Nashua, New Hampshire
Pov. Triple H
"Paul! Ciao tesoro, finalmente sei arrivato! Mi sei mancato tantissimo, non ne hai nemmeno idea! Non ti vedo da mesi, mi manchi fratellino". Lascio che mia sorella mi stringa forte, lei è l'unica persona che nonostante sia più bassa di me riesca a farmi sentire protetto con i suoi abbracci. Ogni volta il suo profumo mi ricorda l'infanzia, lei è come una mamma per me... cerco i miei nipotini per la casa, è pomeriggio e dovrebbero essere tornati da scuola ma subito mi interrompe lasciandomi andare: "Non ci sono, sono dalla mamma. Siediti, ti porto da mangiare. Hai fatto un viaggio lunghissimo, devi riprenderti". Mi siedo sul divano mentre mi porta un vassoio pieno di ciambelle zuccherose, sapevo che non sarei dovuto venire qui a dieta... "Sono a dieta, tu lo fai apposta". "Dove le trovi le ciambelle al sidro di mele a Stamford? Da quando dici di no ai miei dolci?" "Mai, chissà i bambini quanto saranno invidiosi. Perché li hai mandati dalla mamma? Volevo vederli, non gli manca lo zio Paul?" Finisco la prima ciambella in due morsi, non ho mai capito come faccia a farle così buone, e mi bevo un bicchiere d'acqua mentre si siede accanto a me. "Paul, io devo parlarti di una cosa... forse avrei dovuto dirtelo prima, ma Gordon non vuole saperne! Dice che sono fatti nostri...". "Vi state separando? Avanti, dimmi cosa succede... se ti ha tradita fa bene ad aver paura di me, deve temere per la sua vita". "No! Dai Paul, non esagerare. Non mi ha tradita, lui mi ama... sarò sincera con te, ti sto per dire un segreto che non potrei dire a nessuno. I bambini non sanno nulla, è che non ce la faccio più a portarmi questo peso, lo dovevo dire a qualcuno. La mamma lo direbbe a tutti, papà uguale... Paul, ti voglio bene e sei l'unica persona di cui mi fido". Mi avvicino a lei e la stringo forte a me, vederla piangere in questo modo mi distrugge e la prego di confessarmi tutto... "Qualsiasi cosa sia puoi dirla a me, non preoccuparti di nulla... ti starò sempre vicino, ti aiuterò ad uscirne. Sono tuo fratello, sai che devi dirmi tutto subito ". "Non possiamo uscirne, nessuno può fare niente! Paul, mio marito è malato! Gordon mi lascerà... non so come farò senza di lui, non può lasciare i bambini!". Rimango immobile per un momento, il mio cuore ha saltato un battito mentre le urla disperate di Lynn riempiono la stanza silenziosa. "Cosa vuol dire che... che cosa è successo? Ci sarà una cura in qualche ospedale, chiedimi tutti i soldi di cui hai bisogno". "Non può guarire... gli rimangono pochi anni di vita, due mi hanno detto... forse uno. Potrebbe morire in ogni momento. Devo solo accettarlo, non possiamo farci niente. È che io lo amo troppo per separarmi da lui, vorrei poter vivere per sempre con l'uomo che amo e invece ogni giorno potrebbe essere l'ultimo che passeremo insieme!". La stringo ancora più forte a me cercando di sorreggerla mentre piange accasciata sulle mie gambe, non posso credere che mio cognato morirà... cosa ne sarà dei bambini? "Che malattia è? Vedrai che troveremo una cura, faremo il possibile per farlo vivere anche solo un giorno in più. Io te lo prometto: quando se ne andrà ci sarò sempre io per voi. Non sei sola, i bambini non sono soli. Ok? Non voglio che pensi questo, so che lui non vuole dirglielo ed è meglio così. Non devono aver paura di perdere il padre, non devono aver paura di restare soli perché non lo saranno mai". Solleva per un attimo la testa, le lacrime le bagnano tutto il viso e non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi. "Grazie tesoro mio. Ha un problema cardiaco, il suo cuore potrebbe fermarsi in ogni momento... gli hanno messo un impianto d'urgenza, domani lo dimetteranno. Abbiamo speso un sacco di soldi, i medici dicono che è l'unica cosa che si può fare... il suo cuore è fragile, potrebbe non resistere a un infarto. Porterò i bambini a fare dei controlli, dicono che è genetico e sono molto preoccupata". "Perché non mi hai detto niente? Perché non mi dici mai le cose? Lynn, non ti permettere mai più cazzo. Mio cognato subisce un intervento e io sono l'unico che non sa nulla? Ma ti sembra normale?". "Tesoro non volevo che ti preoccupassi... ti ho visto in TV domenica sera,io sono così fiera di te... era un momento importante, non potevo rovinarlo così. Tanto non puoi farci niente, puoi solo dire qualche preghiera per noi". "Hai bisogno di soldi?". "No". "Ti farò avere qualcosa per l'intervento. Non mi piace quando dici di no a me. Non ci credo che riesci a pagarlo, e poi ai bambini serve la quota per le gite scolastiche. Mi raccomando, mandali in campeggio". "Paul, non mi servono i tuoi soldi". "Invece sì, smettila. Siete la mia famiglia". "La tua famiglia è con Jo, io devo provvedere ai miei bambini e non tu. Mi dispiace tanto per lei, avete deciso di adottare alla fine? So che tu volevi tanto un figlio, ma ora non devi farti carico dei miei". Non posso dirle di Steph... non posso, ci rimarrebbe troppo male. "Quando rimarrete soli dovrò pensarci io. Anche se avessi dei figli miei tu comunque saresti sempre mia sorella e loro i miei nipotini, non vi deve mancare niente. Tu hai sempre fatto lo stesso con me e io te lo devo. Nemmeno io ero tuo figlio ma ti sei presa cura di me quando ero bambino. E comunque non adotteremo, non se la sente per ora. Io la capisco, nemmeno io me la sento. Ho rinunciato ad averne, non so se sono in grado di crescere un figlio. Sono troppo egoista". "Tu? Egoista? Tesoro tu sei il mio fratellino minore non ti avrei mai lasciato solo, sono tua sorella e ti conosco meglio di tutti: non sei per niente egoista, ti sei sempre preso cura di me e dei bambini per quanto puoi e inoltre tu hai dato a Jo tutta la comprensione del mondo... è normale che tu abbia i tuoi bisogni, ormai sei grande e nonostante io ti veda ancora come un adolescente a cui preparavo il pranzo dopo scuola comunque hai 30 anni, il tuo orologio biologico è pronto per dei figli. Quando ho avuto Peter forse ero davvero troppo giovane, credevo che avrei sempre potuto contare su mio marito... pensare che un giorno non tanto lontano mi lascerà sola mi fa tremare le gambe. Nostro figlio è troppo piccolo per essere l'uomo di casa,la piccolina non capirebbe nemmeno". La abbraccio di nuovo, stringendola forte e facendola sentire io protetta, vorrei poterle dire la verità... lei è mia sorella... mi vergogno da morire,lei crede che io sia una brava persona. Suo marito sta morendo, non posso dirle che faccio il coglione con due donne! "Il tuo cellulare vibra". "Non rispondo". "Rispondo io, posso sapere cosa mi nascondi? Rispondi sempre agli SMS". Mi toglie il telefono dalla tasca prima che io possa impedirglielo e apre lo schermo: "-Amore sono a casa,a che ora arrivi? S.-". Mi rende indietro il cellulare ma rimango pietrificato, costringendola a lanciarlo sul divano. "Paul, ma chi cazzo è S?". Improvvisamente mi sento come se mi stesse leggendo dentro, non riesco a dire una parola. "Paul, chi cazzo è S? Rispondimi! Ti sei lasciato con Joan? Dimmi che non le stai mettendo le corna, spiegami cosa ti ha fatto di male quella povera ragazza! Dio... è così dolce quella donna, ma come puoi farle una cosa del genere? Io ti voglio bene, sei mio fratello... ma non ti ho insegnato a comportarti così,ti sembra una cosa da fare? Noi Levesque non siamo così, come hai potuto fare una cosa così meschina?". Non riesco nemmeno a parlare, non mi capirebbe mai... lei non sa cosa significa amare la figlia del tuo capo. "Paul, perché lo hai fatto? Parla! Mi hai delusa, è inutile che dici di volerti prendere cura dei bambini se poi nemmeno sai badare a te stesso. Paul, per favore. Riprenditi. Sei un adulto, affrontala e prenditi le tue responsabilità. Io non ti giudico se ti sei innamorato di un'altra donna, però non si agisce di nascosto. Dì a Jo che non la ami. Non voglio che tu ti metta nei casini, avrai sempre il mio sostegno ma voglio la verità di questa storia. Parla. Non lo dirò a nessuno ma ora voglio che anche tu sia corretto con me. Ci siamo nascosti troppe cose ultimamente, tra noi non è mai stato così. Gordon voleva lasciarmi dopo la diagnosi, ha tentato di uccidersi. L'ho salvato perché non l'avrei mai lasciato solo. Non potevo perdere mio marito,per questo ho dovuto tacere. Non vuole vivere pensando che le persone avranno sempre pietà di lui per il suo destino. Mi dispiace di non avertene parlato,se solo te lo avessi detto prima mi sarei sentita meglio... ho dimenticato di potermi fidare di te". Mi afferra la mano dolcemente, anche io avevo dimenticato di come mia sorella sappia farmi sentire amato e non so come io abbia potuto permetterlo. "Lynn... ti voglio bene". Mi abbraccia di nuovo, asciugandomi le lacrime con un fazzolettino mentre finalmente sento di potermi sfogare, non ce la faccio più a trattenere i sensi di colpa che mi stanno divorando dentro da mesi. "Anch'io te ne voglio, però adesso non piangere. Dimmi cosa è successo". "Io amo un'altra. Non sai quanto è stato difficile per me... ci ho provato con tutte le mie forze,io amavo Jo con tutto il mio cuore! L'ho amata ogni secondo della mia vita. Poi qualcosa si è rotto, io... io non lo so che cazzo sia successo, non ce la faccio più! Lei è depressa ,egocentrica,ha mille problemi e io vorrei solo un po' di pace! Mi sono sentito in colpa da morire, non è colpa sua se non può avere bambini ma da come mi tratta è come se fosse colpa nostra. Si è buttata sul lavoro, lavora e basta e io mi sono sentito... solo. Pensa solo al suo personaggio, si sente intoccabile e appena provo a parlarle di sentimenti lei scatta. Si arrabbia, ha delle crisi di rabbia spaventose e non so cosa fare quando piange per giorni,io soffro a stare con lei. Non è più la stessa persona che amavo. Non vuole andare in cura,dice che lei si chiama Chyna e che è una donna forte,non ha bisogno di nessuno psichiatra perché lei non ha bisogno di nessuno. Questo mi ha detto, che non le serve nessuno. Allora a cosa le servo io? Me lo sono chiesto tante volte. Lei ha Eddie, quel nostro collega messicano a cui basti che respiri. Non so se stia con lui, non credo che sia così... boh, io non so cosa fare con lei. Mi ha detto di voler cambiare il suo nome sui documenti, nessuno può più chiamarla Jo perché dice che quella persona è morta. Non so cosa sia cambiato in lei, a me ancora ogni tanto scappa il suo vero nome come a tutti gli altri e ogni volta che lo sente per troppe volte di fila ritorna con questa faccenda dei documenti, dice che Joan Laurer non esiste. Io credo che la sua identità sia cambiata, la nuova persona ne ha preso il possesso. Ha scattato delle foto porno per Playboy! Voleva anche coinvolgermi, inoltre adesso sta scrivendo un libro sulla sua vita per poter dire al mondo cosa prova. Lei non vuole farsi aiutare, ha interrotto gli antidepressivi dopo una settimana dopo la faccenda della gravidanza e credevo che ce l'avrebbe fatta... non ci credo che sia incosciente di quel che dice,questa è la sua vera natura. Il medico mi ha detto che deve essere lei a prestarsi alle cure, e che se io avessi insistito sarebbe stato soltanto peggio. Lei crede che io non abbia visto cosa si era fatta sul polso dopo quel giorno in clinica in cui abbiamo scoperto il nostro destino, è stato quello che mi ha costretto a portarla da un dottore. La psicoterapia l'ha solo peggiorata, se ne va in giro tranquilla come se niente fosse e a volte quando le parlo di bambini sembra non voler ascoltare. Ha rimosso tutto, quando le nomino quella data lei dice che era al lavoro. Mi hanno detto che è una reazione normale, vorrebbe dimenticare... temo che abbia dimenticato anche me,mi sento abbandonato. Avrei voluto che mi parlasse. Invece ho dovuto scoprire da solo del suo passato, ho chiesto a sua sorrlla se sapesse qualcosa delle sue ferite e mi ha detto che in passato è stata già aggressiva... si è dimenticata che sono il suo uomo, sta dimenticando tutto. Io c'ero quel giorno. Ho sofferto peggio dei cani! Vederla rimuovere tutto mi ha fatto sentire solo... ho un'altra donna. Con lei mi sento amato, ma io non posso amarla! Stephanie si chiama... lei è tutto quello che ho. È che c'è un problema... la sua famiglia è un po'...". "La sua famiglia è severa? Hai paura che ti giudichino? Paul...". "Lei è la figlia di Vincent McMahon. Il mio capo". Si alza in piedi di scatto, le dita tra i capelli sembrano voler stappare con forza le ciocche scure mentre compie un giro intorno al divano. "Io sto sognando... Gesù, svegliami da questo incubo! Cazzo... mio marito ha due anni di vita ed è in ospedale, mia cognata ha bisogno di un manicomio e mio fratello fa il cretino con la figlia di Mr. McMahon! Ma tu, Paul, di chi sei innamorato? Delle sue tette o dei suoi soldi? Almeno ce li ha 21 anni?" "Ne ha 23". "23?" "24, li fa a settembre". "E tu quanti anni avrai a settembre? 31 Paul, 31! Ha 7 anni in meno di te!". "E allora? Che significa questo? Io la amo, Lynn, io provo qualcosa per lei. Non mi importa di quanti anni ha". "Però ti importa di suo padre! Perché? Perché è piccola, tesoro, ha 23 anni è normale che suo padre non vuole che lei stia con uno come te! Non perché tu abbia qualcosa di sbagliato, è che tu sei un uomo tesoro mio e lei non è una donna, è una ragazza giovane e non ha in mente di farsi una famiglia. Ed è giusto che sia così. Ricordi quando uscivo con Jackson al college? Aveva solo 5 anni in più di me ma papà mi ha impedito di vederlo. Ha fatto bene, era soltanto esaltato dal fatto che io avessi voglia di divertirmi perché ho qualche anno meno di lui. Gli sembravo diversa dalle sue coetanee. E lo ero,ero soltanto più piccola. A me lui sembrava l'uomo della vita, mi prometteva figli e una casa e una vita da sogno, ma in realtà era solo il fascino dell'uomo adulto a rapirmi. Tutte le ragazze devono passare questa fase nella vita, è solo una ragazzina in preda agli ormoni". "Io non ti permetto di parlare in questo modo di lei. Non la conosci, non puoi giudicarla solo perché è più piccola di me. E poi è molto matura invece, ha un lavoro importante e poi lei vuole una famiglia per davvero". "Dai fratellino ti prego...". "Basta, non è che avendo qualche anno più di me allora sai tutto tu!" "Io non pretendo di impormi nella tua vita, è giusto che tu stia con chi vuoi. Però io certe cose le ho già vissute,vorrei solo aiutarti. Se non ti trovi più bene con Jo lasciala, non devi badare a lei per forza. Soprattutto se credi che non ti ami più, meriti di essere amato e io sono la prima persona a crederci. Vorrei solo che tu fossi felice. Però sono anche preoccupata per te, non è una ragazza qualunque ma è la figlia di Mr. McMahon e io ho paura che tu ti vada a cacciare in qualche guaio. Le relazioni sul lavoro non sono mai una buona cosa, specialmente con la figlia del capo. È inavvicinabile, poi con un padre come lui... Vince è decisamente sopra le righe, ce lo vedi come tuo suocero per la vita? Qui non si tratta solo di lavoro a questo punto ma di sentimenti, dici che la ami tanto... ma anche per Jo ti avevo sentito dire le stesse cose e non voglio che tu la sopravvaluti. Ti sei avvicinato a Stephanie in un momento di crisi, avevi bisogno di supporto e invece che chiederlo a tua sorella l'hai trovato in un'altra donna. Ok. Però sei sicuro che una volta sistemate le cose con Jo e suo padre la ameresti ancora come adesso? Io vorrei che tu smettessi di soffrire per amore, con Jo ti vedevo felice. Ora non ti vedo felice, stai piangendo. Probabilmente è tutto l'insieme di cose,però non ti ho visto spesso così. Non dirò niente a nessuno, stai con lei se è ciò che vuoi ma cerca di costruire un rapporto che vada oltre i vostri traumi. Penso che ciò che ti piace di lei sia il fatto che ti ascolta parlare della tua vita che va a rotoli, lei parla della sua ... Sii convinto prima di uscire allo scoperto, so quanto hai faticato per avere il lavoro che hai e non voglio che ti butti via così. Rimarresti a vita colui che ha sposato Stephanie McMahon, immagina lo scandalo. Se davvero la ami io ti supporterò in tutto questo perché la tua felicità va oltre alle malelingue, ma in caso non dovesse essere davvero la tua donna perderesti la tua reputazione".
Non ce la faccio più ad ascoltarla mentre si finge esperta della vita,lei nemmeno conosce Stephanie... "Steph è diversa. Jackson era solo un coglione,sono d'accordo con papà. Vedi, lei doveva avere un figlio in passato ma lo ha perso... mi sento capito da lei, e non è solo questo. A letto è tutto perfetto, non stavo così bene da tempo. Ci sa fare, e poi è intelligente molto più di noi due... ha studiato a Boston, sa molte cose e non è vero che io sto con lei perché è la figlia del capo. Anzi, preferirei che non lo fosse. Avrei un problema in meno". "Paul, a me fa piacere che tu stia bene finalmente, però ricorda ciò che ti ho detto per favore. È più giovane di te,suo padre non vuole che le spezzi il cuore e nemmeno suo fratello lo vorrebbe. Uscire allo scoperto vorrebbe dire che sentireste insulti di ogni genere, tutti le chiederebbero com'è essere l'amante sgualdrina di uno scalatore sociale. So che non è questo che tu pensi di lei, per favore stai attento. Se davvero la ami chiudi con Jo prima. Entrambe si meritano rispetto, la donna che hai amato e la donna che ami si aspettano che tu le protegga, parlare con Jo le farebbe meno male. La stessa cosa parlare con Vince lontano dal lavoro, all'inizio ti odierà ma se vedrà che sei un ragazzo serio forse potrebbe capirti". "Non lo farebbe mai... perderò il lavoro. Jo soffrirebbe... "
"Devi prendere una decisione. Sono arrivati i bambini". Mi asciugo le lacrime al volo con un tovagliolo mentre mia sorella accoglie i piccoli in casa, mettendomi subito in braccio la piccolina di un anno: "ciao zio Paul!" Per fortuna Peter non capisce, mia sorella ha ragione. Non sono un buon esempio per loro, non posso insegnargli niente finché la verità è questa. "Perché non sei venuto al compleanno della nonna? Non vieni più a trovarci,non mi vuoi bene". "Io ti voglio bene,che dici?" "Peter, chiedi scusa per favore. Ti ho già detto che non devi pensare certe cose". Lo prendo in braccio facendolo sedere sulla gamba sana, sono stato così preso dalla mia doppia vita che non sono più venuto a trovarlo... "Ha ragione, non mi vede da un sacco di tempo. Però ti voglio bene lo stesso, non dirlo più. Ho un regalo per te, guarda lì". Stephanie è già arrivata,spero che non debba aspettarmi troppo ma non credo che arriverò tanto presto stasera. "Ma questo sacchetto fa schifo!" "Non fare il difficile, non so incartare i regali". Lo osservo mentre cerca di sciogliere l'orribile fiocco che ho fatto due secondi prima di entrare in casa,sapevo che avrebbe voluto un sacchetto più bello di una busta di carta che ho trovato in macchina ma non era prevista questa visita... "Ma... che brutto...". "Perché brutto? Devi completare la collezione...". "Grazie zio Paul". Non pensavo che questo scherzo l'avrebbe ferito così tanto, l'action figure di Vince riesce a far piangere i bambini... "Mi ringrazierai tra qualche anno, la collezione completa varrà tanti soldi". "Non mi piace... è bruttissimo!" "Peter,ringrazia e basta. Non sempre ti arriva quello che vorresti, non era obbligato a regalarti niente". "Dai, basta sgridarlo!" Affermo ridendo, quel modellino di Vince fa veramente schifo... sono una persona cattiva. "Ce n'è un altro dietro il tavolo". Spero che non debba mai scoprire di me e Steph... sono una persona orribile. "The Rock! Siii!" Finalmente Peter è felice, non avrei mai potuto regalargi quella roba... "Mr. McMahon varrà tanti soldi tra 10 anni". "Sì, sicuramente... se andranno avanti così le cose morirà giovane". Afferma mia sorella guardandomi male dall'altra parte della stanza mentre finge di sistemare i cuscini della poltrona. Se dovesse scoprire di me e Steph gli verrebbe un infarto, non può saperlo... Cerco di distrarmi un attimo aiutando mio nipote a scartare il suo Dwayne in miniatura, devo solo capire cosa voglio da lei... io la amo, non so cosa succederà.
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She never recovered|Triple H & Chyna
DragostePrima parte. Il sogno di Paul fin da quando era ragazzo è sempre stato il wrestling e con tanti sacrifici lo aveva realizzato. Aveva tutto:un buon lavoro, una certa fama e un amore travolgente. Ma un giorno Paul Levesque,ormai conosciuto da tutto il...