Tutto gira, intorno a me, come se fossi una trottola.
Lo stomaco è in subbuglio, un po’ per tutto l’alcol ingerito e un po’ per le forti sensazioni che solo le sue mani riescono a farmi percepire.
Sono sdraiato, completamente nudo, sul letto di Jungkook, mentre questo, ora a cavalcioni su di me, mi guarda dall’alto.
I suoi occhi sono puntati nei miei, immobili, ma non per molto. Iniziano a vagare su tutta la sua figura.Deglutisco, le luci in camera sono spente e l’unica illuminazione disponibile è quella proveniente dalla luna, che passa attraverso la piccola finestra, posta a qualche centimetro di distanza dal letto, su cui entrambi ci troviamo.
Il moro stringe il labbro inferiore tra i denti, per qualche secondo, per poi far scendere il suo sguardo fino al mio punto più sensibile.
China le spalle, afferrando la mia intimità tra le mani, per poi iniziare a stimolarla, prima lentamente.
Poco dopo, aumenta la velocità ed io non posso far altro che inarcare la schiena, spostando l’intero bacino nella sua direzione, per fargli avere ancora più controllo sul mio corpo.La mia mano destra, finisce sui miei occhi, solo per cercare di autoconsolarmi.
Bastano pochi istanti, per riempire l’intera stanza dei miei gemiti, questi che, minuto dopo minuto, aumentano d’intensità fino a diventare lamenti disperati.Sento il soffio di Jungkook poggiarsi sulla mia punta ed in questo preciso istante, cerco di sfuggirgli, facendo per arretrare con il corpo, ma senza risultato, sono alla sua mercé.
Odo la sua risata.
Quanto vorrei alzarmi, prenderlo a pugni e dirgli che tutto questo è solo finzione. Che non è in grado di provocare la benché minima emozione dentro di me, che qualsiasi altra persona, al suo posto, potrebbe prendersi tutto quello che gli ho dato.
Eppure, questo non è possibile e lui lo sa, lo sa perfettamente.Poco dopo, qualcosa di estremamente caldo, si posa sulla mia intimità ed io, immediatamente, capisco di cosa si tratta.
La mia mano, ancora ferma sul volto, viene spinta via brutalmente, facendomi incontrare, ancora, lo sguardo carico di lussuria appartenente al demonio della mia vita.«Pensi davvero di potertela cavare così, Jimin? Sei patetico!» Afferma il moro, per poi inglobare completamente la mia intera lunghezza tra le labbra.
Un mugolio esce dalla mia bocca, seguito da altri, mentre gli occhi restano ancora incatenati nei suoi, anche quando la sua lingua percorre tutto il mio membro, girando varie volte attorno alla punta.
Il mio basso ventre è completamente in fiamme ed io non posso credere che al mondo possa esistere una persona in grado di potermi provocare tutto questo.«Oh, Jungkook, sì… ti prego!» Gli urlo, quasi come se fossi disperato.
Appena pronuncio questa frase, lui smette di fare quello che stava facendo, avvicinando le sue labbra alle mie, sdraiandosi su di un lato, accanto a me, continuando a stimolarmi con la mano destra.
«Adesso che fai, hyung… urli il mio nome?» Chiede retoricamente il moro, mentre io stringo gli occhi, trovato con le mani nel sacco.
Percepisco il mio imbarazzo crescere, data la sua vicinanza ed il fatto che lui sia pienamente cosciente del potere che ha su di me, non aiuta a non farmi sembrare un piccolo verginello indifeso.
La sua mano si allontana ed io faccio per tirare un sospiro di sollievo, ma quando prendo atto delle sue azioni, deglutisco, a tratti piacevolmente impaurito, dalle sue prossime mosse.
Due delle sue dita, finiscono nella mia bocca ed io, già conscio di quello che farà, inizio a succhiarle con avidità, ormai corrotto dal piacere.
I nostri sguardi non vogliono saperne di allontanarsi, anche quando l’espressione di Jungkook diventa leggermente più seria.

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𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬
FanfictieCOMPLETA "소음" «Non dovresti tornare ad evitarmi? » «Mi è molto difficile evitarti, hyung... » Sto bene ed è tutto perfetto! Per quale motivo stai cercando di rovinare la piacevole monotonia della mia vita? Ti prego, non guardarmi! Fissati su altro...