Capitolo 19

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PDV Briga
Sento Emma irrigidirsi tra le mie braccia. Mi volto per guardarla meglio e ha le labbra contratte, lo sguardo fisso su un punto. Mi giro per vedere cosa la turba tanto. Ed eccolo lì, vestito di nero, occhiali da sole in testa, videocamera, macchinetta fotografica professionale puntata su di noi. Ecco il paparazzo che ha il potere di poterci rovinare la vita. Gli occhi lucidi di Emma si abbassano sul suolo, si sente sconfitta, è finita. Sento il mio cuore che si spezza nel vederla in quel modo. Ho la mascella contratta, gli occhi vitrei. Mi incammino, sto andando nella sua direzione. Cosa sto facendo non lo so nemmeno io, so solo che sto andando a distruggere il mostro che può rovinare la nostra storia d'amore. Lei mi trattiene per un braccio. -No Matti, tanto è inutile. La scosto dolcemente e continuo ad andare verso il paparazzo. Il tappetto è più basso di me di almeno due teste e ha un espressione preoccupata quando si accorge di essere stato colto in fragrante. -Hai qualche problema, per caso? Ti dispiace farti i fatti tuoi? Lo guardo dall'alto facendolo sentire ancora più inferiore e indifeso. Lui deglutisce e ammette le sue colpe. -Ora fai il bravo e cancelli tutto, vero? Così risolviamo tutto il problema. Lui annuisce spaventato ma controllo comunque per sicurezza che abbia cancellate veramente le foto. Appena gli do l'occasione scappa velocemente e io torno da Emma. Si sta mordendo nervosa l'unghia del pollice. Le afferro le mani tra le mie e le sussurro -Va tutto bene amore. Fidati di me. Lei alza finalmente lo sguardo e mi abbraccia frettolosamente. -Spero non ci crei problemi quel tipo. Le rispondo con un ghigno -Fidati, nemmeno se azzarderà. Ci dirigiamo verso la macchina e la sento ancora un po' distante, turbata. -Ti proteggerò io da tutto, ti prego fidati di me. La sento sciogliersi piano piano e finalmente mi posa un dolce bacio innocente sulle labbra. Riesce a farmi mancare un battito del cuore anche così.

PDV Emma
Questa non ci voleva proprio. Mattia non lo sa ma se venissimo visti non potrei più essere il loro coach. Non sono permessi questi tipi di legami affettivi tra me e gli studenti. Peccato che non hanno pensato che l'amore non ha regole. Guido io per andare verso casa, Mattia ancora non sa orientarsi bene. Sento le sue mani grandi e calde sulla coscia destra che mi infondono forza. Non so davvero come potrei fare senza di lui. Arrivati a casa riesco a togliermi dalla testa il brutto avvenimento di prima e riesco ad apprezzare il film che stanno trasmettendo in tv. È una storia dolcissima di due giovani ragazzi che vivono un'amore impossibile ma riescono comunque a farlo trionfare su ogni altra cosa. Sento lo sguardo insistente di Mattia su di me mentre sono intenta ad osservare il film. Lui si alza, spegne la tv e si piazza davanti a me. Lo guardo perplessa. -Ma che fai? Lui sorride leggermente e si avvicina al mio orecchio sussurrando -Ti porto a letto. Mi afferra per la vita e mi alza come un sacco di patate. Cerco di divincolarmi ridendo ma è impossibile con la sua presa salda. Mi posa solo quando siamo sul mio letto che ancora ha impresso il suo profumo e tra un bacio, qualche coccola e mille abbracci mi addormento sul suo petto. Mi sento finalmente a casa.

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