Capitolo 17

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PDV Briga
Quando sto con lei riesco a sentirmi libero, tutti i miei problemi si annullano. Tutte le mie ansie, le mie paranoie sembrano sciocchezze perché ho lei tra le mie braccia. Siamo arrivati in cima ad una montagnola con la macchina di Emma e ci siamo seduti sul cofano ad ammirare il paesaggio. È bellissimo quì, non manca niente. Io, lei e il mondo. Forse ci scriverò su una canzone, lei m'ispira parecchio. La sento sospirare mentre è appoggiata sulla mia spalla. Istintivamente alzo la testa per guardarla. -Che hai? Alza il volto e vedo una linea di preoccupazione sui teneri lineamenti del suo viso. -Lo sai com'è.. I paparazzi non ci lasceranno in pace, se scoprono qualcosa su di noi potrebbe succedere il finimondo, Briga. Non mi chiama più Briga da quando ci siamo messi insieme. Mi irrigidisco. -Bhe e che ce vorresti fa? Voi mollà tutto così? I miei occhi cercano i suoi ma quelli di Emma sono puntati a terra. Non ci vedo più dalla rabbia, istintivamente scendo dal cofano della macchina e mi avvio a piedi verso non so dove. È inutile parlare così. Cammino e basta. Lei mi chiama inizialmente con un filo di voce, poi sempre più forte. La sento urlare. Mi dice di tornare ma i miei piedi non le danno retta, mi ha appena spezzato il cuore per la prima volta e sappiamo benissimo che se si è in grado di spezzare il cuore una volta, lo si è tutte le altre dopo.

PDV Emma
Non volevo intendere quello che ha capito. Io tengo a lui più di ogni altra cosa, non voglio che ci lasciamo. È la metà che mi completa e vederlo allontanarsi da me mi distrugge. Gli urlo di tornare ma lui non si gira nemmeno. Non faccio neanche in tempo a collegare quello che sto facendo che mi ritrovo a corrergli dietro a tutta velocità. È più alto di me quindi ha già percorso un bel tratto ma devo raggiungerlo ad ogni costo. Quando sono vicina a lui nemmeno rallento, mi fiondo su di lui e cadiamo entrambi per terra rotolando tra l'erba e i fiori. -Sei impazz.. Non lo lascio finire la frase che ho già premuto le mie labbra sue sue. Mi sento subito meglio e lui si scioglie. Mi abbraccia mentre sono sdraiata sopra di lui. Lo bacio come se non ci fosse un domani. -Te prego Emma famme almeno respirà n'attimo. Mi stuzzica mentre rido e sussurro "scemo' sulle sue labbra. Il bacio riprende e siamo sempre più consapevoli l'uno della volontà dell'altra. Ci vogliamo, ci vogliamo sempre. Fino a poco tempo fa nemmeno sapevo di amarlo e ora non riesco a fare a meno di stargli vicino. Le sue mano calde scivolano dappertutto sul mio corpo, disegnano le mie curve, sfilano i miei vestiti. Nella fresca mattinata di quel lunedì si possono distinguere in quel paesaggio spettacolare solo i nostri respiri affannati e i battuti del cuore sincronizzati. Siamo diventati una cosa sola ed è la sensazione più bella che si possa provare. -Ti voglio ora, domani e per sempre. E ricordatelo bene perché non l'ho mai detto a nessuno. Sussurro accoccolandomi sul suo petto e inspirando il suo profumo. Lui mi stringe forte e sento i battiti del suo cuore aumentare. Non potevo ricevere una risposta più sincera.

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