Capitolo 27

676 37 10
                                    

Mi sveglio, con molta calma, aprendo lentamente gli occhi e sbattendo le palpebre più volte.
Sbadiglio, portandomi le mani a stropicciarmi il volto, ancora sporco di sonno.
Lancio un piccolo sguardo alla finestra e lascio che i raggi dello splendido sole che regna stamattina, si posino su di me, accarezzandomi.
Interrompo il mio idillio, quando, spostando la testa verso sinistra, non vedo la figura di Yoongi, ma bensì uno spazio vuoto, anche se ancora malamente sfatto.

Ricordo perfettamente di essere andato a dormire con lui ieri notte e ricordo anche quello che è successo.
Non posso dimenticarlo, per quanto lo voglia e per quanto fortemente mi farebbe piacere pensare che, in realtà, nessuno si sia sdraiato accanto a me, nessuno mi abbia toccato e baciato per tutta la notte, non posso fingere che non sia accaduto.

Vorrei non ricordare, ma non è solo la mia memoria, purtroppo troppo ferrea, a rammentarmelo, ma anche il leggero intorpidimento delle mie membra ed il fastidio tra le gambe.
Per questo, non sussiste alcun dubbio.
Yoongi ha passato la notte con me, ieri.
Non ci sarebbe nulla di strano, nulla di sbagliato, se solo non facesse così male.

Inoltre, la sua mancata presenza, mi stranisce ancora di più.
Sospiro e sposto le coperte che ancora tengo sul materasso, nonostante il piacevole clima del mese di marzo.
I piedi nudi, toccano terra ed io inizio a camminare verso il soggiorno, trovandolo vuoto.
Mi sposto verso la cucina, ma mi si presenta la medesima situazione davanti agli occhi.
Penso di bussare alla porta del suo studio, per poterlo cercare lì, ma un qualcosa, posizionato proprio sul nostro frigorifero, attira la mia attenzione.
Mi avvicino a quel punto, rendendomi conto del fatto che si tratti solo di un semplice post-it giallo fluo, con sopra una scritta in rosso.

"Sono a teatro per sistemare le ultime cose con l'orchestra, prima della tournée. Starò lì fino a tardi, ti amo".

Afferro il foglietto, staccandolo dal frigo e iniziando a scrutarlo meglio.
Avrebbe potuto lasciarmi un messaggio, ma Yoongi è sempre stato un amante dei vecchi metodi.
Un sorriso malinconico s'impossessa del mio volto, quando accartoccio il bigliettino tra le mani, formando una piccola pallina che lascio cadere sul pavimento.

Apro il frigo e prendo l'occorrente per una piccola colazione.
Non credo che riuscirei a dormire di nuovo, così... decido di prepararmi mentalmente al dover passare una splendida domenica di marzo in solitudine.
Cerco di non rimuginarci troppo e, mentre afferro dei cereali dalla credenza e li rovescio nella ciotola, prima di versarci il latte, penso a tutto quello che potrei effettivamente fare.
Mi siedo e inizio a mangiare, lasciando vagare la mia mente.
Stasera non dovrò neanche lavorare, quindi finirò davvero per annoiarmi a morte.
Potrei passare in accademia per allenarmi, manca poco all'esame finale, dovrei rimboccarmi le maniche.

Mentre il flusso dei miei pensieri cerca di tenermi occupato, la suoneria del mio cellulare mi fa tornare in me ed io strabuzzo gli occhi, prima di accettare di fretta la chiamata, ancora preso dalle mie paranoie.

«Pronto?» Chiedo, mettendo in bocca una grande cucchiaiata di cereali, fradici di latte.

«Hyung, scendi!» Sento dire dalla persona che mi ha appena chiamato e che sembra essere niente poco di meno che il fidanzato della mia migliore amica.

«Jungkook, che succede?» Gli chiedo, sperando che mi spieghi in fretta la situazione.

«Scendi, sono giù da te, ti sto aspettando!» Strabuzzo gli occhi, quando il senso di queste parole arriva al mio cervello.

Incredulo, lascio scivolare il cucchiaio dalle mie mani, fino a farlo cadere rovinosamente nella ciotola con ancora all'interno la mia colazione.

«Non capisco, di cosa stai parlando?» Chiedo, fin troppo stranito dalla situazione e pensando di aver mal interpretato le sue parole.

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora