«Allora sii il mio peccato, Jimin...» Questo sussurro mi si poggia prima sulle labbra e subito dopo arriva alle orecchie.
Deglutisco e prego le più alte divinità del cielo di aver sentito male e che il ragazzo moro, ora intento a tenermi imprigionato tra le sue braccia, non abbia davvero alluso a tanto.
Non so cosa dirgli, probabilmente non potrebbe uscire alcuna frase sensata dalla mia bocca in questo momento, ora che Jungkook è così pericolosamente vicino, molto più di qualche istante fa.
Tutto inizia a muoversi in slow motion. Improvvisamente sento un fastidio alla bocca dello stomaco, tanto forte da poter quasi vomitare. Mi perdo nella perfezione del suo volto e nella decisione della sua stretta, quasi cedo alla sua tentazione, eppure non ho la minima idea di quale angelo custode, mi abbia appena dato la forza di spingerlo via.
Jungkook inizia a fissarmi con un'altra delle sue espressioni per me indecifrabili. Sto quasi per dire qualcosa, quando una figura esile fa capolino nel mio campo visivo, alle spalle del moro.
«Ragazzi, la cena è pronta, quando pensate di scendere?» Ci chiede Lisa, avvicinandosi e poggiando delicatamente una mano sulla spalla del suo ragazzo. Posso giurare di averlo visto sussultare sotto quel tocco.
«S-sì... scusaci, Lali! Il fatto è che stavo guardando le fotografie e... J-Jungkook mi stava raccontando qualche aneddoto». Le rispondo, cercando di sembrare il più disinvolto possibile.
Lisa sorride alle mie parole, come se davvero non stia captando nulla di strano in questa situazione. Il moro accanto a lei sembra totalmente in un altro mondo, con gli occhi fissi nel vuoto, mentre gioca distrattamente con uno dei suoi numerosi anelli.
«Immagino, Kookie non si tira mai indietro quando si tratta di raccontare cose imbarazzanti sul mio conto!» Afferma la biondina, voltandosi velocemente verso il suo ragazzo che sembra accorgersi realmente di lei solo adesso. «Ma ti dico subito che Jimin potrebbe addirittura farmi licenziare per la quantità di cose inappropriate che conosce su di me!» Lisa continua a ridere, trascinando sia me che Jungkook. Dopo un cenno con la testa della ragazza, la coppia inizia ad avviarsi verso la rampa di scale per raggiungere la sala da pranzo.
Io nel frattempo mi sposto nell'altro corridoio, dove dovrebbe effettivamente esserci il bagno, dopo aver sbagliato per ben due volte, lo trovo e mi chiudo la porta alle spalle.
Mi poggio al lavandino, fissando la mia immagine allo specchio. Ultimamente mi trovo troppo spesso in questa situazione, tanto che l'azione di aprire la fontana, bagnandomi polsi e nuca, sta diventato abituale come quella di lavarsi i denti.
Eppure oggi sembra quasi inutile.
Neanche un battesimo gelato, riuscirebbe ad estirpare il fuoco che sento dentro di me.
Mi prendo qualche secondo per pensare allo stato in cui versavo qualche minuto fa e per poco non inizio a picchiarmi da solo.
Se non avessi allontanato Jungkook.
Se non l'avessi spinto via come ho fatto.
Lisa ci avrebbe visto...
Avrebbe potuto pensare qualsiasi cosa, alla vista di quella scena e, in pochi secondi, io avrei perso la mia migliore amica e Jungkook la sua futura moglie.
La situazione è molto più seria del previsto e qualcuno deve spiegare a quell'idiota il significato della parola "Promesso sposo" Prima che faccia un totale casino e ci metta entrambi nei guai.
Mi rendo conto di essere in questo bagno da diversi minuti, così esco frettolosamente e mi preparo, con un respiro profondo, alla cena con i due quasi coniugi.
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𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬
FanfictionCOMPLETA "소음" «Non dovresti tornare ad evitarmi? » «Mi è molto difficile evitarti, hyung... » Sto bene ed è tutto perfetto! Per quale motivo stai cercando di rovinare la piacevole monotonia della mia vita? Ti prego, non guardarmi! Fissati su altro...