Capitolo 4

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PDV Briga
Mi sveglio che sono le 5.30, sento una sveglia fastidiosa, deve averla azionata lei ma non la sente. La spengo. Lei è assorta nei suoi dolci sogni e sorride appoggiata al mio petto. È bellissima anche con i capelli spettinati e il trucco sbafato, forse è ancora più bella. Mentre dormiva deve essersi rigirata parecchio perché i miei pantaloncini standole troppo grandi le sono leggermente scivolati dai fianchi e la mia maglietta bianca le si è arrotolata fin sotto il petto così da riuscire a vedere tutte le sue curve. No Emma, non puoi farmi questo cavolo. Sei stupenda. Scuoto via i pensieri e le schiocco un bacio su una guancia per svegliarla. -Buongiorno capo, sveglia che oggi è una bellissima giornata. Lei si stiracchia rivelando ancora di più le sue curve e sembra una bambina appena sveglia. Una bambina tenerissima. -Vado a preparare il caffè, va bene? Annuisce con le mani chiuse a pugno sopra gli occhi e io rido leggermente. Ho dormito dalla parte del muro e per scavalcarla sono costretto a posarmi sopra di lei. Sento il suo fiato corto e ingoio il groppo in gola che mi si è formato. Il contatto tra i nostri corpi ha fatto percorrere un brivido lungo la mia schiena e le sussurro all'orecchio. -Dio che effetto mi fai bionda, meglio che ti vesti. E così dicendo mi alzo in fretta e mi dirigo in cucina lasciando in camera un'Emma spaesata e arrossita.

PDV Emma
Dopo le parole che mi ha detto mi sento veramente sorpresa e sento le mie guance fasi porpora. Tra venti minuti azioneranno le videocamere, gli altri ancora dormono pesantemente e mi concedo una doccia veloce, giusto 5 minuti e sono in camera a vestirmi. Proprio in quel secondo entra Mattia con due tazze di caffè. Mi ritrovo in biancheria intima davanti al suo sguardo sfacciato. Cerco di coprirmi con la mia maglietta di ieri ma non da molti risultati. -Pensavo fossi ancora a letto, cioè.. Io.. Non volevo.. Ti aspetto in cucina,eh? E intanto resta lì imbambolato a fissarmi insistentemente. Schiarisco la voce -Mi sa che è meglio. Lui si fa fucsia in volto ed esce, così io riesco a finire di vestirmi proprio in tempo, dieci minuti prima dell'azionamento delle videocamere. Bevo in fretta il caffè con Mattia, gli di un bacio leggero su una guancia e torno a casa mia, ho due orette per metabolizzare tutto ciò che è successo ieri sera e stamattina.

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