Capitolo 43

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PDV Briga
Il dottore entra sorridendo e con parecchi fogli tra le mani. Comincia a blaterare qualcosa sulla mia situazione corrente nel linguaggio incomprensibile e formale dei dottori, infine nota la mia faccia sconcertata e ridacchiando esclama -Questo significa che puoi uscire dall' ospedale anche seduta stante. Sgrano gli occhi stupefatto e contento indico la flebo costantemente attaccata al mio braccio. -Anche zia se ne torna a casa co me o posso dirle addio?! Lui ride e mi dice che un' infermiera arriverà tra poco per aiutarmi e appena lui se ne va entra proprio quella dell'altra sera, quella a cui ho risposto male. È fredda e senza dire una parola mi stacca la flebo. -Niente di personale ieri, scusame. Le faccio l'occhiolino e alzandomi dal letto scappo in bagno a cambiarmi. Almeno ora ho la coscienza pulita sapendo di aver fatto una buona azione e chiedendo perdono. Raccolgo i miei pochi oggetti personali e mi dirigo verso l'uscita. La prima persona che vorrei chiamare è Emma ma so che prima viene il dovere e poi il piacere quindi provvedo ad informare Maria del mio ritorno in casetta. Lei felicissima informa che manderà un taxi a prendermi e accetto volentieri, non avevo nemmeno pensato che la moto che mi era stata messa a disposizione è rimasta fracellata nell'incidente. Intanto che aspetto mi accendo una sigaretta nel parcheggio dell' ospedale e dopo poco sento dietro di me una presenza. Mi giro e mi vedo vicino la strana ragazza dell'ospedale, è un incubo questa quà! -Cosa cavolo combini? M'hai fatto quasi venì n'infarto, sono appena uscito dall'ospedale e non ho intenzione de tornacce così presto. Esclamo posando una mano sul petto in modo plateale. Lei ridacchia mettendosi una mano davanti alla bocca. -Non mi hai salutata. Inclina la testa di lato come è solita fare e mette le mani sui fianchi. Quasi mi imbarazza e comincio a guardare in giro dappertutto tranne che i suoi occhi. -Bhe, ciao.. Borbotto facendo un cenno col capo. Lei senza alcun preavviso mi salta al collo e mi abbraccia lasciandomi allibito. -Vienimi a trovare ogni tanto, stranza B612 sarò sempre lì. Sto per chiederle di staccarsi dal mio collo quando una macchina parcheggia a millimetri da noi, abbassa il finestrino, è Emma. Sgrano gli occhi sorpreso ma contento e Vanessa pensa bene di staccarsi da me. Emma chiude il suo finestrino per impedire alla ragazza di riconoscerla proprio mentre lei sta per girarsi. -La tua ragazza bionda ti è venuta a prendere, che dolce, non lasciartela scappare una così. Mi dice Vanessa dandomi una pacca amichevole su una spalla e un bacio veloce e fuggiasco su una guancia.-T'aspetto. Urla poi allontanandosi. Io salgo in macchina e poggio una mano su una gamba di Emma, mi avvicino a lei per stampare un bel bacio e noto il suo viso contratto in una smorfia.

PDV Emma
Tolgo gli occhiali da sole e guardo Mattia negli occhi. -Bhe, chi era quella? Alzo le sopracciglia e lui sgrana gli occhi. -Che? Sei gelosa di una di quindici anni? Roteo gli occhi. -Non può avere quindici anni. Lui sbuffa e ride -Fidati, de testa sì. Quest' affermazione fa scappare un mezzo sorriso anche a me. -Vieni quì, scema. Afferra il mio viso con entrambe le mani e si avvicina pericolosamente a me. Mi sciolgo completamente sotto il suo tocco. -Immagino che dovrei ringraziare Maria per questa bella sorpresa. Bisbiglia a pochi centimetri dalle mie labbra. -Ero nei paraggi e lei ha pensato bene di informarmi, visto che qualcun altro non l'ha fatto. Lo stuzzico e lui ridacchia sempre vicinissimo alle mie labbra. Il cuore comincia a battermi forte e il mio respiro accelera, il suo sguardo languido passa dai miei occhi alle mie labbra e finalmente mi bacia dolcemente. Non mi basta mai, ogni volta che mi sfiora il mio stomaco comincia a fare le capriole. Si stacca leggermente da me e si morde il labbro. -Quanto si bona. Ride, ed io assieme a lui, gli do uno schiaffetto leggero su un braccio e lui mi stampa un altro veloce bacio a stampo. -Direzione, grande capo? Chiede infilandosi i miei occhiali da sole e sorridendomi. -A lavorare! Devi recuperare molte lezioni. Esclamo facendogli la linguaccia. -Immagino che questo significa che passeremo molto tempo inseme questi giorni.. Mi lancia uno sguardo ed un sorriso compiaciuto mentre io metto in moto. -Puoi scommetterci. Sorrido anche io al solo pensiero, non so nemmeno se siamo realmente tornati insieme e già mi faccio mille film mentali. Complimenti Emma, sei fottutamente innamorata. Penso scuotendo debolmente la testa. Mattia durante tutto il viaggio mi stuzzica in ogni modo possibile, finisce persino per riempirmi il collo di baci. -Vuoi fare un altro incidente? Gli chiedo scherzosamente mentre lui si allontana. -Ma io sò già morto, sono in paradiso, guarda che angelo che c'ho al mio fianco. Mi mordo il labbro sorridendo ed esclamando -Ruffiano! Lui ride con me e siamo già arrivati davanti alla casetta dei bianchi. Spengo la macchina e restiamo un attimo in silenzio. Ci lanciamo uno sguardo d'intesa, ora ci toccherà amarci silenziosamente, senza farci scoprire da nessuno, sarà un segreto solo nostro. Noi, contro il mondo.

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