Capitolo 45

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PDV Emma
Ho la gola secca, non voglio che Mattia si preoccupi di nuovo per qualcosa che nemmeno esiste. Quella sera a casa di Borriello lui ha cercato di sedurmi, inutile mentire. Mi ha abbracciata stretta dicendomi di non preoccuparmi, che con lui ero al sicuro da tutto mentre sentivo solo gelo in sua presenza. Devo trovare le parole giuste per riuscire a dire a Mattia la verità, senza farlo partire di testa immediatamente. Mi avvicino a lui in bagno e gli sfioro le labbra con le mie. -Sai già che ti amo. Lui inarca un sopracciglio come per invitarmi a continuare la storia. -A casa di Borriello lui ha provato a baciarmi. Te lo dico papale papale, non voglio che ci siano bugie tra di noi. Mi ha stretto il braccio in un modo che non mi è piaciuto, è stato difficile convincerlo a lasciarmi andare.. Ma non è successo niente in realtà. Cioè, un po mi ha ucciso, ma va bene così. Lo vedo con le braccia conserte al petto, lo sguardo fisso nei miei occhi, l'espressione seria,il respiro regolare. Sembra che il tempo si sia ghiacciato in un solo istante e un solo respiro fuori posto potrebbe mandare tutto a puttane. Impaziente sposto una mano per accarezzargli l'avambraccio. Ho gli occhi lucidi e lui non può assolutamente permettersi di fare cazzate, non ora. Appena mi avvicino lui scatta all'indietro per evitare il contatto. -Cosa cazzo ha fatto? Cosa cazzo ha provato a fa? Urla mettendosi le mani tra i capelli. Io scuoto la testa, le lacrime ora hanno scavato un fiume sulle mie guance, mi mordo una guancia per cercare di non urlare a mia volta. Che abbiano inizio le danze, siamo già comunque nella merda, le videocamere hanno sicuramente registrato tutte le grida di Briga. Mi prendo la testa tra le mani e comincio a singhiozzare. Appena si accorge di quanto sto male Mattia mi si avvicina e mi stringe stretta. Mi bacia i capelli e poi cerca il mio viso. -Perdoname..non volevo reagì così.. Mi bacia le guance bagnate, le labbra, la fronte e gli occhi. -Non piange te prego, mi uccidi cosi.. Le sue parole vengono dritte dal suo cuore e anche i suoi occhi si riempiono di lacrime. -Te rendi conto de quanto te amo? De come me fai sentì? Che potere enorme hai su di me? Nessuno se deve permette de toccatte o sfioratte nemmeno con un dito. Sei bellissima, sei dolcissima, sei una bravissima persona e sai qual'è la parte più bella di cui ancora non mi riesco a capacità? Che sei mia, Emma. Che tra tanti hai scelto proprio me, me che sono nato e cresciuto tra i guai peggiori e hai migliorato la mia vita entrando a farne parte. Ora voglio esse io a migliorà la tua. Ora e per sempre, ti salvo io Emma dai tuoi guai, perché tu hai già salvato me. Voglio però che tu sappia che ho intenzione di fare una visita a Borriello, e non sarà una visita di piacere.

PDV Briga
Emma mi fissa con gli occhi appannati dalle lacrime, si pulisce il mascara colato con il dorso della mano e ha la bocca semiaperta. Inclina leggermente la testa di lato e si avvicina posandomi un bacio delicato sulle labbra. Sento il sapore delle sue lacrime salate, lei mi è entrata dentro come un pugno. Le afferro il viso tra le mani e aspetto una sua riposta. Mi mordo la lingua, forse ho parlato troppo, più di quanto potessi mai aspettarmi. Ho paura di aver esagerato questa volta, che le mie paure mi abbiano reso troppo fragile dinanzi a lei. Appena si stacca dalle mie labbra noto i suoi occhi lucidi. -Sei riuscito a farmi passare dalle lacrime di tristezza a quelle di gioia nell'arco di pochi secondi. Bisbiglia poggiando la sua fronte contro la mia. Scivoliamo a terra abbracciati, le nostre anime si incastrano a perfezione. Sorrido ed Emma alza lo sguardo interrompendo questo momento magico. -Perché ridi? Le rispondo a occhi chiusi -Perché mi hai fottuto il cuore. Lei sorride e le si illuminano gli occhi. Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi, abbiamo in mente la stessa idea. -Dobbiamo chiamare Maria e chiederle di non mandare in onda questo video. Ci guardiamo complici mentre Emma effettua la chiamata e sistema la cosa. Usciamo dal bagno e scopriamo con grande gioia che Valentina non è ancora rientrata. Nel preciso istante in cui noi torniamo in cucina lei rientra nella casetta e ci informa -Non ci crederete mai, Maria è venuta a farmi visita! Le ho chiesto se volesse vedere anche voi ma ha detto che voleva parlare con me. Si è complimentata per come sto andando al serale! Le brillano gli occhi mentre parla e ha un sorriso a trentadue denti. Io ed Emma ci scambiamo uno sguardo fugace, Maria ha cercato di temporeggiare con Vale in modo da darci tempo, come si fa a non amare quella donna. Finiamo di preparare la cena tutti insieme e apparecchiamo il tavolo. Nel frattempo rientrano gli altri ragazzi felicissimi che la cena sia già pronta. Le nostre mani si cercano di tanto in tanto sotto il tavolo durante la cena. Improvvisamente sentiamo provenire la voce di Maria. -Ragazzi, non sarebbe il momento giusto per un bel dolce? Annuiamo tutti ed Emma le risponde. -Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di prepararlo. Le poggio una mano su una coscia sotto il tavolo e lei mi sorride innocentemente. -Sì, ma io ho una piccola sorpresa per voi. Ci annuncia Maria e poi ci saluta. Dubbiosi ci guardiamo l'un l'altro a tavola e ci domandiamo a cosa potesse mai riferirsi Maria. Sentiamo bussare alla porta della casetta, ci alziamo tutti da tavola e andiamo a vedere. Restiamo tutti a bocca aperta, una delle sorprese più belle che ci abbiano mai fatto da quando siamo quì dentro.

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