“Caro Kim Taehyung,
Innanzitutto, buon compleanno e sì, lo so che ci siamo sentiti al telefono circa mezz’ora fa, ma sai quanto adoro i gesti un po’ vintage.
Volevo scriverti una lettera come si fa ad un amico che non si vede da anni, quindi fingi di non essere al corrente della maggior parte delle cose che ti scriverò.
Sono passati tre mesi, da quando ho deciso di abbandonare l’iniziativa di seguirti in America.
Credimi, sono stati i giorni più turbolenti della mia vita.
Il mio lavoro continua a regalarmi emozioni uniche e a farmi sentire come se non fossi nato per nient’altro.
Nonostante il mio volto sia leggermente più noto, mi sento sempre lo stesso Park Jimin che ti costringeva a memorizzare passi e coreografie impossibili, quando invece, tutto quello che volevi, era semplicemente giocare ai videogiochi.
Non avrei mai pensato di poterlo ammettere, ma qui a Seoul, manchi molto e, non solo a me. Persino Namjoon e Seokjin hyung si chiedono spesso di te e, come ogni volta, finiamo a parlare per ore interminabili, pensando a tutti i modi che Hoseok hyung potrebbe trovare per farti dare di matto.Ps. Povero ragazzo, gli siamo tutti vicino.
Bando alle ciance, so perfettamente su quale tema tu voglia essere aggiornato e, no… non ti fornirò alcuna informazione a sfondo sessuale o fin troppo privata, quello è nel tuo stile.
Beh, immagino tu voglia sapere come sia andata a finire, dopo quel fantomatico giorno di tre mesi fa, quando io ed il mio demonio avemmo la nostra cruenta e lunghissima discussione.
Beh, che dire di lui… vedi, lui è come…”Sono impegnato a scrivere la lettera d’auguri che dovrò spedire al mio migliore amico, ora residente a tempo indeterminato a New York City, con il suo fidanzato, quando per poco non cado giù dalla sedia, venendo spaventato dal tuono di una voce a me fin troppo familiare.
«Jimin, faremo tardi! Namjoon e Jin hyung ci stanno aspettando, non ho voglia di mangiare ramen freddo!» La chioma arruffata è tremendamente scura di Jeon Jungkook, spunta da un lato della porta, con un piccolo broncio da neonato a caratterizzargli il volto, per poi sparire immediatamente, subito dopo la mia risposta.
«Arrivo!» Esclamo, emettendo un piccolo sorriso intenerito, nel ricordare quanto lui vada di fretta, quando si tratta di cibo.
“… lui è un vero uragano.
Se ben ricordi, ce ne urlammo contro di ogni, quella sera, senza risparmiare un solo respiro.
Forse proprio perché l’amore che abbiamo sempre provato, l’uno nei confronti dell’altro, ci ha sempre condizionato, a volte parandosi davanti ai nostri occhi, limitando il nostro giudizio.
Eppure, amico mio, più le lacrime sgorgavano fuori dai miei occhi, più il disarmante sentimento che provavo nei suoi confronti, tornava ad ardere con un intensità pericolosa.
Lo guardavo e, tutto quello che volevo, era tenerlo stretto tra le mie braccia, impedendo al mondo di fargli ancora più male di quanto non gliene avesse già inflitto.E così, gli feci una promessa.
Gli promisi che gli sarei stato accanto, come uno stelo con il proprio bocciolo.
Di accarezzarlo durante le notti insonni e proteggerlo dai suoi mostri del passato.
Gli promisi di baciarlo, quando avrebbe avuto paura del domani, ridisegnandoglielo a nostro piacimento.
Di commuovermi ad ogni sua canzone.
Di ritrovare e conservare nostri ricordi, anche quando, nei miei pensieri, neanche c’era.
Gli garantii che, in dei giorni, avrei sicuramente avuto paura di perderlo e che solo lui avrebbe potuto mandare via questa paranoia.
Avrei fatto l’amore con lui, facendomi tenere la mano, il cuore e l’anima, mentre le gocce di sudore avrebbero imbrattato le nostre lenzuola, sporche del sentimento di cui ci siamo sempre vergognati, ma che adesso riempie le nostre vite.
Gli promisi di amarlo la mattina, con i capelli in disordine e l’alito cattivo.
La sera, quando dopo gli allenamenti, sarebbe tornato madido di sudore e avrebbe tentato di appiccicarmelo addosso.
La notte, nel momento in cui avrebbe accesso la sua solita sigaretta, per poi lanciare il mozzicone giù dalla finestra.
Gli promisi solo questo e, certo, non mi sarei mai aspettato di riuscire ad amarlo in tanti altri momenti della giornata.

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𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬
FanfictionCOMPLETA "소음" «Non dovresti tornare ad evitarmi? » «Mi è molto difficile evitarti, hyung... » Sto bene ed è tutto perfetto! Per quale motivo stai cercando di rovinare la piacevole monotonia della mia vita? Ti prego, non guardarmi! Fissati su altro...