Capitolo 4

712 52 19
                                    

11.45 pm.

«Carino quel foulard».

Mi volto di scatto al suono di questa voce che mai, in questo momento, avrei voluto sentire.

I miei occhi catturano, in un misero istante, la figura elegante e slanciata di Jungkook. La sua schiena è poggiata alla parete. Il mio sguardo percorre ogni centimetro del suo corpo, soffermandosi sulle mani, impegnate a tenere tra loro un accendino ed una sigaretta.
Il moro si porta quest'ultima alle labbra, senza mai staccare gli occhi da me, mentre conduce la Zippo alla strada giusta per accenderla, posizionando la mano libera vicino ad essa per coprire la fiamma dal leggero venticello settembrile. Il tutto curvando leggermente la testa di lato.

Una volta terminata l'azione, fa un tiro, ritirando la sigaretta dalle labbra con due dita, lasciando uscire un leggero fantasma di fumo, prima di espirarlo e ricacciarlo fuori totalmente.

Deglutisco, maledicendomi per aver provato anche solo il minimo fastidio al basso ventre, causato dal suo gesto, tanto semplice e stupido.

«Che succede, sei già ubriaco?» Continua a parlare il moro, stavolta distraendomi dalle miriadi di pensieri che stanno infestando il mio cervello in questo momento.

«Come dici, scusa?» Gli chiedo, con un filo di voce. Lui emette una piccola risata, spostandosi dalla parete e facendo dei piccoli passi verso di me.

Mi sento davvero poco stabile in questo frangente. Con la testa che quasi gira, la vista leggermente appannata e la costante sensazione di trovarmi sotto ad un vulcano attivo.

«Beh...» Intima, prima di poggiare i gomiti sulla ringhiera ed inspirare un altro tiro di sigaretta, iniziando ad osservare il panorama davanti a sé. «Considerando che ti sei scolato mezza bottiglia». Gira il capo verso di me, tornando a guardarmi negli occhi, non prima di aver lanciato  un piccolo sguardo al mio petto, semiscoperto dal lungo scollo della sottile canotta.

Perché diavolo è qui? La sua fidanzata si trova dentro in questo momento, non riesco a capirlo. No, aspetta Jimin, non essere affrettato, probabilmente gliel'avrà detto Lisa di venire qui fuori a controllare se stessi bene.

«Te lo ha chiesto lei di uscire?» Chiedo, cercando di impostare la voce meglio che posso, ma tutto ciò che ottengo è una sua espressione confusa, così decido di riformulare la domanda. «Lisa ti ha detto di venire qui per vedere se fosse tutto a posto?»

Il volto di Jungkook si contrae in un piccolo ghigno, tornando a rimettersi dritto, lasciando solo i palmi poggiati alla ringhiera.

«In realtà io sono qui per fumare. È abbastanza irrilevante per me il fatto che sia tutto a posto o meno, hyung... senza offesa». Mi risponde, portando nuovamente la sigaretta alle labbra.

Senza offesa?

Ma è serio questo qui?

Io emetto una risatina nervosa, prima di perdere totalmente il controllo e rispondere come si deve a questo ragazzino.

«Scusa, ma che cazzo vuoi?» Sbotto e vedo spuntare, sul viso del mio interlocutore, un'espressione sorpresa, che viene però nuovamente mascherata dalla sua faccia da schiaffi.

«Riferito a...?» Mi chiede, riducendo gli occhi a due fessure, quasi come se volesse leggere la mia mente.

«Perché cavolo stai parlando con me?» Il mio tono continua ad essere alterato.

Ok, Jimin... forse stai dando troppa voce ai tuoi pensieri e poca alla logica. Hai palesemente esagerato con il vino, ora puoi evitare di passare per uno psicopatico?

«Credevo che tu fossi il migliore amico della mia ragazza, non avevo intenzione di disturbare i preziosi minuti di sua maestà». Continua il ragazzo, ridacchiando alla fine.

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝 𝐍𝐨𝐢𝐬𝐞 "소음" 𝘑𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora