Capitolo 51

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PDV Briga
Non riesco ancora a capacitarmi della notizia. Emma è incinta, ha un bambino nel suo grembo, ogni volta che l'ho sfiorata c'è sempre stato qualcuno dentro di lei. Scuoto la testa mentre le sfioro quasi impercettibilmente la pancia. Lei ha gli occhi sbarrati e deglutisce rumorosamente. -Me sorge spontanea una domanda Emma. De chi è? Lei spalanca maggiormente gli occhi e alza le spalle. Non riesce nemmeno a pronunciare una parola, sento che sto per rimettere, tutto questo non è possibile, ma devo restare forte per lei. Non so cosa succederà ora, non ne ho la minima idea ma l'avvicino a me tirandola per un braccio e l'abbraccio. Sento che affonda il viso nella mia t-shirt e chiude gli occhi stringendo i pugni. Mi giro di scatto quando sento la porta aprirsi e seguo con lo sguardo il dottore che si risiede al suo posto. Emma non si muove, sembra entrata in uno stato di trans e riesce a malapena a voltare il viso verso di lui quando riprende a parlare. -Non so se la notizia vi abbia resi contenti o no, immagino che lo stupore iniziale sia molto ma spero che capiate l'importanza della situazione. In questo periodo signorina lei ha trascurato la sua salute, non è stata attenta agli alimenti adeguati e all'uso di alcool e sigarette. Fortunatamente non riscontriamo danni nel feto, ma è necessario che d'ora in poi curi maggiormente la sua salute. Emma sembra stordita e lentamente si stacca da me. Sospira e chiede con un filo di voce -Da quanto dottore? Lui guarda i fogli che ha sottomano sorridendo e risponde -Direi da qualche settimana circa. Lei espira l'aria che ha trattenuto sollevata e mi guarda dritto negli occhi. Mi sta cercando di comunicare con uno sguardo che è mio, che il bambino nel suo grembo è il mio. Scuoto la testa confuso, peccato che la nostra storia è iniziata da 'qualche settimana' così come la sua storia con Borriello è finita da 'qualche settimana'. Borbotto qualcosa sotto al naso ma nessuno sembra darmi troppa importanza. -Bene.. Biascica Emma e si schiarisce la voce. Il dottore le consegna i fogli che ha analizzato prima. -Qui potrà trovare tutte le informazioni necessarie, se ha qualche dubbio basta che mi chiami, il mio numero si trova in fondo alla terza pagina. Il dottore ci sorride cordialmente e ci alziamo per salutarlo, gli stringiamo la mano e ci avviamo verso l'uscita. Camminiamo fuori dall'ospedale verso la macchina in silenzio, noto con la coda dell'occhio il suo sguardo abbassato e le afferro la mano intrecciando le mie dita con le sue. Lei alza lo sguardo piena di una nuova speranza e mi sorride dolcemente. -Cosa pensi? Le chiedo e lei sussulta. Non si aspettava una domanda del genere, alza gli occhi verso i miei e scrolla le spalle. -Non lo so, è strano. Ancora non riesco a crederci appieno. E tu, cosa ne pensi tu? Io le sorrido cercando di celare la mia preoccupazione. -Io sono sorpreso, tutto qua. Ho paura Emma, ma sai che per te farei di tutto.

PDV Emma
I suoi occhi sono vaghi, ormai ho imparato a conoscerlo, so cosa lo turba. -Matti, è il tuo. Lui alza gli occhi al cielo e prende un respiro profondo. -Emma.. Come fai ad esserne così sicura? Mi fermo e mi paro davanti a lui. -Non ho più avuto rapporti con Fabio da un po' ormai, lo so e basta. Gli rispondo sorridendogli e mi avvicino per stampargli un bacio, lui mi attira a sé e sfiora il mio naso con il suo. -Ce la faremo piccola, anche sta volta. Mi sussurra a pochi centimetri dalle labbra. -Ce la faremo. Confermo a occhi chiusi inspirando il suo profumo. -Dai scappiamo prima che ci riconosca qualcuno. Sospira lui non facendo nemmeno in tempo a baciarmi e tirandomi verso la macchina. Mi metto alla guida insoddisfatta e lui ride della mia espressione. -Me fai quasi tenerezza, quasi però. Gli faccio il faccino da cucciolo e lui alza gli occhi al cielo ribattendo -Così non vale però! Te ne approfitti donna! Comincio a ridere di gusto e lui mi segue a ruota, si avvicina prendendomi il viso tra le mani e inclinando leggermente la testa di lato. Le sue labbra sono a millimetri dalle mie, provo ad accorciare le distanze ma lui si ritrae di botto sorridendo. -Ti bacio o non ti bacio? Che dilemma.. Bisbiglia mordendosi il labbro. Gli faccio la linguaccia e lui ne approfitta per darmi un bel bacio appassionato. Ne resto piacevolmente sorpresa e mentre mi vengono i brividi lui mi carezza dolcemente una guancia. Mi fa completamente impazzire, non è da me perdere la testa in questo modo per un ragazzo. Quando si stacca lo vedo con dentro agli occhi una luce diversa, quella che ha sempre quando gli viene una nuova idea che lo entusiasma molto. -Stai ferma. Mi dice mentre si avvicina con il viso alla mia pancia. Io trattengo il respiro stupita mente lui mi alza la maglietta. Mi sfiora il ventre con le mani e ci posa un orecchio sopra, sorridendo. -Ciao piccì, stai tranquillo che anche se la mamma è un po' pazza ce pensa papà a te. Ridacchia mentre lo sussurra e ci stampa un bacio sopra. Sussulto leggermente, non mi aspettavo tutto quell'affetto che nemmeno io riesco a dimostrare ora come ora per quella creatura. -Ti meriteresti uno scappellotto. Dico mentre si rialza e mi ritira giù la maglietta. -Però? Mi apostrofa allacciandomi la cintura. -Però sei stato tenerissimo. Dico stampandogli un bacio a stampo veloce, lui sorride e mi da un altro abbraccio prima di ripartire. -Non ho voglia di tornare in casetta. Sbuffa lui guardando fuori dal finestrino e ammirando il paesaggio. -Non mi sorprende la cosa. Dico alzando le sopracciglia e abbozzando un sorriso senza staccare gli occhi dalla strada. -Dobbiamo dirlo a Maria, non pensi? Mi chiede improvvisamente lui girandosi di scatto a guardarmi. Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva e tossisco, lui arresta accigliato. -Che c'è? Chiede incrociando le braccia al petto. -Non ho nemmeno pensato se tenerlo e tu già... Comincio a dire ma vengo interrotta da un suo urlo che mi fa frenare bruscamente. -TU COSA?! Mi chiede con una faccia sconvolta.

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