Un rumore della piccola finestra di camera mia è tutto quello che riesco a distinguere, prima di riaprire totalmente gli occhi. Probabilmente ieri sera avrà piovuto. Forse era pomeriggio... non ne ho la più pallida idea.
Sono sdraiato sul letto a pancia in su, gli occhi che pian piano si riaprono del tutto. Osservo il soffitto, mentre cerco di mantenere un respiro regolare e non cadere vittima di un ulteriore attacco di panico. Da quanto tempo sono qui? Onestamente, non ho una vera e propria risposta. Quello che è certo è che sono passati giorni da quel maledetto episodio. Da allora, non ho avuto né la forza né tantomeno il coraggio di alzarmi da questo letto e uscire, svolgendo la mia quotidianità come se non fosse accaduto nulla, come se Park Jimin non fosse la feccia dell'universo.
L'unico contatto che ho avuto con l'esterno da quella sera è stato uno stupido messaggio, inviato a Taehyung, solo per avvertirlo del fatto che fossi effettivamente tornato a casa. La porta di camera mia e di Yoongi e chiusa a chiave e, nonostante i continui tentativi del mio ragazzo di parlarmi, molto probabilmente preoccupato per la mia salute, non sono ancora riuscito ad aprirla. Non ho idea di che giorno sia, il mio cellulare è totalmente spento sul letto, da quel momento. Mi sento come se l'anima avesse smesso di coesistere con il mio stesso corpo. Prosciugato da un errore irrimediabile, consumato da qualcosa che mi sta mangiando dall'interno. Il dolore della consapevolezza di aver rovinato la mia vita con le mie stesse mani. Pagherei qualsiasi prezzo, solo per lasciarmi morire su questo dannato letto.
Improvvisamente, sento bussare alla porta, ma questa volta con molta più irruenza. Mi aggrappo in posizione fetale al cuscino, fingendo di non sentire alcun rumore.
«Jimin, apri subito!» Alzo leggermente il capo, non riconoscendo la solita voce cantilenante del mio fidanzato, ma avvertendone un'altra. Una che per poco non mi scalda il cuore, facendolo sciogliere.
«Tae?» Il nome del mio migliore amico mi esce come un sussurro e, molto probabilmente, lui neanche è riuscito a sentirmi.
«Cristo, Jimin... si può sapere che cazzo ti sta succedendo? Apri o sarò costretto a sfondare questa fottuta porta!» Continua ad imporre il mio migliore amico, facendomi alzare dal letto, avvicinandomi all'adito in legno. Eppure qualcosa mi blocca, non riesco a fare neanche un passo. «Jimin... conto fino a tre, se non apri la sfondo! 1...2...» Non so per quale motivo, ma una scarica elettrica porta la mia mano verso la chiave, girandola nella serratura, facendo abbassare la maniglia subito dopo.
Non apro completamente, solo il giusto per osservare il volto estremamente preoccupato del mio amico e quello serio del mio ragazzo, poco dietro di lui. Vedo Yoongi sospirare sollevato, prima di guardarmi, sguardo che evito prontamente. Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
«C-che volete?» Chiedo ai due, con il tono di voce sempre molto basso, mentre i ragazzi di fronte a me si lanciano un piccolo sguardo complice.
«Posso entrare, Jiminnie?» Mi chiede il bruno ed io, dopo qualche secondo di esitazione, mi allontano dalla porta, lasciandola socchiusa e permettendo a Taehyung di farsi spazio nella stanza.
Il ragazzo si guarda intorno, soffermandosi sul letto sfatto e sulle numerose macchie di trucco, presenti sulla federa bianca cuscino che qualche minuto fa stavo stringendo.
Io mi siedo nuovamente sul comodo materasso, mentre il mio amico si avvicina alla finestra, iniziando ad osservare al di fuori di essa, io lo guardo, sentendo una vena di nervosismo trasudare dal suo corpo e in questo preciso istante, deglutisco.
«C-cosa c'è?» Ho il coraggio di chiedere. La mia domanda fa scattare il bruno che prontamente si volta verso di me, puntandomi il dito contro.
«Cosa c'è? Non posso credere che tu abbia la faccia tosta di domandarlo!» Afferma Taehyung, mentre sbarra gli occhi per l'irritazione. Io, in tutta risposta, mi ammutolisco, non sapendo cosa dirgli. «Sono due giorni che sei chiuso qui dentro! Hai fatto spaventare Yoongi hyung a morte, mi ha chiamato perché pensava che tu fossi entrato in coma! Non hai neanche avvisato Namjoon che non saresti venuto al locale, cosa credi che le persone possano dipendere dai tuoi stupidi capricci?» Le parole di Taehyung mi riportano piano alla realtà, facendomi rendere conto della gravità del mio gesto.

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𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬
FanficCOMPLETA "소음" «Non dovresti tornare ad evitarmi? » «Mi è molto difficile evitarti, hyung... » Sto bene ed è tutto perfetto! Per quale motivo stai cercando di rovinare la piacevole monotonia della mia vita? Ti prego, non guardarmi! Fissati su altro...