Capitolo 7

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Nel momento esatto in cui lo sbaglio più grande della mia vita sta per concretizzarsi, sento una piccola risata, la sua risata. Apro gli occhi di scatto, avvertendo le dita di Jungkook accarezzarmi la guancia.

«Jimin... cosa stai aspettando?» Mi chiede ed io mi allontano violentemente, spingendolo via. «Che c'è... vuoi giocare, piccolo?» Ripete nuovamente le mie parole, le stesse che ho rivolto a lui, ora vengono usate contro di me.

«Io... io non...» Cerco di rispondergli, ma ogni singola parola mi muore in gola.

«Non devi dire proprio nulla, Jimin...» Afferma, abbassando leggermente il tono di voce.

Improvvisamente la sua auto lampeggia e sento il rumore delle sicure abbassarsi. Porto velocemente lo sguardo su Jungkook e lo vedo tenere tra le mani le chiavi che poco fa, erano nelle mie. Mi mordo il labbro nervosamente, chiudendo leggermente gli occhi e dandomi del cretino.

Che figlio di puttana.

«Sai qual è il tuo problema, hyung?» Mi chiede, aprendo la portiera dell'auto. Stento a credere che questo ragazzo possa essere così lucido e intimidatorio dopo aver mandato giù dieci drink preparati con una miscela di Cognac e Assenzio. Sto parlando della stessa persona che poco fa, barcollava e sbiascicava come un ubriacone qualsiasi. «Sei così consapevole di quanto la tua sciocca vita perfetta sia una farsa, da aver paura che ogni singola persona possa rovinare tutto. Lascia che ti dica una cosa, Jimin... se questa è l'esistenza che vuoi e che ami, nessuno potrà portartela via, neanche una soffocante attrazione fisica. Per questo, rilassati e torna dall'amore della tua vita». Entra in macchina, chiudendo violentemente la portiera. Mette in moto e, non vedendomi abbastanza provato, continua. «Tanto per la cronaca... sta tranquillo su Lisa, il tipo di vita che vogliamo regalarci entrambi, non è affar tuo, quindi non rovinarti il sonno, preoccupandoti così tanto per lei, non ho intenzione di perderla. Sai, Jimin... sei sexy, ma non fino a questo punto. Scendi dal piedistallo, ragazzino!» Subito dopo aver pronunciato queste parole, Jungkook scompare dalla mia vista.

Affondato, Jimin.

Il mio cuore ormai è totalmente impazzito. Mi porto una mano sulle guance, sentendole estremamente accaldate. Quel fottuto idiota, mi ha fregato.

«Cazzo!» Impreco, posizionando entrambe le mani sulla mia faccia, coprendola interamente.

Mi volto per tornare al locale e prendere il mio borsone, Yoongi dovrebbe arrivare a momenti.

Non ci posso credere. Ha utilizzato praticamente il mio discorso, nella stessa identica forma e me l'ha vomitato addosso.

Vorrei chiudermi in una stanza e non uscire per settimane. Sono uno stupido idiota, ma non solamente per aver lasciato che un ragazzo, palesemente ubriaco, si mettesse alla guida, ma per aver ceduto a lui. Al suo corpo, al suo odore, alle sue cazzo di labbra! Cosa sarebbe successo se... no! Non sarebbe successo nulla, perché non è accaduto. Non grazie a me, sicuramente, ma l'importante è che il peggio sia stato evitato.

Le sue parole, quelle stupide e raggelanti parole, continuano a risuonare nella mia mente: "Sei così consapevole di quanto la tua sciocca vita perfetta sia una farsa" Ma come diavolo si permette? Parla come se mi conoscesse! La mia vita è quella che ho sempre desiderato, con le persone che ho sempre voluto al mio fianco e lui non sa assolutamente nulla di me, è un ragazzino... uno stupido ragazzino!

Jeon Jungkook, ti odio.

Odio tutto di te.

Come parli, come pensi, il modo irritante che hai di rivolgerti alle persone. La tua faccia, i tuoi capelli, le tue mani, le tue labbra, la tua voce, il tuo respiro, la tua assurda bellezza e il tremendo modo in cui mi fai sentire: nudo.

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora