Capitolo 6

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PDV Briga
La mattinata dopo piove e mi sveglio di cattivo umore, Emma non c'è alle prove e sento la nuova base che mi ha preparato. È totalmente ridicola con strani flauti e ci scherzo su, sostenuto dalle risatine degli altri. Il pomeriggio vedo entrare Emma nella casetta a passo deciso. Si siede sul divano e ci dice di guardare un video. Cerco un contatto visivo con lei ma mi evita, qualcosa non va. Parte il video di come scherzo sulla base, vedo i suoi occhi lucidi e ho un tuffo al cuore. -Io non volev...Provo a giustificarmi ma lei mi blocca. -Sono assolutamente ferita dal tuo comportamento. E anche delusa. Io mi faccio un culo così per prepararvi le basi e mi sbeffeggiate così. Complimenti, da oggi cambio approccio nei vostri confronti. Cerco di giustificarmi e lei urla. Mi comincia a far male la testa e le dico che mi sto incazzando. Lei stupefatta si alza prende la borsa e se ne va. Sono superincazzato ma la seguo, devo seguirla. Non posso farne a meno.

PDV Emma
Dopo quello che ha detto sono veramente incazzata. Non riesco a trattenermi e le lacrime cominciano a rigarmi il viso. Improvvisamente sento afferrarmi per un braccio e già ho capito chi sia. -Briga, vaffanculo. Riesco finalmente a buttarlo fuori. -Ma si piccola, dillo ancora. Sfogati. Io sono rossa in volto, ho il mascara colato e la faccia imbronciata. -Ti odio, perché devi farmi stare così. Ti odio, ti odio ti odio. Sei assolutamente insopportabile eppure ci tengo così tanto a te che nemmeno ti immagini, ed è tutto assolutamente sbagliato. Mi afferra le mani e me le blocca dietro la schiena con una mano. Con l'altra mi toglie le lacrime dal volto molto lentamente, mi sfiora le labbra e mi infila un ciuffo di capelli dietro l'orecchio. -Briga guarda che sono seria ti odio quando fai così ti od.. Mi posa un dito sulle labbra e sussurra -E sta zitta 'na buona volta, sei bellissima comunque. Non faccio in tempo a metabolizzare ciò che ha detto che mi ritrovo con le sue labbra premute sulle mie. È un bacio veramente dolce, non insistente, se solo volessi potrei facilmente allontanarlo. Mi tiene saldamente le mani dietro la schiena, sento il suo corpo premuto sul mio e mi libero dalla sua presa. Lui pensa che voglia allontanarlo, invece attorciglio le braccia dietro il suo collo per averlo più vicino a me. Sono sua, in quel preciso istante sono solamente sua e lui è mio. Più che le nostre lingue, le nostre anime sono attorcigliate insieme. Sento una forza enorme sprigionata da noi due e quando ci stacchiamo ci brillano gli occhi come quando da piccoli si riceve il regalo tanto desiderato da Babbo Natale. Mi morde il labbro inferiore dolcemente. -È da tanto che volevo farlo. Poggia la sua fronte contro la mia chiudendo gli occhi e restiamo così per un tempo indeterminato. So solo che il mio cuore non ha mai battuto talmente forte in vita mia e di una cosa sono certa: sono cotta di quello stronzo. Aspettiamo che i nostri respiri si ristabiliscano e ci stacchiamo. Leggo nei suoi occhi la confusione più totale, stessa cosa che provo io. Mi posa un bacio delicato sulle labbra e ci salutiamo. Qualcosa sta cambiando.

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