Los Angeles, California
29 novembre 1999
Pov. Triple H
Afferro una bottiglietta d'acqua dal frigo e mi metto comodo su una panchina del parcheggio in attesa dell'arrivo di Stephanie. La puntata è finita da ormai mezz'ora ma la ragazzina mi ha fermato dietro le quinte,impedendomi di andare a casa. Dover fingere di averla sposata in un matrimonio a Las Vegas è stato imbarazzante,tant'è che Vince mi ha guardato storto dopo la fine del mio angle. "Paul! Eccomi,scusa il ritardo!" Steph si è appena cambiata dai vestiti di scena e indossa un vestitino nero a dir poco minuscolo. Si è truccata di nuovo,questa volta in modo più pesante,nella mano sinistra una sigaretta accesa che mi fa tossire per tutto il tempo. "Steph,puoi spegnere per favore?" Domando seccato,cercando di allontanare il fumo dal mio naso. Non sopporto l'odore del tabacco ma a quanto pare ai McMahon non da fastidio perché sono tutti degli accaniti fumatori. Steph alza per un momento lo sguardo al cielo per poi schiacciare la sigaretta appena iniziata nel portacenere accanto alla panchina. Qui fuori nel parcheggio fa abbastanza freddo nonostante i climi caldi della California, ma Steph non sembra curarsene e gira solo con un giacchino in jeans appoggiato sulle spalle. Le spalline fini del vestito contengono a malapena la sua scollatura e fatico a distogliere lo sguardo con molto imbarazzo. "Paul,volevo parlarti di stasera... mio padre non ha preso molto bene questa storia. Vorrebbe licenziarti. Gli ho già parlato,tranquillo. Non lo farà. Però è furioso,lui odia vedermi con voi atleti". "Stephanie ma sei impazzita? Mi hai messo tu in questo casino! Joan è andata a casa,è molto contraria a questa nostra storyline... e ora pure il capo vuole licenziarmi?" Mi alzo di scatto dalla panchina,Stephanie mi segue subito e mi trattiene per un braccio:"Paul...ecco,io vorrei continuare questa storia. Io e te collaboriamo molto bene,ci troviamo subito con le idee e hai scritto delle buone cose per la storyline! Però so anche che tu hai appena preso casa qui,perciò dimmi tu se ti va di continuare. Vedi,io sto bene con te. Siamo buoni amici ormai,mi mancherebbe molto lavorare con te dietro le quinte. Le nostre pause pranzo in cui scriviamo le idee sui tovaglioli,le chiamate,i fogli che ci sono caduti dalla finestra con il vento... non scorderò mai questi momenti. Ovviamente tu avrai un bambino in arrivo a breve... hai la tua compagna soprattutto. Mio padre mi ha detto che accetterà questa trama solo se tra di noi non ci saranno legami personali. So che tu hai Jo e rispetto questa tua scelta di avere un bambino insieme,però non sono d'accordo con mio padre. In questo mese ci siamo diveriti e vorrei che io e te rimanessimo amici. Io ho Richard e tu hai Jo,solo amicizia. Potremmo fare cose tipo berci una birra dopo il lavoro,potresti venire da me in campagna un weekend se vuoi. Però io non voglio che tu ti offenda... ti voglio bene". La sua manina fredda mi accarezza l'avambraccio amorevolmente. "Steph..." come glielo dico? Poverina,io non voglio che ci rimanga male ma non voglio nemmeno rischiare il lavoro. "Steph,anche io sono stato bene con te. Sei intelligente e sveglia, so che ci divertiremo ancora insieme. Però io non voglio che tuo padre si arrabbi,capisci? Concordo con il suo punto di vista,è meglio che non ci siano legami tra di noi. Sei sua figlia e io sono molto più grande di te. Anche io ti voglio bene,però ho una compagna e devo portarle rispetto. Anche Richard merita rispetto,al di fuori di qui non ci saranno più uscite. Questi erano gli accordi e voglio che rimangano tali. Jo è la mia donna e se lei è gelosa io non posso fare altro che assecondarla,la rispetto e non ha senso che io ti veda se lei non vuole". Le sorrido,sperando di non averle fatto troppo male,ma scorgo nei suoi occhi una piccola lacrima: "è Jo che non vuole o sei tu che non vuoi?" Mi chiede seccata,accendendosi una sigaretta di nuovo. "Entrambi" sussurro,cercando di schivare il fumo. "Ok. Mi sono sbagliata su di te. Credevo che fossimo amici... da oggi sarà solo lavoro,ok." Sbuffa,alzando le mani al cielo. "Stephanie,sei molto simpatica e sei un'ottima collega,ma è veramente fuori luogo-" "Ho capito!" Esclama scocciata. "La verità è che tutti avete paura di me qui dentro. Da quando mi ha lasciata... va be,non è una cosa che ti riguarda." "No,da quando ti ha lasciata chi?" Domando,trattenendola io questa volta. "Mi sono innamorata di un collega,molto prima di diventare l'amica di letto di Shawn. Ma è andata a finire male,non voglio parlarne più. Da allora mio padre non vuole più che qualcuno si rivolga a me al di fuori del lavoro". "Steph,lo fa per proteggerti. So che ami Richard,però io non posso essere tuo amico. Le nostre vite sono completamente diverse". Stephanie si è allontanata da me,camminando decisa sui suoi tacchetti a spillo verso una macchina nera. Alla guida c'è il suo ragazzo,il quale mi saluta con aria interrogativa dall'auto. "Ciao!" Esclamo,alzando una mano per salutarla,ma Stephanie è troppo arrabbiata per rispondermi. "Hey Paul! Vieni a ballare con noi? Dov'è la tua donna?" Domanda Richard abbassando il finestrino. "No! Non viene. È solo uno stronzo" risponde Steph dal lato passeggero. "Non è il caso,e poi ho da fare. Diverititevi" rispondo,abbozzando un sorriso di circostanza. Non vedo l'ora di tornare a casa,Jo sarà già in albergo e mi aspetta... il taxi arriverà prima di me,devo correre a casa. Mi chiedo come faccia Richard a sopportarla,sono felice che se ne sia andata. Mi dispiace di averla fatta piangere,spero solo che non si sia offesa troppo. Devo continuare a lavorare,avercela contro sarebbe solo la mia rovina.
Più tardi
Pov. Chyna
Scendo dal taxi e riconosco immediatamente la zona in cui mi trovo: dei piccoli fari da giardino illuminano la distesa di prato intorno alla nostra villa. Questa uscita al buio un po' mi agita,non è la prima volta che il mio ragazzo mi porta a cena a sorpresa da qualche parte ma ho paura che ci sia qualche problema con la casa da risolvere prima di andare. Hunter mi ha detto che mi avrebbe raggiunta dopo,che questa sera aveva una sorpresa per me... forse dobbiamo solo controllare i lavori prima di andare, non abbiamo molto tempo di venire qui e devo dire che la facciata è venuta meglio di come l'avevamo immaginata. La California è un bel posto per passare le vacanze, inoltre la brezza che arriva dal mare è comunque piacevole nonostante sia quasi inverno. Abbiamo preso questa casa due mesi fa,abbiamo deciso di ristrutturarla per poterci dare qualche festa in estate e,chissà,portarci un giorno il bambino al mare. Kathy ha già prenotato il suo turno per farsi un weekend con Noel,spero solo che non ci distruggano tutto mentre siamo fuori. I ponteggi sono stati smantellati,i lavori sono andati avanti più velocemente di quel che sapevo. Mi faccio strada fino alla porta di ingresso,il mare questa sera è calmo e la vista giù dalla scogliera è splendida. La luce del salotto è accesa,probabilmente Hunter sta controllando qualcosa prima che arrivi il mobilio. Entro velocemente in casa,la porta è aperta e il buio circostante in una zona che conosco poco mi mette paura. Chiudo la porta dietro di me e mi ritrovo una piacevole sorpresa: Il salotto è già stato dipinto di bianco come lo volevamo,sulla parete più grossa di fronte alla porta di ingresso è appeso un enorme quadro di noi due. Dei divanetti in pelle,anch'essi bianchi immacolati,sono stati posizionati ai lati della stanza in direzione della enorme vetrata vista mare. "Hunter?" Lo chiamo a gran voce,cercandolo in preda all'euforia di vedere la casa finita. Questo stronzo mi ha mentito dicendo che i mobili erano in ritardo nella consegna,mi ha chiesto di venire per farmi questa sorpresa? Corro lungo i corridoi togliendomi i tacchi per non rovinare il parquet,ogni stanza è esattamente come l'abbiamo vista nei progetti,lì davanti ai miei occhi. Dei bellissimi fiori freschi colorano le stanze bianche e delicate,Hunter sa che mi piacciono i fiori... ritorno in salotto dopo aver esplorato le stanzette minori e mi dirigo verso la cucina,dall'altra parte del piano terra. Cammino per il lungo corridoio quando mi accorgo di calpestare dei petali rossi che conducono in cucina. Dalla stanza si sente un profumo di qualche pietanza,Hunter ha preparato una cena a mia insaputa. Scoppio a ridere per la gioia,era da un po' che non avevamo più appuntamenti romantici con la scusa che viviamo insieme e non abbiamo tempo di prepararli... "Amore... ti piace la casa?" Hunter si è vestito bene per la serata,la camicia mezza sbottonata e i capelli sciolti alle spalle lo rendono ancora più attraente. "È bellissima" rispondo,avvicinandomi a lui per abbracciarlo forte. Mi sorprende con un tenero bacio sulle labbra,stringendomi per i fianchi a sè. "Che bella la cucina!" Esclamo guardandomi intorno,i mobili in legno chiaro riflettono la luce di un grosso lampadario in centro alla stanza. Sul bancone scorgo dei piatti apparecchiati uno accanto all'altro, un mazzo di rose al centro della tavola attira la mia attenzione: le rose sono le stesse che ricevo sempre,una in più per un altro mese insieme,ma sopra c'è un bigliettino. "Aprilo,lo sai che non sono bravo a parlare" sussurra Hunter per poi porgermi la bustina. Leggo ad alta voce:"Per inaugurare la nuova casa,per il nostro futuro insieme e per nostro figlio: amore mio,mi vuoi sposare?". Rimango senza parole,le mani mi tremano dall'emozione:"Hunter, ma è uno scherzo,vero?" Domando disorientata,ancora non riesco a realizzare cosa sta succedendo. "No amore" risponde sorridendo:"Jo,sei la donna più forte,bella intelligente e determinata che io abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Ti prego,non dire di no...". Si interrompe un attimo per estrarre un anello dalla tasca: "mi inginocchio solennemente davanti alla campionessa intercontinentale..." ridacchia,per poi afferarmi la mano tremante con decisione. "Jo,vuoi diventare mia moglie?" Davanti ai miei occhi la scatolina in velluto rosso spalancata lascia spazio a un anello con un grosso diamante al centro. "Sì" rispondo piano,la voce smorzata per l'emozione e per il cuore che mi batte all'impazzata è sufficiente per ricevere al dito il gioiello. Lo abbraccio di nuovo fortissimo,questa volta delle lacrime di gioia mi scendono sulla sua camicia pulita. "Ti amo" mi sussurra sulle labbra mentre sorride. Lo bacio,questa volta lo sorprendo io,stringendolo forte a me e accarezzandogli i capelli sciolti e ricci. "Amore,voglio che tu rimanga per sempre al mio fianco" afferma,i suoi occhi brillano più di mille diamanti. "Anche io lo voglio" rispondo per poi tornare ad osservare l'anello che ho al dito. "Ti piace?" Mi chiede,indicandomi la mano. Annuisco,afferrandogli la mano e seguendolo a tavola. "Questa sera lo chef offre un buon filetto con contorno di patate" afferma ironico mentre solleva un coperchio dai piatti di portata. Scoppio a ridere divertita dalla scena,il personaggio del conte Helmsley sembra essersi fuso con la sua vera persona. "E io dovrei sposare uno snob aristocratico del Connecticut?" Domando,asciugandomi gli occhi dalle lacrime precendenti con un fazzolettino. Hunter scuote la testa,so che vorrebbe solo dimenticare questa fase della sua carriera. "Se mai un bel conte fisicato del New Hampshire. Non mi ricordare quella gimmick...". Inizio a mangiare,questa carne è veramente buona. "Amore lo hai fatto tu?" Domando sorpresa. "Ho detto LO CHEF prima. Però ti ringrazio per avermi dato il beneficio del dubbio". Immaginavo che non avesse cucinato lui,ma non importa. Improvvisamente sento la sua mano calda sfiorarmi la gamba: Hunter ha finito il suo cibo in tre bocconi, il suo appetito ha battuto in fretta la mini porzione gourmet. Finisco anch'io l'ultimo boccone e lascio le posate nel mio piatto per sedermi sulle sue ginocchia. "Era buono... ma un po' poco" afferma,spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. "Hai ancora fame?" Domando,guardandolo negli occhi. "Sì... però ora c'è il dolce". Risponde accarezzandomi la gamba. "Spero che il dolce duri di più della cena".
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She never recovered|Triple H & Chyna
RomancePrima parte. Il sogno di Paul fin da quando era ragazzo è sempre stato il wrestling e con tanti sacrifici lo aveva realizzato. Aveva tutto:un buon lavoro, una certa fama e un amore travolgente. Ma un giorno Paul Levesque,ormai conosciuto da tutto il...