Capitolo 8

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09.10 AM.

Fiato corto.

Tutto quello che mi caratterizza in questo momento. Respiro profondamente, mentre poggio entrambe le mani alla porta dell'aula di danza, prima di entrare. Ho corso come se fossi nel bel mezzo di una maratona e sono comunque in ritardo.

Stamattina ci ho messo più tempo del solito per prepararmi, probabilmente perché ho continuato ad imbambolarmi come un idiota davanti allo specchio. L'episodio con Yoongi mi ha terribilmente provato, ho ancora l'immagine dei suoi occhi preoccupati ed increduli nella mia mente. Mi sento un emerito cretino, anzi no... la persona più indecente e fuori contesto al mondo.

Mi rimetto dritto, cercando di imporre a me stesso di non pensarci, magari potrei davvero dimenticarmene.

Questa frase non fa in tempo a concretizzarsi nella mia mente, dato che il pensiero di rivedere Jungkook tra pochi istanti, mi provoca un forte senso di nausea.

Deglutisco, spingendo la porta d'ingresso dell'aula, entrando. Faccio capolino sotto gli occhi di tutti i presenti e della professoressa Jong, insegnante di moderno. Quest'ultima prende a guardarmi con un cipiglio contrariato.

«Park, stamattina ha deciso di prendersela comoda? Probabilmente il signor Kim le sta passando un po' troppe abitudini!» Asserisce, riferendosi ai continui ritardi di Taehyung, alle sue lezioni.

In lontananza, vedo il mio migliore amico sbuffare a questa affermazione e per poco quasi non scoppio a ridere.

Mi scuso con l'insegnante e vado a posizionarmi accanto a Taehyung e Hyunjin.

Cammino verso di loro, quando i miei occhi si scontrano contro la figura del mio attuale nemico.

Jungkook è intento a conversare con Jeongyeon, una ragazzina abbastanza arrogante con cui non ho mai stretto alcun tipo di rapporto, anche se per qualche assurdo motivo, credo di non esserle mai andato molto a genio.

Nessun ghigno divertito. Nessuna provocazione. Nessun gesto avventato. Niente di niente. Neanche si volta verso di me.

Una strana sensazione mi pervade, non riesco a definirla. Mi sento come se qualcosa non andasse nel verso giusto. Eppure sono sicuro che lui si sia accorto della mia presenza. Che succede, oggi Jungkook non ha voglia di divertirsi?

Meglio così. Probabilmente il ragazzino ha capito qual è il suo posto.

Mi siedo accanto a Taehyung, guadagnandomi una sua espressione irritata.

«Ma dove diavolo eri finito?» Mi sussurra il bruno, cercando di non farsi sentire da nessuno.

«Ne parliamo dopo...» Gli rispondo, anch'io a bassa voce.

La signora Jong continua la sua infinita introduzione al progetto di contemporaneo a cui lavoreremo quest'anno e, nonostante sia effettivamente il mio campo, proprio non riesco a prestarle attenzione. La mia mente divaga ed io cerco di farla stare zitta. Le solite immagini, ormai mie compagne di viaggio da alcuni giorni, continuano a comparire nel mio cervello. Chiudo gli occhi, ispirando profondamente.

Devo assolutamente fare qualcosa per distrarmi.

Giro il capo alla mia sinistra, incontrando la figura, praticamente eterea, di Hyunjin. Il biondo in questione, infatti è una delle persone più cordiali e pacate che abbia mai conosciuto, per non parlare della sua impeccabile tecnica nella danza. Si tratta letteralmente di un prodigio.

Probabilmente, sentendosi osservato, il ragazzo ricambia il mio sguardo, sorridendomi teneramente, io faccio lo stesso e lui porta timidamente un capello dietro l'orecchio.

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora