato che Yoongi ha già provveduto ad aprirla con il telecomando qualche minuto fa.

«Questa me la paghi». Gli sento mormorare prima di vederlo sedersi al posto del guidatore. Abbozzo un mezzo sorriso e tiro un sospiro di sollievo.

Questa sarà sicuramente una bella serata.

Durante il tragitto né io né Yoongi proferiamo parola, lui perché troppo concentrato a guidare ed io perché immerso nei miei pensieri, osservando il paesaggio sfumarsi velocemente fuori dal finestrino.

Tra la vista di un locale e l'altro, il mio pensiero torna a ieri sera ed io inizio a respirare un po' più velocemente.

Quegli occhi su di me.

Quel viso.

Quelle labbra.

Quel profumo, Dio quel profumo.

Mi maledico mentalmente, stringendo forte gli occhi e scuotendo la testa per eliminare queste dannate immagini dalla mia mente.

Cavolo Jimin! Sul serio, ti perdi in questo tipo di cose come se fossi un bambino? Come se di bei ragazzi non ne avessi mai visti. Certo... ragazzi come lui proprio no.

Mi mordo la lingua a quell'ennesimo pensiero, troppo scomodo e sbagliato per questo momento. D'istinto mi porto una mano al viso, scuotendo nuovamente la testa.

Yoongi, ovviamente lo nota e, arrivati al primo semaforo si gira verso di me.

«Tutto ok, amore?» Mi chiede ed io non gli rispondo, quasi come se non l'avessi sentito.

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora