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"Mi stringe senza incertezza, trattenendomi a sé come fossi un pacchetto di roba sua, poi mi pianta gli occhi sul viso. Fa un giro panoramico, le labbra, il mento, la fronte. Non se ne va dagli occhi. Resta, s'infila dentro."
[Venuto al mondo - M. Mazzantini]PDV Briga
Deglutisco rumorosamente attendendo la domanda di Vale. -Dai su, dicce. Dico cercando di sembrare tranquillo mentre in realtà l'ansia mi logora dentro. -C'è forse qualcosa tra voi due? Chiede infine Valentina diventando tutta rossa e incrociando le braccia sul petto. Io ed Emma ci scambiamo un'occhiata d'intesa e torniamo a fissare Vale scoppiando a ridere. -Sì Vale sì, come no. Ridacchia Emma avvicinandosi a lei e dandole una pacca sulla spalla. Io faccio di conseguenza e le scompiglio i capelli sbuffando -Te pare che me potrei mai mette col generale, è più come una sorella per me. Valentina sembra sorpresa e sta valutando se crederci o no, io mi avvicino ad Emma e mi appoggio su di lei con il gomito come se fosse un tavolino. -Cioè, guardala. Insisto indicandola a Valentina, Emma si irrita e mi spinge guardandomi male -Cioè, guardalo. Sbotta facendomi la linguaccia e tornando ad osservare Valentina. Lei in risposta scuote la testa e alza le spalle. -Avete ragione voi, forse mi sono fatta troppi film mentali io. Borbotta distogliendo lo sguardo e facendo un gran sospiro. Voltandosi per uscire aggiunge -Peccato, sarei potuta diventare un Bremmina anche io. Emma sobbalza, io rido a braccia conserte e le chiedo -Una Breche? Vale senza guardarci si avvia verso la porta e risponde -Lo sai bene cosa Briga, non fare il finto tonto. Infine esce sbattendo la porta e sia io che Emma sobbalziamo, cala un attimo di silenzio che viene interrotto proprio da lei. -Il bello è che non ho dato il permesso di andarvene. Socchiude gli occhi, mette le mani sui fianchi ed emette un rantolo di disappunto, sembra proprio incazzata. Mi aspetto un' imminente esplosione quando lei scuote la testa e prende la sua giacca. -Vabbè, andiamocene va. Il suo tono di voce sembra pacato e tranquillo, io inarco un sopracciglio esterrefatto e la seguo verso la porta d'uscita. Siamo in giardino e camminiamo in silenzio verso la casetta quando improvvisamente Emma mi spinge con tutta la sua forza ed io preso alla sprovvista inciampo su un ramo e finisco per terra, lei non smette il suo attacco e butta la sua giacca sul prato saltandomi addosso. Mi riempie di schiaffi che non mi fanno per niente male, quindi comincio a ridere e le afferro i polsi con entrambe le mani. -Dovrei capire a che è dovuto questo tuo attacco, generà? Le chiedo alzando le sopracciglia mentre lei imbronciata cerca di divincolarsi. -Cretino, per chi mi hai presa! Urla lei dato che siamo in un punto dove le telecamere non possono riprenderci, io l'avvicino velocemente a me facendo scattare un bacio, lei irrigidita sembra rilassarsi sotto il mio tocco e ricambia il bacio. Mi stacco piano e la fisso negli occhi. -Okay ci riprovo. Mimma Memma, cosa t'ha fatto incazzà così tanto? Lei strabuzza gli occhi convinta che stia scherzando, le sembra ovvio il motivo mentre io in realtà non ci sto capendo veramente niente. Emma rotea gli occhi e si morde il labbro e mi viene nuovamente voglia di baciarla.PDV Emma
Mattia prova a ribaciarmi ma io lo allontano con una spintarella poco convinta. Lui aspetta una mia risposta ed io sibilo -Mi hai scambiata per un tavolino per caso? E cosa voleva dire quel "cioè, guardala"? Se vuoi che ti uccida sei sulla buona strada. Mattia batte le palpebre per alcuni istanti e poi cerca di trattenere una risata, perché gli angoli della sua bocca si inarcano e gli tremano le labbra. -Non c'è niente da ridere. Borbotto io rifilandogli un altro schiaffo sul braccio tatuato. -Lo sai che l'ho fatto solo per non far sospettare Vale. Risponde lui alzando gli occhi al cielo e prendendomi la mano con dolcezza. -Sei un ottimo attore, allora. Lo provoco guardandolo di sottecchi, lui scuote la testa e sorride guardando a terra. -Sai che sei la più bella per me. Sussurra con voce roca senza alzare lo sguardo, io mi ammorbidisco e gli passo una mano sul viso. -Quanta inaspettata dolcezza, signor Briga. Scherzo avvicinando le labbra alle sue, ci sfioriamo mentre lui risponde -Quanta ironia, signorina Brown. Premo le labbra sulle sue che si schiudono e si fondono con le mie, solo con lui sono così in sintonia, penso di aver trovato la persona giusta per me. Ci stacchiamo e mi mordo il labbro con gli occhi lucidi dall'emozione. -Compriamo un cucciolo? Chiedo improvvisamente facendo sobbalzare Mattia che nervoso chiede -Ma come? Ora? Io rido e lo abbraccio incrociando le braccia dietro al suo collo, lui sembra tranquillizzarsi capendo che stavo scherzando e ride assieme a me. -Non ho voglia di tornare in casetta senza di te. Esclama improvvisamente cercando il mio sguardo, io lo evito e guardo a terra. -Che c'è? Mi chiede alzandomi il viso prendendomi per il mento, lo lascio fare tranquillamente. -Vieni con me allora. Sussurro speranzosa perdendomi nei suoi occhi verdi. -Voglio esserci alla visita di controllo, ma ultimamente stiamo facendo lavorare fin troppo Maria e la redazione per noi, non credi? Mi chiede Mattia cullandomi teneramente tra le sue braccia. Io deglutisco e annuisco, probabilmente ha ragione Maria sta facendo i salti mortali per tenere nascosta la nostra storia e noi non le rendiamo le cose facili. Inoltre lei non sa assolutamente niente della mia situazione e sarebbe difficile spiegarle come mai passiamo parte del nostro tempo insieme all'ospedale. Così prendo una decisione sul momento sperando nell' appoggio di Mattia. -Diciamole la verità, allora. Lui non si aspetta quelle parole e quasi gli va di traverso la saliva e gli occhi per poco non gli escono dalle orbite. Noto una gocciolina di sudore solcargli la fronte e ho paura che la sua risposta sia negativa. Lui prende una grande boccata d'aria e la espira lentamente mentre io sto cominciando a perdere la pazienza, o è sì o è no, non ci sono vie di mezzo. Mattia sembra veramente indeciso e scuote la testa varie volte, apre la bocca per parlare per infine richiuderla sempre ed io comincio a battere un piede per terra a braccia incrociate. -Io...balbetta lui finalmente ed io riporto la mia attenzione su di lui. Finalmente sta per rispondere.