Calore.
Una delle mie sensazioni preferite.
La percezione di tepore che si prova, nel sentirsi persi in un oblio di calma e tranquillità.
Proprio in questo caso, il calore arriva, accarezza piano il tuo corpo e ti provoca quella leggera pelle d'oca che ti fa inevitabilmente sorridere e, l'ammaliante stato di dormiveglia, ti culla fino al conseguimento di una meritata pace dei sensi.
Riesco a sentire solo questo, adesso, mentre mi strofino di poco contro il materasso su cui sono poggiato, non curandomi di aprire gli occhi, ancora troppo pigri e stanchi per muoversi.
Cerco di vedere attraverso le sensazioni, soffermandomi sul mio corpo.
Una leggera brezza carezza quest'ultimo, solleticandomi la pelle, facendosi più consistente in alcuni punti: le spalle; una parte della schiena e la zona che va dai polpacci in giù.
Parti, quasi sicuramente, non coperte dal leggero lenzuolo che sento arrotolato attorno al mio corpo.
Sto per sorridere, tanto è forte il mio stato di rilassamento attuale, ma nel momento in cui sento qualcosa muoversi attorno alla mia vita, mi stranisco e, di malavoglia, provo a muovere leggermente le palpebre, aprendo gli occhi.
Ci mettono un po' per abituarsi alla luce circostante, nonostante non sia tantissima, anzi, da quest'ultima, posso dire con sicurezza che dovrebbero essere solo le prime ore dell'alba.
I miei occhi concretizzano lo spazio che mi circonda, ma non vanno molto lontano, totalmente intrappolati dalla figura su cui si posano immediatamente.Emetto un leggero sospiro, iniziando a studiare quello che il mio sguardo sta catturando.
Davanti a me il viso di Jungkook, completamente addormentato, le labbra schiuse.
Alcune ciocche scure gli ricadono disordinatamente lungo la fronte, mentre le altre sembrano aver combattuto una guerra sul cuscino, dato il loro stato di caos. Abbasso di qualche centimetro lo sguardo, facendo camminare il mio campo visivo fino al suo petto, completamente scoperto ed io indugio di poco su questo punto, soffermandomi sui vari rossori che colorano la sua pelle, anche se non troppo evidenti.
Il suo intero peso è tenuto su di un lato, proprio come il mio, mentre faccio vagare nuovamente la mia attenzione sul suo corpo, fino al bacino, ora interamente coperto dal leggero lenzuolo verde.Improvvisamente, una leggera fitta alla testa mi fa storcere il naso.
Sposto la mano verso il punto dolorante, ma proprio quando compio questo movimento, la stretta di Jungkook si fa più ferrea, tirandomi di poco a sé.
I nostri nasi quasi si sfiorano, così come i corpi stessi, su cui ancora giace il sapore della notte appena trascorsa, una che urlava dall'estremo e spregevole piacere.
Mi mordo le labbra al pensiero, guardando il volto del moro, ancora totalmente rilassato ed imprigionato tra le braccia di Morfeo.La sua mano compie una serie di movimenti involontari, lungo il mio fianco, mentre anche lui prende a strofinare la guancia contro la morbida stoffa del cuscino.
Il mio stomaco si stringe, ferendosi inevitabilmente e rilasciando una scia gelida, ma calda allo stesso tempo che prende a percorrere il mio intero organismo, fino a soffermarsi dentro il petto, premendo con forza contro il torace, smaniosa di voler arrivare al cuore, con l'intento di marchiarlo e farlo suo.
Il mio respiro esce quasi a scatto dalle mie narici, arrivando nello stesso momento di un pesante brivido di freddo che passa lungo la mia spina dorsale.Cosa sto facendo?
Una sensazione di panico sovrasta le altre ed io, nevroticamente, cerco di sottrarmi alla presa del ragazzo accanto a me e, nonappena questo accade, un gelo mai provato prima, si dirama per tutta la mia persona.
Osservo di nuovo quel punto, da cui mi sono appena allontanato, avvertendo ogni molecola del mio corpo urlare, solo per ritornare lì, reclamando la loro appartenenza a quel Calore.Alzo le spalle dal materasso, mettendomi seduto su di esso e, immediatamente, i miei occhi incontrano il riflesso nel grande specchio che si erge alla mia destra.
Un ulteriore flashback di questa notte, mi torna alla mente, ma scuoto la testa per scacciarlo via.
Mi guardo intorno, cercando i miei vestiti all'interno della stanza e, quando li individuo, lanciati malamente sulla moquette, scendo dal letto, afferrandoli.
Mi risiedo sul bordo, vestendomi e beandomi di poco del prezioso silenzio che irrompe nei miei timpani, carezzato solamente dal regolare respiro di Jungkook che lo rende quasi melodioso.
Mi ricompongo, passandomi una mano tra i capelli che massaggio leggermente.
Do uno sguardo al mio orologio da polso che ho tenuto per tutto il tempo e, per poco, non sobbalzo.

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𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬
FanfictionCOMPLETA "소음" «Non dovresti tornare ad evitarmi? » «Mi è molto difficile evitarti, hyung... » Sto bene ed è tutto perfetto! Per quale motivo stai cercando di rovinare la piacevole monotonia della mia vita? Ti prego, non guardarmi! Fissati su altro...